Il 20 dicembre i film sardi sono stati al Bonner Italien Zentrum
Bonn ha aperto il proprio Ateneo a Visioni Sarde: la rassegna cinematografica che sta consentendo ai migliori cortometraggi sardi di fare il giro del mondo da ormai dieci anni.
L’Istituto Italiano di Cultura di Colonia e l’Associazione MonaCorti – Short Films – di Monaco di Baviera hanno presentato i film negli spazi dell’Università. L’evento è stato organizzato da Caterina Cerutti, IIC Colonia, lettrice di italiano per il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI) – Diplomazia Culturale.
In circa 2 ore di proiezione sono stati mostrati sette films recitati in sardo e italiano con i sottotitoli in inglese. Con diverse declinazioni stilistiche, propongono voci e immagini che superano i confini dell’isola per rivolgersi ad altre realtà e culture. Sono opere ben distinte per temi, linguaggio espressivo e intenti estetici, tutte accomunate da un legame diretto con i problemi e le contraddizioni che connotano il territorio e l’identità regionale e nazionale.
Il primo cortometraggio, recitato in sardo, si intitola “12 aprile” ed è firmato da Antonello Deidda. Un fantastico viaggio ai confini della realtà tra due mondi lontani: la città di Cagliari che festeggia lo scudetto del 1970 e quella del 2020 piombata in un drammatico lockdown a causa del Covid.
Il secondo film “Fradi miu” di “Simone Contu riporta in un entroterra sardo moderno ed arcaico, tra telefonini e bestiame, i sentimenti primitivi di vendetta e l’irrevocabilità delle scelte di sangue e delle faide che dividono gli uomini come le faglie dividono la terra. Un’opera potente sottotitolata in italiano e inglese.
“Mammarranca” di Francesco Piras racconta, invece, le vicende di due bambini che vivono a Sant’Elia, quartiere popolare nella periferia di Cagliari. Un piccolo mondo ai margini, sorto vicinissimo al mare, lambito da un canale chiamato Mammarranca.
È seguito “Santamaria” di Andrea Deidda recitato in limba. Il corto pone al centro la boxe e i sogni di un ragazzino di Seui che, con coraggio e fatica, coltiva il sogno di diventare un professionista. L’opera è tratta dalla biografia di Raimondo Gaviano, un giovanissimo pugile benvoluto e amato da tutto il paese.
Protagonista di “Senza te” di Sergio Falchi è un novantenne Giampaolo Loddo, indimenticato attore cagliaritano, scomparso a pochi giorni dalle riprese. Un vecchio non riesce a dimenticare l’amore della sua vita. L’uomo vive in solitudine ed è assistito da una nipote indaffarata e distratta. finché un giorno …In “La Venere di Milis” di Giorgia Puliga, Tonio è un agricoltore cinquantenne che conduce una vita monotona tra lavoro, casa e bar. Il ritrovamento di un’antica statua porterà un vento nuovo nella sua vita che lo costringerà a fare i conti con le donne del passato e del presente.
Ha chiuso la serata cinematografica “Una splendida felicità” di Simeone Latini. Eleonora ha sedici anni ed è terrorizzata da ciò che la circonda. Più il virus dilaga più la paura la attanaglia e le impedisce di vivere appieno la sua vita di adolescente. Troverà forza nella poesia e nelle parole della nonna.
Visioni Sarde è un progetto voluto e sostenuto da Sardegna Film Commission e dalla Cineteca di Bologna con l’obiettivo di raccontare la Sardegna attraverso il cinema e di valorizzare l’opera dei giovani talenti cinematografici sardi. La distribuzione dei film avviene con la collaborazione del Circolo “A.Gramsci” di Torino e dell’Associazione “Visioni da Ichnussa” di Bologna.