Meeting giovani 12 giugno 2021
Lo scorso 12 giugno si è tenuto in videoconferenza il Meeting giovani delle Mci. Claudia Siverino, responsabile del team organizzativo ha osservato: “nelle comunità sono arrivati nuove ragazze e ragazzi, entusiasti di essere venuti a conoscenza del Meeting giovani e di poter conoscere giovani di altre missioni”. È certamente pesata la rinuncia al meeting in presenza, ma si è rinnovato il desiderio di condividere esperienze, di dialogare e di vivere la fede come forza trainante. Ecco che cosa ci hanno raccontato:
Assunta: È stato un incontro molto bello, soprattutto perché ci siamo rivisti e abbiamo condiviso le nostre impressioni su questa pandemia, che ci ha (s)travolti. Da questo incontro porto con me preziosi consigli e diversi punti di vista su come reagire per non lasciarmi solamente trascinare, ma per essere anche forza trainante. Abbiamo parlato anche degli aspetti positivi che la pandemia ha portato con sé: l’unione, la solidarietà e il sapersi reinventare. Aspetti, che ci aiutano a vivere anche la fede in modo più intenso e adeguato al tempo in cui viviamo.
Maria: Questo è stato il mio primo meeting, mi è piaciuto tanto vedere come tutti stanno vivendo questo momento di pandemia e sapere che ci sono italiani che, vivendo più o meno la stessa situazione di distanza, con questi incontri possono sentirsi un po’ a casa. In generale il meeting mi è piaciuto.
Silvia: Quest’anno il meeting è stato molto diverso dagli altri anni. Non potevamo vederci di persona come avremmo voluto. Però è stato bello rivedersi, rivedere persone degli ultimi meeting con cui ho fatto amicizia e conoscere nuovi visi, nuove storie. Il tema è stato molto attuale e molto interessante sentire come gli altri l’hanno vissuto. Il momento dell’adorazione è stato molto bello che mi ricordava gli ultimi anni quando lo facevamo di persona nella cappellina. Spero tanto che il prossimo anno o anche prima possiamo finalmente rivederci tutti e passare due giorni e mezzo insieme.
Raffaele: Anche se solo online, ritrovarsi e parlare delle difficoltà e anche delle cose positive di questo periodo diventa essenziale. L’insicurezza del futuro e anche la solitudine sono solo due delle difficoltà emerse durante l’incontro. La fede maturata e magari ritrovata in questo periodo con l’aiuto dei social media hanno aiutato a rafforzare e riscoprire il proprio rapporto con la fede. Per me il culmine dell’incontro, come anche degli incontri in presenza, rimane il momento dell’adorazione, dove mettiamo tutte le nostre difficoltà e le nostre speranze nelle mani del Signore.
Anna: Per me il meeting è stata una sorpresa, un momento bello in cui si è fatto comunità. La condivisione della vita con il covid mi ha fatto sentire meno sola. Poi il momento di riflessione mi è piaciuto molto. San Giuseppe mi è rimasto “impresso”, mi ha colpito, mi ha insegnato tanto. Il momento di adorazione mi è piaciuto un po’ meno. Ma non perché non mi piaccia fare adorazione, anzi, per me è qualcosa di dolcissimo e bello e tutto. Però davanti allo schermo per me non è stato un momento significativo, non sono riuscita a pregare (mettici anche la scarsa connessione).
Roberta: Il meeting giovani è stato un bel momento di condivisione alimentato da profondi spunti di riflessione. Personalmente ho apprezzato l’atmosfera accogliente e il senso di comunità di cui ultimamente sentivo la mancanza.