… tranne quello che potrebbe farci la grande quantità di dolci mangiati in questi giorni e addio sforzi post-natalizi! Due settimane prima delle Ceneri comincia il periodo più allegro dell’anno: il Carnevale. Il suo nome deriva dal latino “carnem levare” cioè togliere la carne dall’alimentazione come stabilito dalla Chiesa nel Medioevo per tutto il periodo di Quaresima.
I festeggiamenti del Carnevale hanno un’origine molto lontana: gli storici le fanno risalire addirittura a feste pagane in onore del dio Saturno. Sembra che durante i saturnali a Roma tutto fosse consentito, anche scambiarsi i ruoli indossando gli abiti altrui. L’esplosione di allegria e l’uso della maschera servivano inoltre ad allontanare gli spiriti maligni.
Il Carnevale ha anche un’origine contadina. Questo periodo coincide infatti con l’inizio dell’anno agricolo. In molti paesi d’Europa si realizzava un corteo di maschere di fantasmi o anime di morti che “rassicuravano” i contadini offrendo protezione al nuovo raccolto. Spesso si chiudevano le feste bruciando un fantoccio, simbolo dell’anno vecchio.
Con il passare dei secoli, il Carnevale è rimasto una manifestazione popolare con cortei, balli in maschera e scherzi, perché, come ricorda un vecchio proverbio, “a Carnevale ogni scherzo vale”.
Oltre ai travestimenti, ai balli e alle sfilate, il Carnevale è un periodo dell’anno in cui si mangiano piatti ricchi e calorici, prima del lungo periodo di digiuno e penitenza come dovrebbe essere quello della Quaresima. I piatti tipici del Carnevale sono infatti tutti fritti e a base di carne di maiale. Ciò è dovuto al fatto che nei mesi di gennaio e febbraio c’era l’usanza di macellare i maiali. Abbondavano quindi strutto e lardo di maiale, che venivano usati per friggere soprattutto i dolci. Nascono così le chiacchiere, le frappe, le castagnole, gli struffoli, i cenci e le zeppole.
Ma limitarsi è possibile…
Magari siamo stati invitati ad una bellissima festa in maschera a casa di amici, oppure dobbiamo accompagnare i nostri figli fra le vie del centro città: sono tutte occasioni dove un dolcetto tira l’altro, trascinati dalle risate, colori e musiche.
Chi segue una dieta ipocalorica, deve sapere che ogni “strappo” potrebbe compromettere il regolare dimagrimento. In ogni caso è normale che nei giorni di festa ci si conceda qualche golosità, l’importante è, subito dopo, riprendere i menù della dieta mediterranea e l’attività fisica con regolarità e senza ulteriori strappi.
I dolci di Carnevale “light” non solo sono possibili, ma sono anche gustosi e adatti a chi non può rinunciare alla nota tipicamente dolce di questa ricorrenza. Le ricette di dolci di Carnevale sono numerose e con pochi piccoli accorgimenti potrete preparare anche i grandi classici come: castagnole, chiacchiere, bugie o frappe, frittelle, krapfen, le mascherine o frittelle di mele simboli gastronomici di questa festività in maniera leggera e meno calorica.
Tanto per iniziare, per preparare dolci di Carnevale leggeri dovrete cambiare il vostro modo di pensare e discostarvi dal fritto. I dolci di Carnevale light cotti al forno o cotti con la friggitrice ad aria sono buonissimi e facili da preparare, ma soprattutto sono molto più leggeri di quelli tradizionali.