L’UNICEF è indignato per i recenti attacchi aerei sui campi per sfollati interni e rifugiati nel Tigray, nel nord dell’Etiopia”. Così il Direttore generale dell’UNICEF Henrietta Fore che in una nota riporta le ultime notizie ricevute dall’agenzia Onu, in base alle quali “gli attacchi del 5 e 7 gennaio hanno lasciato decine di civili – compresi i bambini – uccisi e molti altri feriti”.
“I campi per rifugiati e gli insediamenti per sfollati interni, comprese le scuole che ospitano bambini e famiglie sfollate e le strutture essenziali che forniscono loro servizi umanitari, sono obiettivi civili”, ribadisce Fore. “Non rispettarli e non proteggerli dagli attacchi può costituire una violazione del diritto internazionale umanitario”.
“A più di un anno dallo scoppio del conflitto nel Tigray, atti brutali di violenza, comprese gravi violazioni contro i bambini, continuano ad essere perpetrati in tutta l’Etiopia settentrionale da tutte le parti in conflitto” ricorda la direttrice dell’Unicef che rinnova l’appello del’agenzia “per un’immediata cessazione delle ostilità. Esortiamo tutte le parti in conflitto a costruire sui segnali iniziali di progresso delle ultime settimane, di rispettare i diritti umani internazionali, il diritto umanitario e sui rifugiati, di facilitare l’accesso umanitario e di proteggere i bambini dai pericoli”.