Chi mi vive accanto è un altro me”. Con questo titolo evocativo – tratto da un canto liturgico del Gen Verde – i giovani delle Missoni Cattoliche Italiane di Germania si sono trovati lo scorso 17-18 giugno per il Meeting estivo a loro dedicato. Come già nel 2016, l’incontro si è tenuto ad Aschaffenburg presso il convento della Fraternità Francescana di Betania. Novità dell’anno: in parallelo al Meeting Giovani nazionale si è svolto il Meeting di Zona Centro; ecco quindi che insieme ai giovani (19-30 anni) hanno partecipato anche ragazzi più piccoli (15-18 anni).
Due i temi che si sono intrecciati nell’intenso weekend: da una parte quello dei conflitti, presenti tanto nelle notizie di cronaca quanto nella vita quotidiana di ciascuno; dall’altro quello della musica, suggerito dai partecipanti del Meeting 2016 e vero filo rosso del raduno. Ogni partecipante si è infatti presentato agli altri attraverso una canzone che lo rappresentasse e in più occasioni – dalla presentazione della realtà di Taizè, all’organizzazione di una veglia cantata fino alla stesura della “canzone del Meeting” – la musica ha accompagnato i giovani lungo il percorso proposto dagli organizzatori.
Il sabato mattina, Fra Alberto Onofri e suor Chiara Corti hanno introdotto il tema del conflitto, presentando la diversità tra gli uomini – tipicamente fonte di conflitti – come dono di Dio e fonte di ricchezza: è proprio quando tale diversità non è intesa come ricchezza ma come minaccia che hanno origine le tensioni e gli scontri. A seguire, nel pomeriggio, su questo tema si sono tenuti due intensi workshop paralleli, che hanno coinvolto attivamente sia i giovani che i giovanissimi, divisi per fasce d’età. Si è trattato di un ampio lavoro che ha permesso di analizzare, sia da soli che in gruppo, come nasca un conflitto, quali siano i possibili atteggiamenti da assumere davanti ad esso e come potersi “allenare” a risolverlo proficuamente.
A conclusione del pomeriggio, i conflitti si sono intrecciati con il “sottofondo musicale”. Il riferimento biblico alla torre di Babele ha permesso ai partecipanti di identificare l’origine dei conflitti nella mancanza di armonia tra gli uomini. Leggendo il testo biblico nella sua versione originale o con singole parole volutamente modificate, i presenti hanno sperimentato praticamente come sia la mancata comunicazione a portare ad incomprensioni e fallimenti. Come ideale soluzione di tale vicenda è stata proposta la discesa dello Spirito Santo nella Pentecoste: in quell’occasione le differenti lingue non sono causa di dissonanza ma strumento armonico perché gli apostoli possano annunciare Gesù.
Per esemplificare questo concetto sono stati utilizzati i canti multilingue di Taizè, che hanno introdotto la veglia e l’adorazione serale, un momento conclusivo carico di emozioni e ricco di preghiere scaturite dal cuore di ognuno.
Il tema musicale ha infine trovato il suo culmine nelle attività della domenica mattina, durante le quali è stato chiesto ai ragazzi – suddivisi in quattro squadre – di scrivere e cantare la “canzone del Meeting”, un inno che riassumesse i temi della diversità e del conflitto e che fosse emblema dell’incontro. Le performances canore, più o meno riuscite, hanno poi allietato il tempo precedente la celebrazione della Santa Messa, svoltasi nel giardino del convento della Fraternità Francescana di Betania. Il clima festoso, il bel tempo e complice anche l’aria aperta, hanno reso la celebrazione particolarmente gioiosa e partecipata.