“Se è vero che l’Italia ormai da anni è diventata Paese di immigrazione, tuttavia sono in aumento anche le emigrazioni verso l’estero di concittadini ,compresi i naturalizzati. In particolare sono sempre più numerosi i cittadini italiani che scelgono altri Paesi dell’Unione Europea per vivere e lavorare”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla Fondazione Ismu di Milano, che ha elaborato dati Eurostat.
“In base ai dati Eurostat al 1° gennaio 2018 – riferisce l’Ismu – gli italiani sono il terzo gruppo di cittadini europei che vive in un altro stato membro, dopo i rumeni e i polacchi. Dal 1° gennaio 2016 al 1° gennaio 2018 –prosegue l’Ismu – i nostri concittadini che hanno scelto di vivere in altro Paese europeo sono cresciuti del 14,3%, passando da 1 milione e 435mila a 1 milione e 640mila residenti in UE. La principale destinazione è la Germania, che accoglie al 1° gennaio 2018 oltre mezzo milione di italiani (578mila), più di un terzo di tutti gli italiani in Europa.
Il Regno Unito, che in termini assoluti è stato scelto da oltre 300mila italiani, registra in termini relativi un incremento significativo nell’ultimo anno (+26%). Il terzo Paese europeo per numero di italiani residenti è la Spagna (221mila); al quarto posto la Francia con oltre 200mila italiani, che però rispetto al 2017 “perde” 2.137 italiani residenti. È in Portogallo che si registra il più alto incremento di italiani – più che raddoppiati in due anni – che da 6mila sono diventati 13mila. Se si considerano anche i Paesi EFTA (European Free Trade Association – Associazione Europea di Libero Scambio), la Svizzera si conferma una “storica” meta italiana: nella Confederazione elvetica da tre anni mediamente sono oltre 300mila i concittadini residenti”, conclude l’Ismu.
Sul sito della Fondazione Ismu sono pubblicati un grafico sui cittadini italiani abitualmente residenti in un altro Paese EU al 1° gennaio 2016, 2017, 2018 e una tabella con il numero dei cittadini italiani abitualmente residenti in un altro Paese EU/EFTA al 1° gennaio 2016-2018 .