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La stagione invernale è ormai alle porte e mai come quest’anno il dibattito sul vaccino antinfluenzale oltre a rimanere d’attualità è per certi versi aspro e controverso.

Con l’abbassamento delle temperature, specie qui in Germania, cominciano ad insinuarsi i primi virus e, anche a causa dell’epidemia di Covid-19, molte persone hanno già iniziato a chiedere al proprio medico come fare il vaccino antinfluenzale.

Come ogni anno a partire dal primo di ottobre comincerà ufficialmente la campagna vaccinale contro il virus dell’influenza stagionale. Il ruolo del vaccino, va sottolineato, sarà molto importante perché, seppur non ha effetti contro il coronavirus, è utile a diminuire l’incidenza della malattia nella popolazione evitando così confusione e sovrapposizione con i casi di una eventuale seconda ondata di Covid-19, oltre che a ridurre il rischio di sviluppare complicanze dovute all’influenza stessa soprattutto in quella fascia di popolazione più fragile.

Cos’è il vaccino antinfluenzale

Il vaccino antinfluenzale è un vaccino stagionale che contiene alcune proteine dei virus influenzali più diffusi durante la stagione invernale. Queste proteine, se i virus dell’influenza entrano nel corpo, si comportano da antigeni cioè qualsiasi sostanza capace di provocare una risposta immunitaria umorale o cellulare, stimolando il sistema immunitario e preparandolo a reagire e contrastare l’influenza. L’influenza è una malattia respiratoria che può manifestarsi con diversi gradi di severità tanto che in alcuni casi essa comporta il ricovero ospedaliero e, nelle situazioni più gravi, la morte.

Come funzionano i vaccini ?

I vaccini contro l’influenza favoriscono la comparsa di anticorpi nel corpo delle persone circa due settimane dopo la vaccinazione. Questi anticorpi forniscono protezione contro l’infezione dai virus contenuti nel vaccino. Durante il corso dell’anno, ricercatori esperti lavorano intensamente in laboratorio per isolare i virus più comuni presenti durante la prossima stagione invernale al fine di creare dei vaccini efficienti e sicuri che ci difendano dall’insorgenza della malattia influenzale. I vaccini antinfluenzali tradizionali (chiamati “vaccini trivalenti”) vengono fatti per proteggerci essenzialmente contro tre virus influenzali: un virus dell’influenza A (H1N1); un virus dell’influenza A (H3N2); un virus dell’influenza B.

Inoltre vi sono anche vaccini che proteggono contro quattro virus influenzali (chiamati “vaccini quadrivalenti”). Vaccinarsi equivale ad evitare i sintomi comuni dell’influenza o comunque, di soffrirne di meno. Tra quelli più conosciuti ricordiamo: febbre alta, raffreddore, tosse, mal di gola, disturbi gastroenterici nei bambini Per essere effettivamente protetti dall’influenza è indispensabile assumere ogni anno il nuovo vaccino stagionale reperibile nelle farmacie.

Ma è necessario fare il vaccino antinfluenzale ?

Come sopra accennato l’influenza può talvolta manifestarsi come una malattia grave che può portare all’ospedalizzazione e a volte in alcuni casi anche alla morte. In ogni stagione si diffondono virus influenzali diversi, che possono infettare le persone in modo diverso, in base anche alla risposta individuale dell’organismo. Sono milioni le persone che si ammalano ogni anno, centinaia di migliaia, quelle ospedalizzate e migliaia quelle che vanno incontro a complicanze insormontabili che conducono purtroppo alla morte.

Un vaccino antinfluenzale stagionale annuale è l’arma più potente ed efficace che abbiamo per ridurre il rischio di ammalarsi e diffonderla agli altri. Fare un vaccino contro l’influenza è dunque importante per almeno due motivi:

1. I virus influenzali sono in continua evoluzione, la formulazione del vaccino contro l’influenza viene riesaminata ogni anno e talvolta aggiornata per tenere il passo con i virus influenzali.

2. La risposta immunitaria del corpo alla vaccinazione diminuisce nel tempo, quindi è necessario un vaccino annuale per una protezione adeguata.

A chi è rivolta la campagna vaccinale ?

Ci sono alcune categorie di persone esposte a un rischio particolarmente elevato di contrarre l’influenza o di sviluppare complicanze; è dunque fortemente consigliato che assumano il vaccino antinfluenzale:

• Personale sanitario – Medici, infermieri, personale assistenziale eccetera.

• Personale di assistenza delle case di riposo che sono a contatto con le persone più fragili e piene di patologie a volte anche di per se complicate – Così come i familiari di soggetti ad alto rischio.

• Persone con più di 65 anni – Soprattutto se ospedalizzate o residenti in case di riposo.

• Bambini di età superiore ai 6 mesi – Se nati pretermine o di basso peso alla nascita.

• Donne nel II e III trimestre di gravidanza

• Adulti affetti da malattie croniche – Specialmente se si tratta di malattie a carico dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio o malattie metaboliche, compreso il diabete mellito, malattie renali con insufficienza renale, malattie degli organi ematopoietici ed emoglobinopatie, compromissione delle difese immunitarie, sindromi da malassorbimento intestinale, necessità di sottoporsi a interventi chirurgici.

• Volontari – Specie se di servizi sanitari di emergenza.

• Insegnanti – Sia quelli presso le scuole d’infanzia sia quelli presso le scuole dell’obbligo.

• Dipendenti – Nello specifico quelli di pubblica amministrazione e sicurezza.

• Allevatori – Ma anche addetti all’attività di allevamento oppure al trasporto di animali vivi.

• Veterinari – Sia di enti pubblici, sia liberi-professionisti.

• Addetti di poste e telecomunicazioni per il rischio di esposizione ad un numero elevatissimo di utenti nei diversi uffici collocati sul territorio che, lavorando in ambienti chiusi sono esposti ad un elevatissimo rischio di contagio.

• Donatori di sangue

Negli adulti e nei bambini già vaccinati una prima volta, è sufficiente una sola dose di vaccino antinfluenzale.

Quando farlo

Di solito, per sapere quando fare la vaccinazione contro l’influenza bisogna attendere che quest’ultimo sia disponibile sul mercato. Normalmente ad ottobre dovrebbe essere già disponibile. Qui in Germania la campagna di vaccinazione antinfluenzale si aprirà il primo ottobre. Tuttavia, finché i virus dell’influenza circolano, la vaccinazione dovrebbe continuare ad essere offerta durante tutta la stagione influenzale, anche nel mese di gennaio o successivamente. Infatti, mentre l’epidemia di influenza stagionale può avvenire già nel mese di ottobre, durante la maggior parte delle stagioni i picchi si hanno in gennaio o successivamente.

Poiché ci vogliono circa due settimane dopo la vaccinazione per sviluppare gli anticorpi nel corpo che proteggono dall’infezione da virus dell’influenza, è meglio che la gente venga vaccinata in modo che sia protetta prima che l’influenza inizi a diffondersi nella comunità.

Tipi di vaccini antinfluenzali

Il vaccino trivalente contro l’influenza include:

• Una formulazione di vaccino trivalente può essere somministrata con un iniettore per le persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni.

• Un vaccino trivalente ad alto dosaggio, approvato per le persone di 65 anni e più.

• Un vaccino trivalente ricombinato, approvato per le persone di 18 anni e più.

• Un vaccino trivalente fatto con adiuvante (un ingrediente di un vaccino che aiuta a generare una risposta immunitaria più forte nel corpo del paziente), approvato per persone di 65 anni e più.

Il vaccino quadrivalente contro l’influenza include:

• Un vaccino intradermico, che viene iniettato nella pelle anziché nel muscolo e utilizza un ago molto più piccolo di quello usato per l’influenza normale. È approvato per le persone dai 18 ai 64 anni.

• Un vaccino quadrivalente contenente virus coltivato in coltura cellulare, approvato per le persone di 4 anni e più.

Funzionalità

Il vaccino antinfluenzale inizia a svolgere la sua azione protettiva dopo circa due settimane a seguito della vaccinazione.

Questo è infatti il tempo necessario per sviluppare gli anticorpi nel corpo e fornire protezione contro l’infezione da virus dell’influenza. Ecco perché è meglio essere vaccinati presto in autunno, prima che la stagione dell’influenza sia davvero in corso.

Ci si può ammalare di influenza una volta vaccinati ?

Sì, esiste ancora la possibilità che ci si possa ammalare di influenza anche se si è vaccinati.

La capacità di protezione del vaccino contro l’influenza dipende da vari fattori, tra cui: l’età, lo stato di salute della persona che viene vaccinata, la somiglianza tra i virus usati per fare il vaccino e quelli che circolano nella comunità.

Se i virus del vaccino e dei virus dell’influenza circolanti nella comunità sono strettamente correlati, l’efficacia del vaccino è più elevata. Se non sono strettamente correlati, l’efficacia del vaccino può essere ridotta. Tuttavia, è importante ricordare che anche quando i virus non sono strettamente associati, il vaccino può ancora proteggere molte persone e prevenire complicazioni legate all’influenza. Questa protezione è possibile perché gli anticorpi prodotti in risposta al vaccino possono fornire una certa protezione (chiamata cross-protection) nei confronti di virus diversi, ma legati all’influenza.

La vaccinazione rappresenta ancor oggi un’importante strumento preventivo per le persone con condizioni di salute croniche. È stata associata a tassi inferiori di alcuni eventi cardiaci tra le persone con malattie del cuore. La vaccinazione aiuta a proteggere le donne durante e dopo la gravidanza. Può anche proteggere un bambino dopo la nascita dall’influenza.

La vaccinazione è esente da effetti collaterali ?

Gli effetti collaterali sono lievi, soprattutto se confrontati ai comuni sintomi dell’influenza. Esistono però alcuni effetti secondari al vaccino antinfluenzale come il dolore, l’arrossamento o gonfiore nel punto di inoculo del vaccino, la comparsa di febbre, mal di testa, dolori muscolari, tosse, vomito. Se questi problemi si verificano, di solito iniziano subito dopo la vaccinazione e sono lievi e di breve durata.

Quasi tutte le persone che ricevono il vaccino contro l’influenza non hanno gravi problemi. Tuttavia, in rare occasioni, la vaccinazione contro l’influenza può causare gravi conseguenze, come ad esempio reazioni allergiche.

Vaccino antinfluenzale 2020

Attualmente, data la situazione di emergenza per il Covid-19, il ciclico ritorno dell’influenza nei mesi freddi sarà più complesso da gestire. Data l’alta mutabilità del virus influenzale, è necessario vaccinarsi ogni anno poiché il vaccino dell’anno precedente non protegge dal nuovo ceppo in circolazione e necessita di sviluppare dei nuovi anticorpi.

Per quanto riguarda invece il vaccino antinfluenzale 2020 e coronavirus, sottoporsi alla vaccinazione garantirebbe una rapidi diagnosi differenziale (escludendo che i sintomi rimandino all’influenza, infatti, si potrebbe diagnosticare più rapidamente il Covid-19). Nello specifico, il vaccino trivalente contro l’influenza per il 2020-2021 avrà la seguente composizione:

• antigene analogo al ceppo A/Guangdong-Maonan/SWL1536/2019 (H1N1) pdm09;

• antigene analogo al ceppo A/Hong Kong/2671/2019 (H3N2);

• antigene analogo al ceppo B/Washington/02/2019 (lignaggio B/Victoria).

Sempre per i vaccini antinfluenzali trivalenti elaborati però da colture cellulari la composizione è:

• A/Hawaii/70/2019 (H1N1)pdm09;

• A/Hong Kong/45/2019 (H3N2);

• B/Washington/02/2019 (lignaggio B/Victoria).

Per il vaccino antinfluenzale quadrivalente, l’OMS suggerisce di aggiungere anche l’antigene B/Phuket/3073/2013 ai ceppi già elencati.

Lasciatevi consigliare dal vostro medico, quando e se sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale stagionale. Sarà in grado di darvi tutte le spiegazioni del caso. Attenzione sempre alle norme di igiene e distanza che hanno contraddistinto a causa del Covid 19 questo lungo, sfortunato 2020.

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