Primo Carpentieri riceve l’apprezzamento del Presidente Mattarella e dei suoi predecessori
Ricevere l’apprezzamento di due Presidenti della Repubblica è un onore che pochi possono vantare, ma per Primo Carpentieri, un valoroso cittadino italiano, questo è diventato una realtà tangibile. La sua storia di coraggio e determinazione durante uno dei periodi più bui della storia italiana ha catturato l’attenzione e il rispetto di eminenti leader nazionali.
Durante gli anni tumultuosi della Seconda Guerra Mondiale, Carpentieri fu tratto in arresto e imprigionato in un campo di prigionia ad Amburgo per il suo rifiuto di collaborare con l’esercito tedesco e la Repubblica di Salò. La sua determinazione a non piegarsi di fronte all’oppressione nazista è stata una testimonianza del suo forte senso di giustizia e lealtà alla patria.
Tuttavia, la sua storia non è rimasta inosservata. L’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, venuto a conoscenza dell’esperienza di Carpentieri, ha inviato una commovente comunicazione al figlio Bruno, elogiando il coraggio e la dedizione di suo padre durante quei terribili anni di prigionia. Il Presidente Napolitano ha anche sottolineato il riconoscimento ufficiale ricevuto da Carpentieri nel 2010, quando è stato insignito della Medaglia d’Onore per gli ex-Internati Militari Italiani, conferita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ma i riconoscimenti non finiscono qui. Nel 2010, Carpentieri ha ricevuto anche la Medaglia d’Onore della Presidenza della Repubblica, in seguito alla quale, nel 2011, è stata inaugurata una targa commemorativa davanti alla sua casa natale nel Comune di Bellegra. Questo gesto simbolico testimonia il riconoscimento della sua dedizione e del suo sacrificio per la patria.
Ma l’onore per Carpentieri non si ferma qui. Il Presidente Sergio Mattarella ha anche tributato a Carpentieri un encomio, riconoscendo il suo contributo eccezionale alla lotta per la libertà e la democrazia.
La storia di Primo Carpentieri è un esempio di coraggio e determinazione che ispira e motiva le generazioni future a difendere i valori di libertà e giustizia. Il suo sacrificio e il suo impegno sono un monito contro l’oppressione e un incoraggiamento a perseguire sempre la via della dignità e dell’umanità.
Il suo ricordo rimarrà vivo nelle menti e nei cuori degli italiani, che onorano la sua memoria come un vero eroe della Resistenza.