“L’acqua è vita, l’acqua ci nutre. Non lasciare nessuno indietro”
Il 16 ottobre è stata la “Giornata mondiale dell’alimentazione”, un appuntamento nato per tutelare l’importanza del cibo (per tutti) e proteggere le risorse del pianeta.
La Giornata Mondiale dell’Alimentazione venne istituita nel 1979 per ricordare il giorno della fondazione della FAO, avvenuta proprio il 16 ottobre del 1945 a Québec. Oggi sono più di 150 Paesi che aderiscono all’organizzazione.
Il tema della Giornata del 2023 è l’importanza dell’acqua per la vita umana: lo slogan infatti è “Water is life, water is food” (l’acqua è vita, l’acqua è cibo) e si propone di mettere al centro della nostra attenzione l’acqua, che è la forza motrice che unisce tutta la natura.
L’acqua è essenziale per la vita sulla Terra. Copre la maggior parte della superficie terrestre, costituisce oltre il 50% del nostro corpo, produce il nostro cibo e sostiene i mezzi di sussistenza. Ma questa preziosa risorsa non è infinita e bisogna smettere di darla per scontata. Ciò che mangiamo e il modo in cui viene prodotto sono tutti fattori che influiscono sull’acqua.
Fin da piccoli ci dicono sempre che mantenere una dieta sana ed equilibrata è uno dei pilastri fondamentali per mantenersi in salute; ma ancora oggi, ben 3 miliardi di persone (quasi il 40% della popolazione mondiale) non dispone quotidianamente di cibo sano.
Per questo e tanti altri motivi da decenni la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, celebra la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”, un appuntamento sempre importante per ricordarci quanto sia fondamentale compiere scelte giuste a tavola, per proteggere le risorse del nostro pianeta e fare in modo che a tutti venga garantito il diritto di mangiare bene.
La Giornata Mondiale dell’Alimentazione (o World Food Day) si celebra ogni anno per raggiungere diversi obiettivi:
1. Combattere la fame nel mondo imposta dalla povertà
2. Garantire la sicurezza dei cibi (controlli di qualità, protezione della filiera produttiva ecc.…)
3. Ridurre sempre di più gli sprechi alimentari
4. Tutelare e promuovere un regime alimentare sano e sostenibile
Al momento della sua nascita la FAO doveva gestire le gravi carenze di cibo che per motivi perlopiù economici interessavano le popolazioni di certe aree del pianeta (il cosiddetto Terzo Mondo), oggi il discorso si è ampliato al concetto di sostenibilità.
Infatti, molti settori agricoli e industriali che da decenni stanno supportando il fabbisogno alimentare del pianeta sono ormai arrivati a consumare troppe risorse, arrecando un grande danno al pianeta sia in termini ambientali (emissioni di CO2 ecc…) che di distribuzione delle risorse stesse.
“C’è chi ha troppo e chi troppo poco!”
Secondo un recente rapporto delle Nazioni Unite, ogni anno vengono sprecate 931 milioni di tonnellate di cibo, il 17% del totale. Una parte dello spreco alimentare è direttamente collegato alle abitudini dei consumatori: si compra più cibo del necessario, e una parte finisce per ammuffire (nel caso di frutta e verdura) o a scadere (prodotti confezionati). In questo caso si tratta di cattive abitudini su cui è possibile intervenire.
A questo proposito ci viene in aiuto la FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), che in occasione della prima Giornata internazionale di consapevolezza sulla perdita e lo spreco alimentare, celebrata nel settembre del 2020, ha pubblicato una guida con 15 consigli per i consumatori:
1. Adotta una dieta più sana e sostenibile
La vita di molte persone è frenetica e preparare pasti nutrienti può essere una sfida, ma i piatti sani non devono essere per forza elaborati. Internet è pieno di ricette salutari e veloci che puoi condividere con la tua famiglia e gli amici.
2. Compra solo quello che ti serve
Pianifica i tuoi pasti. Fai una lista della spesa e seguila evitando gli acquisti impulsivi. Non solo sprecherai meno cibo, ma risparmierai anche denaro! Per ridurre lo spreco alimentare è importante comprare solo il cibo che serve, aiutandosi con una lista della spesa.
3. Scegli frutta e verdura “brutta”
Non giudicare il cibo dalle sue apparenze! Frutta e verdura con forme strane o ammaccate sono spesso gettate via perché non rispettano standard cosmetici arbitrari. Non preoccuparti, hanno lo stesso sapore! Usa la frutta matura per frullati, succhi e dolci.
4. Conserva il cibo con attenzione.
Sposta i prodotti più vecchi nella parte frontale della dispensa o del frigo e sistema quelli nuovi nella parte posteriore. Usa contenitori ermetici per conservare i cibi.
5. Comprendi l’etichetta del cibo.
C’è una grande differenza tra la dicitura “da consumare preferibilmente entro…” e “da consumare entro…”. Certe volte il cibo è ancora sicuro dopo il termine minimo di conservazione, mentre è la data di scadenza che dice quando non è più sicuro da mangiare. Controlla le etichette evidenziando gli ingredienti poco salutari come i grassi trans (poco diffusi nei prodotti venduti in Italia) e i conservanti ed evita cibi con troppi zuccheri e sale.
6. Compra porzioni più piccole
Per evitare di avanzare cibo e se al ristorante i piatti sono troppo abbondanti, condividili con altri commensali.
7. Conserva i tuoi avanzi
Se non mangi tutto quello che hai cucinato, congelalo o usa gli avanzi come ingredienti per un altro piatto.
8. Fai buon uso dei rifiuti alimentari
Invece di buttare via i tuoi scarti alimentari, cerca di fare un compost. In questo modo restituisci i nutrienti al suolo e riduci la tua impronta di carbonio. Compostare gli scarti alimentari contribuisce a restituire al suolo nutrienti utili a produrre altro cibo.
9. Rispetta il cibo
Entra in sintonia coni cibo imparando a conoscere il processo produttivo necessario per realizzarlo. Informati sulla produzione alimentare.
10. Supporta i produttori di cibo locali
Comprando frutta e verdura locale, supporti aziende agricole famigliari e piccoli produttori presenti nella tua comunità. In questo modo contribuisci a contrastare l’inquinamento, riducendo le distanze di consegna per camion e altri veicoli.
11. Rispetta la pesca
Mangia specie di pesci che sono più abbondanti, come sgombri e aringhe, piuttosto che quelle a maggior rischio di pesca eccessiva, come merluzzo e tonno. Compra pesce che è stato catturato o allevato in maniera sostenibile, e quelli con eco-label o con altri certificati.
12. Usa meno acqua
Non possiamo produrre cibo senza acqua! Ma è importante che gli agricoltori usino meno acqua per produrre cibo. Riducendo lo spreco alimentare indirettamente si riduce l’uso di risorse idriche che sono state usate per produrre cibo. Ci sono anche altri modi per diminuire il consumo di acqua: riparando le perdite o chiudendo il rubinetto quando si lavano i denti!
13. Mantieni puliti il suolo e l’acqua
Alcuni rifiuti domestici sono potenzialmente pericolosi e non dovrebbero essere gettati nel normale bidone della spazzatura. Oggetti come batterie, vernici, telefoni cellulari, medicine, sostanze chimiche, fertilizzanti, pneumatici, cartucce per stampante e così via possono penetrare nei terreni e nelle acque, danneggiando le risorse naturali che producono il cibo.
14. Mangia più legumi e verdure
Una volta alla settimana, cerca di mangiare un pasto a base di legumi o cereali “antichi” come la quinoa.
15. Condividere è prendersi cura
Dona il cibo che altrimenti sarebbe sprecato. Per esempio, ci sono App che possono connettere i vicini tra loro e con esercizi commerciali locali per condividere il cibo in eccesso, invece di gettarlo via.