Federico Solmi, famoso artista italiano porta colore e musica nel cuore della grigia Francoforte
Federico Solmi: l’illustre artista italiano, noto nel mondo dell’arte per le sue gigantesche istallazioni, è stato ospite della Biennale delle immagini in movimento, la B3, che si tiene a Francoforte dal 29.11. fino al 20.12.2017. La gigantesca opera, che il noto Solmi presenta a Francoforte si chiama “La Grande Farsa” ed è, a dir poco, bombastica. È coloratissima, con immagini che si sovrappongono e che interagiscono a suon di musica.
L’installazione analizza i governanti sin dall’inizio della civiltà: da Alessandro Magno a Socrate passando per Gengis Khan e Benito Mussolini. C’è una selezione di presidenti americani, e con l’ultimo corrente praticamente chiude il cerchio. Ma Donald Trump non è il personaggio principale: è una parte dell’ensemble che dimostra che i nostri problemi non si declinano solo al passato. Il suo personaggio di Trump si adatta perfettamente alla sua grottesca, ma poetica satira.
In un’intervista che Federico Solmi ha dato alla “Hessenschau”, programma della televisione tedesca locale, racconta che una delle maggiori fonti di ispirazione per lui per la realizzazione di quest’opera sono stati i libri “Intervista con la storia” e “Intervista con il potere” della indimenticabile Oriana Fallaci. “Questi libri mi hanno sconvolto per aver rivelato le debolezze, la spietatezza e il comportamento teatrale di alcuni dei più influenti leader politici e dittatori del 21° secolo. Questi includono Benito Mussolini, Henry Kissinger, Ariel Sharon o Muammar al-Gheddafi. L’assurdità delle loro uniformi nel diffondere paura e intimidazione mi ha spinto a selezionare leader storici per quest’opera”, afferma Solmi.
Spiega che nella sua istallazione ora essi (i potenti-prepotenti) vivono in un parco di divertimenti, dove tutti gli eventi storici vengono di nuovo esibiti per il loro piacere. Il culto del personaggio pubblico e l’intrattenimento si vanno a mischiare e a combinare con la politica. Tutto diventa spettacolo e l’accuratezza storica perde la sua importante. Ovunque si denotano contraddizioni. Tutto ci proietta verso il presente, per trovarci nella nostra società, che è coinvolta e combatte esattamente con queste inesattezze e ingiustizie.
Federico Solmi, nato nel 1973 a Bologna, oggi vive e lavora negli Stati Uniti. La sua presenza a Francoforte ha mandato in fibrillazione più di un cuore degli amanti dell’arte. Anche il pubblico, alieno all’arte “intellettuale”, ha potuto vivere da vicino l’enorme impatto di quest’opera. Proprio il dialogo di contenuti, politico con il vasto pubblico sta a cuore a Federico Solmi. Nell’intervista dice: “Per mia esperienza, le persone sono molto interessate a un’arte che alza la voce. La scena artistica statunitense è stata completamente disconnessa dal mondo in cui viviamo da troppi anni. L’arte politica e socio-critica è stata emarginata. Ora importanti musei e curatori stanno iniziando a interessarsi al lavoro politico. Penso che sia importante che gli artisti accettino questa sfida e aprano la bocca.”
Il grande rammarico rimane che l’opera è rimasta esposta a Francoforte solo fino a domenica 3 dicembre 2017. Ma ci sono molti filmati video su youtube che riescono a trasmettere l’incanto di quest’opera e nel caso facciate parte della stragrande maggioranza delle persone che non sono passate per il centro in quei 5 giorni, in cui era installata sulla parete dell’edificio pubblico, ve li consiglio vivamente!
Nel 2017, la B3 si concentra geograficamente sul Nord America, sulla Cina e su Israele, presentando gli artisti e i contributi più innovativi e creativi delle industrie cinematografiche di quei paesi. Su 3000 metri quadrati 70 artisti da 20 paesi mostrano le loro opere cinematografiche nella mostra principale, che si trova nella Junghofstraße 5-9 a Francoforte sul Meno fino al 20 dicembre 2017.
Per chi volesse informarsi più dettagliatamente: www.b3biennale.de www.federicosolmi.com