Chi sono i siblings?
“Siblings” è un termine inglese che indica la categoria di fratelli/sorelle in generale e che, nella nostra lingua, viene usato comunemente per indicare i fratelli e le sorelle di persone che hanno una disabilità o un tipo di fragilità che rende necessaria assistenza nella vita quotidiana.
L’esperienza di essere fratello o sorella di una persona con disabilità è rimasta per molto tempo poco visibile. Non si parla molto spesso di cosa significa essere un sibling. Avere un fratello con una fragilità importante implica sopportare un grande carico emotivo e affrontare molte situazioni difficili in famiglia.
Spesso i genitori si concentrano totalmente sul figlio più fragile, trascurando gli altri figli. Così, le esigenze profonde dei siblings non vengono percepite in famiglia, perché questi si ritrovano a vivere nell’ombra del fratello. È per questo che vengono denominati anche “fratelli invisibili”.
Mentre per i genitori di una persona con disabilità, l’accudimento è un processo naturale, per i fratelli e le sorelle non è del tutto scontato accettare di doversi fare carico del benessere e della vita quotidiana di un’altra persona.
I sentimenti e le emozioni di un sibling fluttuano dalla negazione alla totale dedizione. Per molti, loro sono visti come gli unici “futuri caregiver”, cioè coloro che necessariamente dovranno prendersi le responsabilità della vita del fratello/sorella quando i genitori verranno a mancare.
Spesso si ritrovano a dover prendere decisioni importanti per il fratello/sorella e per sé stessi e a dover scegliere tra mantenere la propria indipendenza e il dare sostegno al fratello/sorella.
Il rapporto tra fratelli è una delle relazioni umane più durevoli ed intense, che porta a sviluppare abilità emotive e comportamentali, come gestire i conflitti e offrire o ricevere supporto.
Nonostante conflitti e rivalità siano comuni, è grazie a questo legame che si ha la possibilità di fare esperienza di moltissime dimensioni, come l’intimità, la complicità e la confidenza. La letteratura scientifica evidenzia che le relazioni tra fratelli sono uniche, complesse e mutevoli nel tempo, e sono di fondamentale importanza per lo sviluppo sociale e psicologico degli individui.
Il fatto di vivere tante sfide quotidiane con i propri fratelli non toglie i bei momenti e i numerosi risvolti positivi. Infatti, essere un sibling può essere molto gratificante, costituire una preziosa opportunità di crescita personale e risultare in un grande arricchimento.
Attualmente, vi è un crescente interesse da parte della comunità scientifica sul ruolo dei siblings e molti esperti stanno studiando le loro esigenze, in particolare il loro benessere psicologico, la percezione della qualità della loro vita relazionale e la presenza di una rete di supporto a cui fare affidamento.
Vissuto psicologico ed emotivo dei siblings
Crescere con un fratello o una sorella con disabilità è un’esperienza che porta a sentimenti forti e contrastanti. Il vissuto emotivo e psicologico di un sibling può influenzare significativamente lo sviluppo e il benessere emotivo di ciascun individuo della famiglia. Tra i vissuti più frequenti che si riscontrano in loro vi sono:
• Colpa: il senso di colpa è un elemento spesso presente nei siblings. Generalmente è associato alla percezione di stare meglio del proprio fratello/sorella più fragile e alla presenza di sentimenti negativi verso di lui/lei. I più piccoli possono persino convincersi di essere la causa della disabilità del fratello/sorella.
• Isolamento: i siblings si sentono isolati in famiglia. Da un lato, credono di essere trascurati dai genitori, dall’altro si sentono soli per non avere un fratello/sorella presente e di supporto come vedono nelle famiglie dei loro amici.
• Risentimento: l’isolamento a lungo andare può portare a sentimenti di risentimento verso i genitori, per via di tutte le attenzioni che gli hanno negato a causa della presenza dominante del fratello/sorella più fragile.
• Imbarazzo e vergogna: soprattutto da adolescenti, i siblings possono sentirsi in imbarazzo quando il fratello mette in atto comportamenti non convenzionali o bizzarri e provare vergogna per lui quando si è in contesti sociali con altri ragazzi.
• Eccessiva responsabilizzazione: i siblings, soprattutto le ragazze, tendono ad assumersi molte responsabilità e spesso finiscono per rinunciare a diversi aspetti della propria vita personale.
• Pressione per l’eccellenza: in alcune famiglie, i genitori hanno delle aspettative eccessive nei confronti dei siblings, per esempio nelle prestazioni scolastiche o sportive, creando forti pressioni perché loro siano sempre eccellenti tutti i campi, come se loro potessero compensare per i risultati che il fratello/sorella non può raggiungere.
• Identificazione: è comune che il sibling cerchi di assomigliare al fratello/sorella, imitando i suoi modi di fare, perché è abituato a immaginarsi di essere come lui, a mettersi nei suoi panni per poter comprenderlo meglio.
È bene precisare che i siblings possono vivere la loro condizione in moltissimi modi. Questo dipende dai loro tratti di personalità, dal tipo di disabilità del fratello/sorella, dal contesto socio-culturale e, in gran misura, dall’atteggiamento dei genitori in famiglia verso i figli.
Quando i genitori sono chiari e sinceri sulla realtà delle cose, aperti al dialogo e fiduciosi nelle capacità dei figli, è più probabile che i siblings vivano il proprio ruolo di fratello/sorella e il loro legame emotivo con lui/lei in modo sereno, positivo e costruttivo.
Siblings nelle varie fasi della vita
I sentimenti dei siblings nei confronti del fratello/sorella, spesso ambivalenti e contrastanti, così come i comportamenti e le modalità relazionali, vanno incontro ad una continua evoluzione e assumono diverse connotazioni nelle varie fasi della vita.
Durante l’infanzia le emozioni predominanti sono impotenza, gelosia, colpa e rabbia. Spesso i siblings reprimono la propria rabbia perché la percepiscono come sbagliata e potenzialmente dannosa.
Questo, unito al fatto che si sentono trascurati dai genitori, crea un senso di solitudine e smarrimento. Dato che si sentono incompresi, tendono ad auto-isolarsi. Alcuni siblings cercano di essere i migliori figli possibili: si mettono al servizio dei genitori e cercano di primeggiare a scuola e nello sport, nel tentativo di compensare le difficoltà del fratello/sorella più vulnerabile e rendere felici i genitori. Altri invece mettono in atto comportamenti oppositivi e fastidiosi solo al fine di ottenere l’attenzione dei genitori.
Quando ci si comincia a confrontare con il gruppo dei pari, i siblings prendono piena coscienza della vulnerabilità del fratello/sorella. Nell’adolescenza, il legame con il fratello può essere particolarmente difficile, perché il sibling potrebbe cercare di colmare le mancanze che percepisce nella relazione fraterna mediante il rapporto con i coetanei, cosa che può rivelarsi deludente.
In età adulta, la relazione fraterna si stabilizza, e il sibling rappresenta un punto di riferimento, una fonte di supporto e una sicurezza per il fratello/sorella più fragile. Inoltre, in questa fase, le preoccupazioni e gli interrogativi circa il futuro diventano sempre più consistenti e pressanti. È comune che i siblings diventino i principali caregivers dei loro fratelli/sorelle con disabilità e in questi casi, spesso, la relazione assume le caratteristiche di quella genitoriale.
Vantaggi e svantaggi
Avere un fratello o sorella con una disabilità può avere diversi risvolti, positivi e negativi.
Uno dei vantaggi dei siblings è che tendono ad essere più empatici, una qualità straordinaria per la propria vita, soprattutto nelle relazioni interpersonali. Inoltre, sono generalmente persone altamente responsabili, hanno una maggiore profondità di pensiero della media e grandi capacità di resilienza. Mostrano una tendenza inferiore al conflitto e alla rivalità. Nella vita familiare, sin da piccoli, i siblings sviluppano tolleranza, accettazione della diversità e comprensione della sofferenza. Grazie all’esperienza di crescere con il fratello/sorella con disabilità, sono sensibili, solidali e bravi a spiegarsi e ad insegnare.
Ciò non significa che tutti i fratelli di persone con disabilità facciano della relazione con il fratello un elemento di resilienza, empatia e crescita. Sicuramente essere sibling comporta attraversare molte difficoltà e problemi in famiglia e questo può creare fragilità emotive e problemi nella vita quotidiana.
Il rapporto con il fratello/sorella con disabilità può avere un impatto significativo sulla salute emotiva e psicologica e sul benessere personale, in base numerosi altri fattori in gioco, come il contesto familiare e i tratti di personalità. Per questo, è importante che i genitori incoraggino una relazione sana tra i loro figli, promuovano una comunicazione aperta e mostrino come gestire positivamente i conflitti.
Conseguenze nella vita di tutti i giorni
Le conseguenze nella vita di tutti i giorni di avere un fratello/sorella disabile possono variare notevolmente da persona a persona in base a vari fattori, come il tipo e il livello di disabilità, le risorse familiari disponibili e il supporto sociale. Le principali sono:
• Impatto emotivo: i sibling vanno incontro a sentimenti complessi e ambivalenti nel corso della vita e nelle varie fasi di evoluzione della famiglia. Sono sottoposti a stress emotivi di diverso tipo, relativi alle dinamiche familiari e anche a problemi sociali di discriminazione e stigmatizzazione.
• Responsabilità: avere a carico un fratello con disabilità comporta molti sacrifici, come rinunciare alle attività sociali o ricreative.
• Spese: l’assistenza al fratello e la gestione delle sfide quotidiane implicano anche un carico finanziario aggiuntivo.
• Cambiamenti frequenti: in base al tipo di disabilità, potrebbero essere necessarie frequenti modifiche della routine e delle dinamiche della casa, come l’adattamento dell’ambiente domestico.
• Crescita personale: come accennato, i siblings sviluppano molta empatia, capacità di ascolto e comprensione, elementi che consentono loro un elevato sviluppo interiore.
• Sensibilizzazione: chi è parte di una famiglia con un fratello/sorella disabile, ha più probabilità di essere coinvolto nell’advocacy per i diritti delle persone con disabilità e tende ad impegnarsi in attività di volontariato o a scegliere un lavoro in cui possa mettere in azione la sua solidarietà.
Come può essere d’aiuto un supporto psicologico?
Per i siblings, un supporto psicologico può aiutare a far fronte alle conseguenze della relazione fraterna nella vita di tutti i giorni.
Con un percorso terapeutico personalizzato, è possibile comprendere profondamente la relazione con il fratello, imparare a gestire le emozioni e sviluppare abilità per comunicare e risolvere i conflitti pacificamente.
Un valido strumento è il gruppo di auto-aiuto: parlare con persone che affrontano una condizione simile e sentire le loro storie può aiutare a far luce su alcuni aspetti personali e a sentirsi più compresi e meno soli