Non tutti sapranno che nella liturgia vengono solennemente celebrati, il 14 febbraio, i santi Cirillo e Metodio, meno conosciuti rispetto a san Valentino!
Eppure si tratta di due patroni d’Europa. È stato Papa Giovanni Paolo II a dichiarare questi due fratelli patroni d’Europa come pure santa Caterina da Siena, già patrona d’Italia, santa Brigida e santa Teresa Benedetta della Croce, più nota come Edith Stein. Accanto ad essi è da ricordare anche san Benedetto da Norcia, dichiarato patrono d’Europa da Papa Paolo VI nel 1964.
Una scelta significativa, quella di Giovanni Paolo II! Ha affidato l’Europa a un gruppo di santi che hanno contribuito alla costruzione di questo continente. Si potrebbe dire che sono loro le radici della nostra Europa, le radici cristiane che non si possono in alcun modo sradicare. Ognuno di loro ha influito sulla formazione dell’Europa con il suo specifico apporto: san Benedetto, padre del monachesimo occidentale, ha annunciato la Parola di Dio al popolo; i santi Cirillo e Metodio sono stati gli evangelizzatori dell’Europa dell’Est: l’uno ha tradotto il Vangelo in lingua slava, l’altro si è impegnato per la liturgia nella lingua del popolo; santa Brigida, con coraggio, si è rivolta a Principi e a Papi, persino ammonendoli, in tempi critici della storia della Chiesa; santa Caterina da Siena si è impegnata con passione e instancabile zelo nella ricerca di soluzione ai numerosi conflitti della società e della Chiesa del suo tempo, nel raggiungimento della pace, ed è a tutti noto come non abbia avuto nessun timore di rimproverare il Papa, facendolo ritornare da Avignone a Roma, sua sede per volontà di Dio; santa Edith Stein ha versato il suo sangue in un momento drammatico della storia d’Europa, un tempo molto vicino a noi… che ancora oggi, dal campo di concentramento di Auschwitz, fa sentire il suo grido al cospetto di Dio, a favore di tutti gli uomini e di tutte le donne di buona volontà, perché accolgano l’invito a costruire ponti, ad intrecciare reti di accoglienza e di comprensione reciproca al di là delle differenze etniche, culturali, religiose.
È un bel gruppo di santi, dunque, a vegliare sull’Europa e certamente è grazie alla loro intercessione se ancora nessuna politica o ideologia è riuscita a soffocare la fede cristiana, testimoniata per altro da Giovanni Paolo II, santo egli stesso!
Il contributo da lui dato per l’Europa non è certo di poco conto e tante delle sue intuizioni sono ancora tutte da scoprire: ha avuto un grande influsso sul crollo del muro di Berlino, ha riaperto i ponti tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest, ha promosso la nuova evangelizzazione…
L’Europa unita resta in cammino verso l’accoglienza di tanti altri Paesi. Casa della comunione tra popoli, religioni, confessioni, culture, essa è un esempio per gli altri Continenti.