Con il tema, “Porta Santa” si è tenuta sabato1° marzo, il secondo ritiro per vivere meglio l’Anno giubilare, „Pellegrini di speranza“ di due Comunità. La giornata è iniziata con la Santa Messa concelebrata presso la chiesa St. Antoniuskirche di Pforzheim dai confratelli P. Arcangelo Biondo, P. Bonaventure Onwukwe e il Vicario P. Waldemar Massel. É stata ancora una volta una bella occasione di confronto, quella che ha permesso ai partecipanti delle due comunità italiane pastorali, quella della Mci di Pforzheim guidata dal padre Guanelliano Don Arcangelo Biondo e don Bonaventure Onwukwe e quella della Mci San Giuseppe di Karlsruhe guidata dal Vicario padre Salesiano don Waldemar Massel, di vivere il ritiro spirituale, alternato da momenti di preghiera, riflessione. Il momento conviviale proseguito presso la sala teatro della Gemeinde St. Antonius, è stato armoniosamente arricchito da musica, ottimo pasto, allegria e sana spensieratezza.
“Grazie a Dio, per questa bellissima giornata, piena di spirito santo e di tanti frutti di crescita insieme; nel secondo incontro con la Missione Cattolica Italiana di Pforzheim, abbiamo fatto questo giorno di ritiro per il cammino Pellegrinaggio di quest’anno Giubilare 2025 di “Pellegrini di speranza” a Roma e per la preparazione alla quaresima…” è stata l’espressione viva di Francesca Bonfante presidentessa Consiglio pastorale della Missione Cattolica Italiana San Giuseppe di Karlsruhe “…ho provato tante emozioni, con i lavori fatti insieme ad ogni gruppo, la Santa Messa con Gesù Cristo vivo in mezzo a noi e la Porta Santa, che ogni fratello e sorelle dovrebbe passare nel suo cammino. Pellegrinaggio su madre terra, per essere un Pellegrino di Speranza per il prossimo e che si deve prima convertire in corpo e anima e aprire la sua porta del cuore e fare dimorare ed entrare Gesù, che è unica Porta Santa e unica speranza. Grazie ancora a padre Arcangelo, padre Bonaventure e la nostra guida spirituale Don Waldemar. Che Dio ci benedica e la nostra cara Mammina celeste e San Giuseppe intercedano sempre per i suoi figli, camminando insieme con Gesù, nel cammino di Pellegrini di speranza.” “É stata una giornata di ritiro spirituale con tanta emozione…” ha aggiunto commossa Anna Maria Canfailla, coordinatrice delle feste e capogruppo della Diaconia- Santa Marta della Missione Cattolica Italiana San Giuseppe di Karlsruhe “…grazie a don Waldemar Massel e a tutta la nostra missione, come anche alla Missione Cattolica Italiana di Pforzheim.”

I ritiri spirituali sono mezzi di formazione ascetica, intesi a favorire la crescita nell’intimità con Dio durante intere giornate e a volte anche dalla durata variabile di più giorni, attraverso un pellegrinaggio realizzato in posti e luoghi, sia vicini, sia lontani e di particolare valenza spirituale. Il tutto avviene per promuovere la crescita, la condivisione e la socialità tra i partecipanti di una o più comunità che s’incontra. Gestito dall’accompagnatore spirituale, è guidato dallo staff interno della comunità del gruppo di volontari e di servizio. Un ritiro spirituale è un’esperienza immersiva che ha lo scopo di favorire l’introspezione, la crescita personale e il benessere ma non solo quello mentale. Il ritiro religioso o laico che sia, condivide alcune pratiche comuni, tra questi la Meditazione e mindfulness, preghiera e riflessione personale.
Una serie di eventi antecedenti vissuti tra le due comunità, Missione Cattolica Italiana San Giuseppe di Karlsruhe da un lato e la Missione Cattolica Italiana di Pforzheim dall’altra, ha portato molteplici stimoli con momenti forti di preghiera e riflessione personale e comunitaria. È stata per certo una bella occasione di confronto che ha permesso, a chi vi ha partecipato, di evidenziare alcune dinamiche presenti nelle nostre realtà. Con vari punti di forza e di fragilità, come ad esempio intensificare il cammino verso l’unità e di curare maggiormente l’accoglienza di chi s’incontra nella quotidianità, attraverso una testimonianza evangelica rivolta a tutti, credenti o meno che siano.
C’è bisogno di crescere e maturare come comunità che testimonia con la vita la scelta del Vangelo e non solo attraverso la partecipazione individuale alla Messa domenicale. Sono state quindi proposte alcune attività comuni tra le due comunità parrocchiali, la Missione Cattolica Italiana San Giuseppe di Karlsruhe e la Missione Cattolica Italiana di Pforzheim, come ad esempio la celebrazione liturgica, seguita da un incontro di formazione vissute insieme, per creare maggior conoscenza, partecipazione e in particolar modo fare significative esperienze, specie per chi sente il bisogno di incontrarsi per riflettere e pregare attorno alla Parola di Dio.

È bene sapere che è necessario curare in modo particolare, la testimonianza gioiosa del Vangelo, dal primo annuncio. È fondamentale promuovere percorsi formativi permanenti, di educazione alla fede, per tutte le fasce d’età. La disponibilità e la generosità di questi incontri che avvengono tra le diverse comunità italiane, come in questo caso, tra la Missione Cattolica Italiana San Giuseppe di Karlsruhe e la Missione Cattolica Italiana di Pforzheim e che si estende per certo in tutte le comunità italiane sparse nel mondo, sono elementi intrapresi necessari e che si fortificano solo stando insieme. Ben venga dunque elaborare Progetti Pastorali che tracciano un cammino durativo, fondamentalmente per il bene della società e della Chiesa, promuovendo un accompagnamento delle famiglie. In particolare, per quanto riguarda l’educazione dei figli e il superamento di problematiche relazionali di spiritualità e di fede e che valorizzi la scelta matrimoniale come vera vocazione e cammino di santità, come altrettanto, dare una particolare attenzione anche al mondo giovanile. Seguire ad esempio i cambiamenti e le dinamiche che avvengono nel loro mondo, mettendoci in ascolto delle loro istanze e sostenendoli nelle loro proposte e iniziative, affinché possano diventare protagonisti di queste comunità. Una comunità che, grazie a questi due testimonianze di due unità pastorali da anni esistenti nella città di Karlsruhe e quella di Pforzheim, si unisce e cerca di essere accogliente verso tutti e che s’impegna a testimoniare soprattutto il Vangelo nel mondo, rendendosi attenti ai suoi cambiamenti, per essere il più possibile incisivo nelle loro azioni pastorale.