Come tutti sappiamo, in caso di malattia, il lavoratore ha il diritto di assentarsi dal posto di lavoro e può godere di un trattamento economico adeguato, stabilito dalla legge. Durante le prime sei settimane di malattia, se lavora da più di quattro settimane presso la medesima azienda, otterrà il salario regolare. Dopo questo periodo, invece, al dipendente spetta un’indennità di malattia a carico della cassa sanitaria ridotta del 30 per cento rispetto al salario lordo (ted.: Krankengeld).
In caso di contratto a tempo determinato o indeterminato, per ottenere il trattamento economico sostitutivo, il lavoratore necessita di un certificato di malattia, che viene emesso dal medico curante.
Ma cosa succede se il lavoratore si ammala proprio durante le meritate vacanze?
Il periodo di ferie e il diritto al riposo sono sacrosanti. Vale a dire: il lavoratore può andare dal medico e presentare al datore di lavoro il certificato medico che conferma la sua malattia. In questo caso il lavoratore non perde il diritto alle ferie retribuite. Se il dipendente si trova all’estero – ad esempio in Italia – il certificato medico dev’essere tradotto. Inoltre, il lavoratore deve informare il datore di lavoro dell’inabilità di lavorare, della probabile durata del periodo di malattia e del suo attuale indirizzo all’estero “nel modo più repentino possibile” ai sensi dell’articolo 5 EFZG.
Inoltre, i dipendenti con assicurazione sanitaria obbligatoria (ted.: gesetzliche Krankenversicherung) devono informare la propria cassa sanitaria dell’inabilità al lavoro e della sua probabile durata “immediatamente”. Purtroppo tutto questo non vale, se ad ammalarsi non è il lavoratore ma ad esempio suo figlio, anche se le vacanze sono state interrotte. Si tratta di una situazione per la quale il diritto del lavoro non prevede una norma a favore del lavoratore, per cui la malattia di un figlio è irrilevante.
Ma a partire da quanti giorni il datore di lavoro può chiedere al dipendente di consegnare un certificato medico?
Secondo sentenza della Corte federale del lavoro, il datore di lavoro ha il diritto già a partire dal primo giorno di assenza di farsi attestare tramite consegna di un certificato medico la malattia del dipendente. Inoltre, i giudici del Bundesarbeitsgericht hanno precisato, che il datore di lavoro non deve motivare la sua richiesta. Vale a dire: anche se il datore di lavoro non ha nessun motivo di dubitare riguardo lo stato di salute del suo dipendente, può avvalersi di questo diritto.
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