La Fiera del turismo di Berlino per la terza volta in forma digitale
Si è svolta per il terzo anno consecutivo in modalità virtuale, dunque senza pubblico. Ma almeno si è svolta, ed è un segnale comunque significativo. Parliamo della ITB, Internationale Turismus Börse, la più importante fiera internazionale del settore turistico che si svolge ogni marzo a Berlino. L’edizione del 2022 ha avuto luogo dal 9 al 13 marzo, ed è stata l’occasione per interrogarsi sulle difficoltà attuali e per delineare strategie future. Che il settore sia in grave crisi è cosa risaputa. La lunga pandemia da Coronavirus e poi i venti di guerra provenienti dall’Ucraina sono catastrofi imponderabili che hanno messo in grave sofferenza tutti gli operatori. Ma emergono anche segnali di cauto ottimismo che lasciano ben sperare per una prossima ripresa.
La partecipazione italiana ha visto all’opera vari soggetti come l’Enit, il Ministero del Turismo, le regioni, i tour operator, tutti impegnati in incontri e manifestazioni. A presentare il nuovo “Piano turistico” che nelle intenzioni dovrà durare fino al 2030 è stato il ministro Massimo Garavaglia. Si tratta di una innovativa strategia che punta su alcuni concetti cardine quali la sostenibilità ambientale, socio-culturale ed economica, l’innovazione e la digitalizzazione con «un forte ecosistema di comunicazione interna ed esterna», supportato dalle nuove tecnologie. Serve un processo di sinergia che coinvolga il settore pubblico e quello privato e un forte ecosistema di comunicazione interna ed esterna. Lo scopo finale è di ristabilire la fiducia tra i viaggiatori puntando su una graduale ripresa che approdi entro il 2024 ad una totale normalizzazione.
Al centro dell’attenzione c’è stato ovviamente il mercato tedesco, e non solo perché l’Itb si svolge a Berlino, ma per il fatto che, come è noto, la Germania continua ad essere di gran lunga il primo paese per presenze e spesa turistica con oltre 7,6 miliardi di euro di introiti in Italia nel 2019 (+7,4% rispetto al 2018). Stando agli ultimi dati i viaggiatori tedeschi hanno fatto registrare quasi 59 milioni di notti nel complesso degli esercizi ricettivi italiani nel periodo pre-pandemia, un dato che rappresenta il 26,6% sul totale internazionale. Le regioni preferite dai turisti tedeschi sono il Trentino-Alto Adige con 19 milioni di presenze, il Veneto con 16 milioni e la Lombardia con 5,2 milioni.
L’amministratore delegato Enit Roberta Garibaldi si è mostrata piuttosto ottimista sulla ripresa dei flussi turistici verso il Belpaese già a partire dalla prossima estate: «Nel 2022 stiamo concentrando l’attenzione sulle grandi città, come hub del turismo internazionale sostenibile, sullo slow tourism e sull’outdoor, promuovendo viaggi fuori dai percorsi turistici più battuti. Pensiamo che i turisti saranno ancora cauti, anche senza restrizioni Covid, quindi l’aria aperta e il caravanning cresceranno ancora di più». Anche il presidente dell’Enit, Giorgio Palmucci ha rimarcato l’impegno profuso affermando anche che «non ci siamo mai fermati, portando avanti il Piano del turismo e in più fornendo informazioni attendibili sugli sviluppi della pandemia e sulle misure di sicurezza delle varie destinazioni italiane».