Appello per la parità di trattamento ai pensionati italiani all’estero

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) segue con attenzione il percorso parlamentare della legge di Bilancio 2025, la cui bozza è attualmente in discussione presso le Commissioni della Camera dei Deputati. In una fase iniziale di analisi, il CGIE ha espresso preoccupazioni in merito ad alcuni punti della manovra, che potrebbero comportare effetti negativi per le comunità italiane all’estero, se non modificati.

Particolare attenzione è rivolta all’articolo 27 del testo della legge di Bilancio, che prevede una deroga alla rivalutazione automatica delle pensioni per i cittadini italiani residenti fuori dai confini nazionali. In base a tale disposizione, per l’anno 2025 la rivalutazione non sarà riconosciuta ai pensionati residenti all’estero che percepiscono trattamenti pensionistici complessivamente superiori al minimo INPS. Tale misura, secondo il CGIE, rappresenta un pericoloso precedente, creando una disparità di trattamento tra i pensionati italiani in patria e quelli all’estero. In particolare, il Consiglio Generale evidenzia che questo intervento potrebbe ledere il principio di pari dignità e di equità di trattamento, elementi cardine per garantire che i diritti dei cittadini italiani siano tutelati indipendentemente dal luogo di residenza.

Per contrastare eventuali ripercussioni sulle comunità italiane nel mondo, il CGIE ha annunciato la propria intenzione di monitorare da vicino l’iter parlamentare della legge di Bilancio, mantenendo un dialogo costante con i rappresentanti politici eletti all’estero di ogni schieramento. L’obiettivo è di proporre emendamenti volti a eliminare o modificare i punti critici della manovra, in modo da garantire i diritti dei cittadini italiani residenti fuori dai confini nazionali.

Questi temi saranno inoltre oggetto di un confronto diretto con le istituzioni italiane, in occasione della riunione del Comitato di Presidenza del CGIE, in programma a Roma dal 25 al 28 novembre. Tale incontro costituirà un’occasione per ribadire che le comunità italiane all’estero non sono solo parte integrante della nazione, ma anche una risorsa preziosa per il Paese.

Nel perseguire la propria missione, il CGIE ribadisce che il sostegno alle comunità italiane nel mondo deve essere visto come un investimento strategico, non solo per mantenere un legame culturale e identitario, ma anche per valorizzare un patrimonio che può contribuire alla crescita e all’influenza dell’Italia a livello globale. La tutela dei diritti dei connazionali all’estero, come ricorda il CGIE, è sancita dalla Costituzione e merita pertanto il massimo impegno da parte delle istituzioni.

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero conferma così il proprio ruolo di portavoce delle esigenze dei cittadini italiani nel mondo, con l’auspicio che l’Italia sappia rispondere concretamente alle istanze di una comunità che rappresenta un ponte fondamentale verso il resto del mondo.