Siamo ancora pienamente immersi in Quaresima, ancora forse dobbiamo mettere ordine in tante cose in vista di quell’equilibrio tanto desiderato per sperimentare la pace interiore a cui agogniamo.
Fondamentale in questo tempo di riflessione è rivedere innanzitutto il nostro rapporto personale con Dio. Siamo consapevoli che la vita è Suo dono? Siamo grati a Lui per avercela donata? Siamo contenti della creazione che ci circonda e delle persone che Dio ci ha messo accanto? A volte trascorriamo tanto tempo a lamentarci, non siamo contenti di niente, tutto è un problema, una difficoltà, un ostacolo.
In questo periodo di conversione, di ritorno sulla via che Dio ci indica per camminare felici, proviamo a cambiare la nostra ottica: ringraziamo Dio della vita e accettiamoci così come siamo, ringraziamo Dio della creazione e di tutto ciò che ogni giorno ci mette a disposizione per il nostro sostentamento, ringraziamo Dio delle persone che vivono con noi e di quelle che incontriamo a lavoro, negli svaghi, negli ambienti di studio, ecc. Impariamo a ringraziare di tutto, così come la Parola di Dio ci insegna. Per dirla con Papa Francesco, basta con le lamentele, consideriamole un divieto sulla strada che vogliamo percorrere nella serenità, nella pace, nella gioia sincera.
Questa sarebbe una svolta importante nella vita: pronunciare ogni tanto la semplice parolina ‘grazie!’. Puntiamo sul positivo, spendiamo le energie per cercare le cose belle e per goderne.
La vita acquisterebbe un altro sapore, quello che ci consegna la grande festa di Pasqua. Gesù, risorgendo, ha sconfitto la morte e con essa tutto ciò che contiene, anche la scontentezza e le lamentele. “Vi dò la mia Pace”: è il saluto del Risorto ai suoi discepoli e anche a noi, oggi, se ci trova disponibili e attenti.
Sorgerà spontaneo in noi il desiderio del canto, elemento prettamente pasquale, se pensiamo per esempio all’Alleluia che riesplode solenne dopo i quaranta giorni di silenzio quaresimale.
È il mio augurio per la S. Pasqua: ognuno possa cantare con il salmista
“Voglio cantare al Signore finché ho vita,
cantare al mio Dio finché esisto.
A lui sia gradito il mio canto;
la mia gioia è nel Signore” (Sal 103,34).
Buona Pasqua!