Rubrica a cura dei patronati Acli Germania, Inca Cgil e ItalUil. Questo mese Daniela Bertoldi del patronato Acli Germania
In Germania tra i contributi che vengono versati si hanno anche i contributi per la Pflegekasse (fondo di assicurazione per l’assistenza a lungo termine). Pagando questo contributo si ha diritto a delle prestazioni sia in natura che in soldi, nel momento in cui la cassa malattia presso la quale si è assicurati, riconosce un grado di bisogno (Pflegegrad).
Le persone bisognose di cure dovrebbero poter decidere autonomamente come e da chi essere assistite e quindi l’assicurazione per l’assistenza fornisce un sostegno anche nel caso in cui le persone interessate decidano di essere assistite da parenti, amici o altri volontari invece che da un servizio di assistenza ambulatoriale.
Quando l’assistenza è fornita da familiari o parenti, si parte dal presupposto che questa assistenza sia fornita su base volontaria, cioè “senza scopo di lucro”. Per questo supporto vengono versati per la persona che si occupa della cura, dei contributi alla cassa pensionistica.
Questo se la cura è per persone che hanno un riconoscimento di un grado (Pflegegrad) di almeno 2 o più alto, se il tempo che occorre è di almeno 10 ore settimanali, suddivisi su 2 giorni, e inoltre se la persona che cura non ha un’attività lavorativa di più di 30 ore settimanali. Uno degli ulteriori requisiti è che la persona curante sia residente in Germania.
Quando la persona che si prende cura di una persona bisognosa, arriva al diritto ad una pensione di vecchiaia tedesca, presentando la domanda di pensione di vecchiaia dopo aver raggiunto il requisito e chiedendo il pagamento per intero della pensione di vecchiaia, si perde il diritto al versamento di questi contributi, malgrado ci si continui a prender cura del familiare.
Per continuare ad avere il diritto al versamento dei contributi, e avere quindi così un compenso dalla cura, si può decidere di presentare una domanda di pensione parziale, non percependo quindi tutta la pensione spettante. In questo modo il fondo di assicurazione continuerà a versare i contributi e la pensione della persona che assiste aumenterà ogni anno a luglio del contributo versato.
Se si desidera quindi non perdere il diritto al contributo pensionistico, e quindi avere l’aumento della pensione, nel momento in cui si presenta la domanda va indicato che si desidera una pensione parziale (si può percepire anche il 99,99% della pensione – con quindi una riduzione minima) e non totale.
Nel momento in cui poi si termina di fare assistenza, si può richiedere la pensione totale all’ente pensionistico tedesco.
Qui sopra riportiamo uno schema ripreso dalla pagina della DRV, dal quale si può vedere l’effetto del pagamento dei contributi sulla pensione, in base al grado riconosciuto alla persona assistita.