Hannover ospita tra il 24 maggio e il 9 giugno 2023 il “Festival der Philosophie” dal motto “Dov’è il tempo?”
Quotidianamente facciamo l‘esperienza che ne abbiamo sempre di meno, scorre imperturbabile sempre davanti a sé, non si lascia frenare o invertire la marcia e corrode cose e esseri viventi.
Judith Radetzky, regista e attrice di Berlino, lo inaugura mercoledì 24 maggio 2023 alle ore 18 – in modo inconvenzionale con una performance piena di sorprese –nella Ev.-luth. Marktkirche St. Georgii et Jacobi. Dopo due settimane piene di relazioni, discussioni, caffè filosofici termina venerdì 9 giugno nella sala del Consiglio comunale di Garbsen con Rüdiger Safranski che spiega cosa fa il tempo di noi e cosa facciamo noi di esso.
La società di Max Planck, per la seconda volta grande partner del Festival der Philosophie invita dal 25 al 26 maggio suoi scienziati come Bruce Allen, Wolf Singer, Melanie Wald-Fuhrmann ecc. a discutere con filosofi o studiosi di scienze umane sulle ultime scoperte sul tempo nell’Università Popolare Ada- und Theodor-Lessing, anch’essa partner del Festival.
Viola Priesemann (Istituto Max Planck di Gottinga per Dinamica e Auto-organizzazione) riferisce invece domenica 28 maggio sul tempo nella fisica nella Casa degli artisti. Queste discussioni non sono soltanto per addetti ai lavori, tutti sono invitati ad intervenire, porre domande, discutere.
Appaghiamo la nostra curiosità, motore di tutte le passioni e riceviamo impressioni in nuovi sistemi temporali, come nelle teorie di Carlo Rovelli, nei film “Interstellar” e “Tenet” di Christopher Nolan (vedi la serie di Film nel Cinema Comunale di Hannover). Ma constatiamo anche che ci troviamo di fronte a un mistero e scopriamo la consolazione della filosofia e dell’arte: che già da ora ci permettono viaggi nel tempo, di superare paure del futuro, modellano forme concrete di speranza.
Agostino incontra Kant, Bergson incontra Bergson, il calendario fondato sul movimento della luna quello basato sul movimento del sole. Tra i relatori italiani troviamo Sara Fumagalli, Leo Lestingi, Carmelita Brunetti, Claudia Rinaldi ecc, che ci introducono nel tempo vissuto, nel tempo intimizzato, nel tempo del cuore. Il concetto del tempo viene anche analizzato sotto il profilo delle altre religioni nell’Ebraismo, nell’Islam, nel Buddismo, tra i popoli indigeni.
La musica come arte del tempo per eccellenza accompagna con interventi-guerriglia del Gruppo “musica assoluta” (concetto lila hess) tutto il festival e la pianista Claudia Rinaldi ci illustra il concetto e la pratica del “tempo rubato”.
Il tempo come mistero e come dono a cui l’uomo può rispondere in piena libertà viene tematizzato dalla mostra: “Noi nel tempo della grazia” degli artisti: Ziad El-Kilani, Petra Freese, Ursula Jenss-Sherif, Nigel Packham, Stefan Stettner, Hinrich Storch, Sabine Thatje-Körber, Assunta Verrone, Holle Voss nella Casa degli artisti.