CALCIO – L’italo-americano travolto da espressioni di stima e simpatia
Il calcio non perdona. Se la squadra non riesce a mettere a segno vittorie, ad essere immolato è l’allenatore con i suoi collaboratori.
È quanto è capitato anche a Pellegrino Matarazzo, in forza al VfB Stoccarda per 1015 giorni. La decisione dell’esonero gli è stata notificata dopo la sfortunata sconfitta casalinga contro l’Union Berlino, compagine che in questo scorcio di stagione alberga in vetta alla classifica. Purtroppo la squadra a guida Matarazzo, pur praticando un gioco bello e veloce, in 9 giornate ha totalizzato appena 5 pareggi. Troppo pochi per una società che gode di sponsor del calibro Mercedes Benz. Lo Stoccarda era l’unica squadra di Prima e Seconda Bundesliga che dopo 9 giornate di campionato non aveva ancora vinto una sola partita.
Se poi si volesse accendere il faro sulle statistiche, in tutto il 2022 (da gennaio al 9 ottobre) la squadra di Matarazzo ha messo a segno soltanto 3 vittorie.
Era quindi già da tempo nell’aria che se la squadra fosse scivolata nei bassifondi della classifica, la panchina dell’italo-americano sarebbe saltata. E così è stato. Purtroppo è il destino di ogni allenatore. È la sorte che è toccata anche a Matarazzo nonostante l’estraneità ad una campagna acquisti priva di giocatori affermati.
È vero che la responsabilità della campagna compravendite di giocatori ricade sul direttore sportivo Sven Mislintat, ma anche lui è stato costretto ad optare per giovani giocatori ancora sconosciuti al grande calcio e vendere i migliori per far cassa. Certo, Matarazzo avrebbe potuto anche dire che le nozze con i fichi secchi non si possono fare. Non l’ha detto perché consapevole che il Club naviga finanziariamente in acque non proprio favorevoli con 100 milioni di euro di mancate entrate, causate dalla pandemia e da costi molti alti da sopportare per i lavori di ampliamento della tribuna centrale, degli spogliatoi e della sala-stampa in vista degli Europei 2024 a 24 squadre.
Suo malgrado ha accettato di vendere i suoi migliori giocatori: il tedesco Gregor Kobel al Borussia Dortmund, l’italo-argentino Nicolas Gonzales alla Fiorentina ed il serbo-austriaco Sasa Kalajdzic al Wolverhampton Wanderers (Premier League).
Ma il conto dell’esonero, come di rito, è stato presentato solo ed esclusivamente all’allenatore. In questa fase transitoria , come noto, la guida della squadra è passata al vice allenatore Michael Wimmer che con un 4-1 al Bochum, ultima in campionato ed un 6-0 in Coppa Germania all’Arminia Bielefeld, fanalino di coda del campionato “cadetti”, sembrava essersi accaparrato il passaggio: da vice ad allenatore.
La realtà dello stato desolato del VfB ha trovato poi conferma sul campo del Borussia Dortmund dove ha subito un pesante 5-0.
Ora si attende la pausa dei Mondiali in Qatar per definire l’assetto di squadra e l’assunzione del futuro allenatore.
Circolano diversi nomi fra cui quello di Domenico Tedesco che per la verità ha già detto di no essendo dotato di un contratto di due milioni e mezzo di euro fino al prossimo 30 giugno.
Un altro nome che circola poco, ma che potrebbe risultare una vera sorpresa, è quello di Dino Toppmöller, attuale vice di Julian Nagelsmann al Bayern Monaco. I più informati lasciano trapelare che vi potrebbe esser uno scambio: Toppmöller allo Stoccarda e Matarazzo al Bayern a fianco di Nagelsmann. I due si conoscono molto bene per aver condiviso per 10 mesi la stessa stanza ai tempi dell’Accademia per il conseguimento della licenza di allenatore e per aver lavorato insieme all’Hoffenheim sia nelle giovanili U17 e U19 e sia nella prima squadra fino a dicembre 2019.
Matarazzo accettò la proposta dello Stoccarda, allora in B, su consiglio dello stesso Nagelsmann.
Con l’esonero dell’italo-americano per noi italiani di Germania si è ammainata l’ultima nostra bandiera sulle 18 panchine del massimo campionato tedesco.
Rino Matarazzo, nasce il 28 novembre 1974 a Wayne, si laurea in Matematica applicata a pieni voti alla Columbia University e nel 2000 approda in Germania come difensore centrale al Bad Kreuznach per poi passare al Wehen, al Münster, al Wattenscheid e al Norimberga II, tutte squadre di Regionalliga, oggi Terza Bundesliga.
Nel 2007/8, appena 23enne, un’operazione al ginocchio lo costringe ad appendere gli scarpini al classico chiodo.
Rino, che si dice molto fiero di essere anche italiano, l’estate scorsa ha voluto conoscere i parenti campani, recandosi nella cittadina del padre, Ospidaletto d’Arpinolo, piccolo Comune di 2.000 abitanti in prov. di Avellino, e poi a Montecornice, cittadina di 2.600 abitanti in prov. di Salerno, che ha dato i natali alla mamma.
Lui racconta che la passione per il calcio gli è stata trasmessa dal padre, tifosissimo del Napoli di Maradona.
Il calcio giocato è una passione che Rino però nutre fin da ragazzo, tanto da valergli l’introduzione nella “hall of fame” della Fair Lawn High School per meriti sportivi.
Purtroppo anche a lui la malasorte ha riservato l’amarezza dell’esonero.
È vero che a Matarazzo il contratto scade il 30 giugno 2024 e che è dotato di 900mila euro annui, ma è opinione diffusa che lui riuscirà certamente a breve a suscitare l’interesse di qualche altra società. Forse del Bayern, come vice di Nagelsmann qualora Toppmöller approdasse allo Stoccarda?