Leggiamo la Bibbia con il teologo Simone Paganini
L’accoppiata sex and crime è una garanzia di successo, non solo nei film e nelle serie tv moderne, ma anche nell’antichità veniva utilizzata ampiamente. Quando poi il crimine efferato è compiuto da una donna, la morbosità di chi guarda o legge aumenta a dismisura.
Il collegamento tra sesso e omicidio funziona così bene, che ritorna diverse volte anche nella Bibbia. Giovanni Battista viene assassinato dopo la danza erotica della giovane Salomé, Giuditta fa uso del suo fascino per sedurre Oloferne e poi ucciderlo.
Ma la prima femme fatale che fa da modello letterario per tutte le altre è Giaele. La giovane donna non esita a sedurre il comandante dell’esercito nemico, Sisara, per poi ammazzarlo. Quando questi passa davanti alla tenda della bella Giaele è sollecitato due volte dalla giovane donna: «Entra, mio signore, entra da me!» (Gdc 4,18). Con questa espressione – che è chiaramente un invito di carattere sessuale – Giaele seduce il guerriero e «lo copre con una coperta» (Gdc 4,18). Questo modo di dire è una parafrasi comune nell’Antico Testamento per indicare un rapporto intimo. Dopo l’atto, Sisara ha sete. Giaele gli dà da bere e poi «lo copre di nuovo» (Gdc 4,19).
Quando il comandante dissetato e stanco si addormenta, sentendosi sicuro nella tenda dell’amata, la donna non perde tempo. Prende un picchetto della tenda e lo conficca con violenza nella tempia dell’uomo. Il testo biblico aggiunge il macabro dettaglio «fino a quando il legno penetrò nel terreno».
La crudeltà calcolatrice di Giaele non è oggi moralmente giustificabile. Il testo biblico invece non la condanna assolutamente. Non sembra essere un problema nemmeno il fatto che Giaele venga presentata come la moglie di Eber, alleato di Sisera, e che quindi, anche secondo la legge biblica, si tratti di un adulterio.
Seduzione, adulterio, sesso, imbroglio e omicidio, che troviamo più volte nei libri della Bibbia, se servono alla causa di Dio, non solo non sono un problema, ma vengono esplicitamente permessi e lodati.
Questo ovviamente non li giustifica ai nostri occhi oggi perché abbiamo una sensibilità diversa.