„Essere coppia – Stare nella coppia” – Gli incontri del ciclo disponibili su youtube
Con il ciclo di incontri online “Essere coppia – stare nella coppia” abbiamo fatto un viaggio nella relazione di coppia nel quale abbiamo visto come siamo fatti umanamente con l’aiuto delle scienze umane, psicologia e antropologia. Si è prestato attenzione al delicato passaggio nella relazione, una volta superata la fase dell’innamoramento, passaggio inevitabile per lasciar spazio alla costruzione di una solida relazione di amore. Dopo quanto tempo succede questo? Ce lo ha detto Sabrina Gabriele, psicologa della Mci di Colonia, la quale ha anche ammonito bonariamente: “mai sposarsi quando si è innamorati”. Dalla Bibbia, libro composto di libri, immensa fonte anche di sapienza teologica, i teologi Simone Paganini e Armida Nicolaci hanno messo in luce in un gioco di ruolo la diversità e anche complessità delle relazioni d’amore raccontate nelle Sacre Scritture. Si è poi affrontato il tema matrimonio da unione naturale, a contratto, a consenso dei coniugi. Il sacramento del matrimonio riconosce la presenza di Dio nell’unione. Il matrimonio persegue il bene dei coniugi, questa è la novità del Concilio Vaticano II, diceva Andrea Grillo, teologo liturgista, che ha anche sottolineato la connessione fra i due sacramenti, battesimo e matrimonio. Ma come la mettiamo con la realtà, con la quotidianità della vita di coppia e quello che avevamo sognato, immaginato come vita di coppia, una sorta di paradiso terrestre? Qui entra in gioco il nostro comportamento di ogni giorno, qui entra in gioco l’etica della relazione. È l’etica a star dentro al matrimonio o è il matrimonio a essere dentro in un discorso di etica?
“Amoris laetitia” (la gioia dell’amore), l’esortazione apostolica di papa Francesco, pubblicata cinque anni fa, prende sul serio la fatica del reale. E l’attenzione al reale è il punto di partenza del ciclo “Essere coppia – Stare nella coppia”: con la maestria che viene anche dalla loro lunga esperienza con i corsi prematrimoniali a Colonia, Fulvia e Claudio Messale, sono riusciti a coinvolgere le coppie partecipanti al corso, in videoconferenza, cosa per nulla facile e scontata, le quali hanno portato le loro esperienze di dialogo all’interno della coppia: quando funziona la comunicazione e quando non funziona. La stragrande maggioranza delle persone collegate erano coppie in procinto di sposarsi in chiesa, per le quali, il ciclo è valso come corso prematrimoniale. Ma c’erano anche singole persone interessate. Per l’ampio respiro dato alla tematica della relazione affettiva e per la qualità dei contributi di relatrici e relatori, i cinque incontri del ciclo restano a disposizione online sul canale youtube UDEPDELEGAZIONE.
I cinque incontri hanno avuto una impronta diversa sia per i differenti approcci disciplinari: antropologia, psicologia, teologia, etica; sia per lo stile di presentazione: gli ospiti relatori hanno scelto la modalità di esposizione congeniale alla materia trattata e al loro stile: dialogante, interattivo, dialettico, ma sempre lasciando spazio al dibattito e al dialogo coi partecipanti. Il tutto, sapendo di non poter essere esaustivi, ma nell’intento di fornire delle linee di comprensione, delle tracce di riflessione in un linguaggio accessibile e di suscitare anche domande. Nella relazione di coppia, il punto di partenza per amare l’altro, l’altra, è amare se stessi, diceva il filosofo Michele Illiceto, non cercare nell’altro un appiglio al proprio stare nel mondo ma fare in modo che l’altro o l’altra sia compagno di vita alla pari, sempre, in qualsiasi modo. L’amore, che è uno dei nomi di Dio, è la più divina esperienza degli uomini tanto da diventare modello del rapporto di Dio con il suo popolo (giudaismo) e di Cristo con la sua Chiesa.
Che cosa significa allora che il matrimonio è un sacramento?
È la chiamata alla santità che gli sposi vivono in questa loro condizione alla luce e alla presenza di Cristo, chiariva il teologo, don Francesco Nigro, riferendosi all’importante testo “Gaudium et Spes” del Concilio Vaticano II. La gratuità della relazione, la libertà dell’amore, significano, diceva la teologa Lucia Vantini, non essere mendicante, non domandare rassicurazione ma restare soggetti che custodiscono la propria libertà e la donano costantemente. Si è dato voce anche ai rischi a cui è sottoposta la relazione di coppia, la sua vulnerabilità. Scopo di queste “messe in guardia” non era scoraggiare ma rendere maggiormente consapevoli della forza ma anche della vulnerabilità dell’essere coppia e di stare nella coppia. La teologia morale ha alimentato per tanto tempo una visione perfettista dell’essere umano, ha detto il teologo morale Antonio Autiero, e ha in passato proposto concetti astratti: essenza dell’uomo, la natura dell’uomo. Oggi l’etica della relazione, che entra anche nel disegno del matrimonio, ha proseguito il teologo, è interessata alla costruzione del progetto, di vita, e ha anche un senso diagnostico, di prendersi cura della relazione.