È deceduto sabato pomeriggio 22 agosto 2020, a soli 60 anni, all’ospedale civile di Frascati, l’ex missionario in Germania don Lucio Dalla Fontana. Era stato ricoverato in mattinata, per un imprevisto aggravarsi della salute. In marzo gli era stata infatti trovata una forma molto aggressiva di diabete, con lento peggioramento prima dei reni e poi del fegato.
Don Lucio era nato il 13.11.1959 a Thiene (Vicenza) ed era stato ordinato sacerdote a Tarzo il 3.5.1986 da mons. Eugenio Ravignani. Nella diocesi di Vittorio Veneto è attivo prima come cappellano (Pieve di Soligo e Cordignano) e poi come parroco (Nove e S. Floriano, Sarone e Fiaschetti). Nel 1992 è segretario del vescovo (1992) e insegna per diversi anni in più scuole. Nel 2001decide di venire in Germania ad operare tra gli emigrati italiani.
Dal primo ottobre del 2001 collabora a Francoforte con don Giovanni De Florian, diventando ufficialmente suo successore alla guida della comunità italiana dal primo gennaio del 2002. Rimane parroco a Francoforte, dove è ancora vivo il suo ricordo, fino al 2009, quando il vescovo lo richiama nella diocesi di origine, nominandolo arciprete-parroco di San Polo e parroco di Rai dal 2009 al 2019, oltre che per alcuni anni amministratore parrocchiale di Tezze.
Da circa un anno, don Lucio viveva presso il Centro dei Sacerdoti Focolarini a Grottaferrata, perché, su richiesta dell’Opera di Maria-Movimento dei Focolari e con il parere favorevole del vescovo Corrado Pizziolo, aveva assunto con i presbiteri appartenenti al Movimento dei Focolari (l’associazione di preti e laici fondata da Chiara Lubich e diffusa in tutto il mondo) l’incarico di sostenere e diffondere la spiritualità dei focolarini.
La messa esequiale, presieduta da vescovo Corrado, sarà celebrata a San Polo di Piave (TV) – dove era stato parroco per dieci anni, prima di trasferirsi a Grottaferrata – nella chiesa parrocchiale, domani mercoledì 26 agosto, alle ore 15.00. Questa sera, alle 20.00, sempre nella chiesa parrocchiale a San Polo, ci sarà un momento di preghiera, con la recita del Rosario.
Giungano ai familiari ed alla diocesi di Vittorio Veneto le nostre più vive condoglianze. Ricordiamo don Lucio nella preghiera, grati per i 9 anni di generoso impegno pastorale tra gli italiani di Francoforte e dintorni.
Don Lucio Dalla Fontana: il ricordo delle Missioni in Germania
Don Lucio era stato per alcuni anni, dal 2001 al 2009, missionario delle comunità italiane di Francoforte e Bad Homburg in Germania. La notizia della sua prematura scomparsa ha colto anche tutti noi di sorpresa, lasciandoci tristi e addolorati. In molti riaffiorano i ricordi della sua presenza e ci riportano alla mente e al cuore una persona schietta, gioiosa e amante della vita. Un prete che ha guidato e sostenuto le missioni che gli erano state affidate forse in uno dei momenti più difficili: la successione a missionari che le avevano fondate e rette per quasi trent‘anni. Un sacerdote preparato, con il dono dell‘ascolto comunitario e personale, con la capacità di spiegare in modo semplice ma ricco il messaggio evangelico. S. Giovanni della Croce e S. Teresina del Bambin Gesù erano punti di riferimento importanti che accompagnavano le sue parole e i suoi insegnamenti. “Abbracciare la croce”, “la notte oscura della fede”, “la piccola via per raggiungere la santità” sono diventati per molti fedeli punti di riferimento per un proprio rinnovamento della fede. Don Lucio era anche un uomo che stava bene insieme alle persone e sapeva far festa: durante le numerose gite, ritiri e feste parrocchiali gli bastava imbracciare la chitarra per far cantare e dar voce alle nostre radici italiane con allegria e spensieratezza. Per sviluppare un rapporto personale con le persone spesso andava a trovare le famiglie nelle case, riuscendo a fare un lavoro di pastorale che coinvolgeva anche il partner meno praticante o i figli.
Tante sono state le sue iniziative nelle missioni: gli incontri mattutini per le mamme sul Vangelo, le feste per incontrarsi tra immigrati e condividere le proprie esperienze, il sostegno alla formazione di consiglieri pastorali preparati e tanto altro. Nella missione di Francoforte il suo lascito più significativo è stato la fondazione del gruppo delle famiglie, un gruppo che mantiene da quasi vent’anni il grande entusiasmo degli inizi pur essendosi rinnovato e accogliendo sempre nuove famiglie.
Un’altra cosa molto tangibile rimasta è il foglio settimanale degli avvisi. Nato per diffondere informazioni pratiche sugli orari delle celebrazioni e delle attività, don Lucio lo aveva ribattezzato “La Quercia”, a ricordo della quercia di Mamre, e riformulato, arricchendolo di spunti per la meditazione e la preghiera personale che lo caratterizzano piacevolmente ancora oggi. Avendo imparato il tedesco con costanza e impegno e grazie ai suoi studi teologici era diventato un interlocutore autorevole all’interno della chiesa tedesca, benvoluto dalla diocesi e dalla chiesa locale.
Per il dono della sua presenza e per il suo prezioso lavoro con gli italiani all’estero possiamo solo ringraziare il Signore e con serenità affidarlo al Suo abbraccio eterno, sicuri che solo Lui potrà accogliere e ricompensare la sua anima.
Le missioni italiane di Francoforte e Bad Homburg