Sono entrati in vigore il 29 gennaio, i regolamenti dell’Unione Europea che definiscono le norme applicabili ai regimi patrimoniali delle coppie internazionali legate da matrimonio o unione registrata. I regolamenti stabiliscono norme chiare in caso di divorzio o di decesso, ponendo fine a procedimenti paralleli e potenzialmente conflittuali in diversi Stati membri, ad esempio, in materia di beni o conti bancari.
Permetteranno, insomma, di garantire una maggiore certezza del diritto alle coppie internazionali.
„L’entrata in applicazione di questi regolamenti è una buona notizia per il numero sempre più alto di coppie internazionali in Europa”, ha commentato Frans Timmermans, primo Vicepresidente della Commissione. “L’obiettivo è di dare certezze a migliaia di coppie europee su che cosa accadrà ai loro beni in caso di divorzio o di decesso di uno dei partner. Sono certo che questi regolamenti permetteranno a molte coppie di affrontare meglio tali periodi difficili“.
Le nuove disposizioni, ha spiegato Vera Jourová, Commissaria UE per la Giustizia, “renderanno più facile ed economico dividere i beni comuni e aiuteranno i cittadini in difficili circostanze. Più di 16 milioni di coppie internazionali beneficeranno di procedure chiare in caso di divorzio o di decesso del partner. I nuovi regolamenti permetteranno di far risparmiare circa 350 milioni di euro l’anno in spese legali. Esorto i rimanenti Stati membri ad aderire a questa cooperazione rafforzata che andrà a beneficio di tutte le coppie internazionali dell’UE“.
Poiché non è stato possibile raggiungere l’unanimità tra tutti gli Stati membri, i regolamenti verranno applicati in 18 di essi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Repubblica ceca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna e Svezia.
I nuovi regolamenti preciseranno quale è l’autorità giurisdizionale competente, aiutando così le coppie internazionali a gestire i loro beni o distribuirli tra loro in caso di divorzio, separazione o decesso del partner; indicheranno quale legislazione nazionale prevale nei casi in cui potrebbero essere applicate le norme di diversi Stati; e, infine, agevoleranno il riconoscimento e l’esecuzione in uno Stato membro di una decisione in materia patrimoniale emessa in un altro Stato membro.
I 18 Stati membri che hanno aderito alla cooperazione rafforzata costituiscono il 70 % della popolazione dell’UE e rappresentano la maggioranza delle coppie internazionali che vivono nell’Unione europea. Tali Stati membri hanno adottato i regolamenti nel giugno 2016 nel quadro della cooperazione rafforzata. I rimanenti Stati membri possono aderire a entrambi i regolamenti in qualsiasi momento.
Gli Stati membri che non hanno aderito continueranno ad applicare le rispettive normative nazionali (comprese le loro norme in materia di diritto internazionale privato) alle situazioni transfrontaliere inerenti ai regimi patrimoniali tra coniugi e agli effetti patrimoniali delle unioni registrate.
Il regolamento e la cooperazione rafforzata
La cooperazione rafforzata consente a un gruppo di almeno nove Stati membri di adottare misure nei casi in cui tutti e 28 gli Stati membri non riescano a raggiungere un accordo. Gli altri Stati dell’UE conservano il diritto di aderire alla cooperazione rafforzata quando lo desiderano (articolo 331 del TFUE).
Il 16 marzo 2011 la Commissione ha adottato due proposte di regolamenti relativi ai regimi patrimoniali delle coppie internazionali: uno per le coppie sposate e uno per le unioni registrate. Tali regolamenti erano finalizzati a integrare il quadro degli strumenti dell’UE per la cooperazione giudiziaria nel settore del diritto di famiglia. Le proposte dovevano essere adottate in sede di Consiglio all’unanimità. Nel dicembre 2015 il Consiglio ha concluso che non era possibile raggiungere l’unanimità tra i 28 Stati membri. 17 Stati membri hanno chiesto alla Commissione di intensificare la cooperazione tra loro in materia di regimi patrimoniali delle coppie internazionali, sia per quanto riguarda le coppie coniugate che per le unioni registrate. Cipro ha aderito alla cooperazione rafforzata in un secondo momento. Nel marzo 2016 la Commissione ha presentato nuovamente le due proposte tenendo conto dell’accordo politico raggiunto in sede di Consiglio. Il 24 giugno 2016 il Consiglio ha adottato entrambi i regolamenti.