La devozione al Sacro Cuore di Gesù in verità è antica quanto la Chiesa che, come ben sappiamo, è “nata dal Cuore trafitto del Redentore” (Haurietis aquas, n. 39). Il Signore per donarci il suo immenso amore, non solo si è fatto uomo, ma ha patito ed è morto per noi sulla croce, versando sangue dalla ferita del suo cuore. Quando i primi cristiani baciavano il costato aperto di Gesù Crocifisso, come potevano non rivolgere un pensiero a quel Cuore che aveva sofferto e donato tutto sino all’ultima stilla del suo sangue per redimere l’umanità? “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò… Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime” (Mt 11, 28-29). Il ricordo vivo dell’amore di Cristo per noi ha trovato un’espressione nella devozione del suo Cuore. Da questo Cuore squarciato viene a noi tutto: l’amore infinito del Padre, la grazia e la salvezza. In tal modo possiamo esclamare con l’apostolo Giovanni: “Abbiamo conosciuto e creduto alla carità che Dio ha per noi”. San Giovanni aveva sentito palpitare quel tenero cuore, nell’ultima cena, ma non lo aveva potuto vedere in quanto non si era ancora rivelato. San Bonaventura da Bagnoregio (1221-1274), cardinale e dottore della Chiesa, con fine dottrina, nell’opera immortale “Vigna mistica” descrive le mirabili sorgenti di grazia che scaturiscono dal cuore adorabile del Salvatore e così annota: “Il ricordo vivo dell’amore di Cristo per noi ha trovato un’espressione nella devozione del suo Cuore.
Da questo Cuore squarciato viene a noi tutto: l’amore infinito del Padre, la grazia e la salvezza.
Quante consolazioni possiamo provare quando pensiamo che siamo infinitamente amati dal Cuore del Dio Salvatore; che in ogni momento è pronto ad ascoltare le nostre suppliche; che in ogni istante prega per noi; e che ci invita ad andare da lui, a riposare sul suo Cuore! “Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi: Io vi farò riposare”. Apriamo dunque il cuore alla confidenza e alla fiducia, poiché non c’è un bene e una gioia più grande che abitare in questo Cuore”. Questa stupenda devozione deve servire a farci conoscere e amare Gesù, a svelarci i misteri della sua misericordia e i sentimenti di amore che nutre per ciascuno di noi. Non può e non deve essere un privilegio esclusivo di alcune anime pie in quanto tutti siamo stati redenti dal suo sangue e colmati dai suoi benefici. Per tutti noi quel Cuore fu aperto sulla croce; tutti noi lo abbiamo ferito con i nostri peccati, tutti e senza distinzioni di razze, siamo l’oggetto della sua carità e delle sue attenzioni ed è per questo che dobbiamo essergli fervidamente devoti e riconoscenti. Sotto tale luce questo Cuore diventa il centro, l’anima, la vita di tutta la Chiesa per cui in terra o in cielo non si forma un santo pensiero, non si compie un atto virtuoso, non si gusta una gioia celeste, di cui non sia esso la vera sorgente ed origine di ogni bene.
La grande fioritura della devozione al Sacro Cuore di Gesù si ebbe dalle rivelazioni private della visitandina Santa Margherita Maria Alacoque che insieme a San Claude de la Colombière ne propagarono il culto. Sin dal principio, Gesù ha fatto comprendere a Santa Margherita Maria Alacoque che avrebbe sparso le effusioni della sua grazia su tutti quelli che si sarebbero interessati a questa amabile devozione; tra esse fece anche la promessa di riunire le famiglie divise e di proteggere quelle in difficoltà riportando in esse la pace.
Santa Margherita scrive alla Madre de Saumaise, il 24 agosto 1685: “Egli (Gesù) le ha fatto conoscere, di nuovo, la gran compiacenza che prende nell’essere onorato dalle sue creature e le sembra che Egli le promettesse che tutti quelli che si sarebbero consacrati a questo Sacro Cuore, non perirebbero e che, siccome egli è la sorgente d’ogni benedizione, così le spanderebbe, con abbondanza, in tutti i luoghi dove fosse esposta l’immagine di questo amabile Cuore, per esservi amato e onorato.
Così riunirebbe le famiglie divise, proteggerebbe quelle che si trovassero in qualche necessità, spanderebbe l’unzione della sua ardente carità in quelle comunità dove fosse onorata la sua divina immagine; e ne allontanerebbe i colpi della giusta collera di Dio, ritornandole nella sua grazia, quando ne fossero decadute”.
Ecco inoltre un frammento di una lettera della santa a un Padre gesuita, forse al P. Croiset: “Perché non posso io raccontare tutto quello che so di questa amabile devozione e scoprire a tutta la terra i tesori di grazie che Gesù Cristo racchiude in questo Cuore adorabile e che intende spandere su tutti quelli che la praticheranno? I tesori di grazie e di benedizioni che questo sacro Cuore racchiude sono infiniti. Io non so che vi sia nessun altro esercizio di devozione, nella vita spirituale, che sia più efficace, per innalzare, in poco tempo, un’anima alla più alta perfezione e per farle gustare le vere dolcezze, che si trovano nel servizio di Gesù Cristo.
In quanto alle persone secolari, troveranno in questa amabile devozione tutti i soccorsi necessari al loro stato, vale a dire, la pace nelle loro famiglie, il sollievo nel loro lavoro, le benedizioni del cielo in tutte le loro imprese, la consolazione nelle loro miserie; è proprio in questo sacro Cuore che troveranno un luogo di rifugio durante tutta la loro vita, e principalmente all’ora della morte. Ah! come è dolce morire dopo avere avuto una tenera e costante devozione al sacro Cuore di Gesù Cristo! Il mio divin Maestro mi ha fatto conoscere che coloro che lavorano alla salute delle anime, lavoreranno, con successo e conosceranno l’arte di commuovere i cuori più induriti, purché abbiano una tenera devozione al suo sacro Cuore, e s’impegnino a ispirarla e stabilirla in ogni dove. Infine, è molto visibile che non vi è nessuno al mondo che non riceva ogni sorta di soccorso dal cielo, se ha per Gesù Cristo un amore veramente riconoscente, come si è quello che gli si dimostra, con la devozione al suo sacro Cuore”.
Questa è la raccolta delle promesse fatte da Gesù a santa Margherita Maria, in favore dei devoti del Sacro Cuore:
1. Io darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato.
2. Io metterò la pace nelle loro famiglie.
3. Io li consolerò in tutte le loro afflizioni.
4. Io sarò il loro sicuro rifugio in vita e specialmente in morte.
5. Io spanderò le più abbondanti benedizioni sopra tutte le loro imprese.
6. I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l’oceano infinito della misericordia.
7. Le anime tiepide diverranno fervorose.
8. Le anime fervorose s’innalzeranno rapidamente a una grande perfezione.
9. Io benedirò le case ove l’immagine del mio sacro Cuore sarà esposta e onorata.
10. Io darò ai sacerdoti il dono di commuovere i cuori più induriti.
11. Le persone che propagheranno questa devozione avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non ne sarà mai cancellato.