Foto di © Jamie Hines su Pixabay

Importanza dell’amicizia e caratteristiche

L’amicizia svolge un ruolo cruciale per il benessere psicologico dell’essere umano, in quanto fornisce un contesto sicuro per esprimere le proprie emozioni e i propri pensieri e soddisfa i bisogni fondamentali di connessione sociale, accettazione e appartenenza.

Ci sono moltissime tipologie di amicizia: di lunga data, di brevi periodi, profonde, superficiali, per convenienza… ed esistono moltissime altre sfumature che possono connotare il tipo di rapporto amichevole tra due persone.

Al di là delle distinzioni, ogni amicizia è unica, poiché è costruita in base a una relazione interpersonale tra due individui altrettanto unici.

Nelle amicizie salutari, fiducia reciproca, affetto, sincerità e complicità rappresentano i pilastri.

Un amico può diventare un vero e proprio compagno di vita. L’intimità emotiva che si instaura in una relazione con un amico offre una preziosa risorsa di supporto e comprensione, soprattutto per i momenti di crisi e di stress, riducendo il senso di solitudine e promuovendo l’autenticità e l’autostima.

Un amico può anche fungere da “specchio emotivo”, aiutandoci a riflettere su ciò che ci succede e convalidando le nostre esperienze.

Inoltre, un legame sicuro e affidabile con un amico può contribuire allo sviluppo di abilità sociali cruciali e di qualità personali come l’empatia e la capacità di risolvere i conflitti in modo costruttivo.

Cos’è una falsa amicizia?

Purtroppo, a volte ci si imbatte in delle persone che si mostrano amiche ma in realtà non lo sono, poiché nascondono degli interessi egoistici, opportunisti e manipolatori. In questi casi, si parla di falsa amicizia, cioè una relazione superficiale che manca di autenticità, interesse, e reciprocità genuina.

Le false amicizie spesso sono motivate da un interesse personale piuttosto che da un vero legame emotivo. Possono esserci addirittura dei tentativi di manipolazione, con l’uso di comportamenti finalizzati a sfruttare, controllare o influenzare l’altro, per ottenere un vantaggio personale.

Le false amicizie possono comportare comportamenti davvero tossici come l’abuso emotivo, la critica costante o il sabotaggio degli obiettivi personali, risultando potenzialmente molto dannose per il benessere emotivo o psicologico di una persona.

Insomma, non vi è sincerità né supporto genuino, cose che ci aspetteremmo in una vera amicizia.

Perché le persone sono false?

Nessuno nasce falso, cattivo o manipolatore.

Secondo gli esperti, lo sviluppo della personalità di una persona è influenzato dalla genetica e ancor di più dall’ambiente. Lo psicoanalista e inglese Donald Winnicott ha creato un’interessante teoria sul “Falso Sé”.

Il falso sé sarebbe una struttura di personalità alternativa che una persona svilupperebbe come risorsa per farsi accettare da chi gli sta intorno. Infatti, usando il falso sé, si modifica il proprio comportamento allontanandosi dalla propria autenticità solo per piacere agli altri.

Questo fenomeno si verifica soprattutto quando i genitori non accettano il loro figlio per chi è veramente, facendolo sentire costretto a adattarsi alle loro aspettative per mantenere il loro affetto.

Dietro un falso amico potrebbe esserci un meccanismo psicologico simile che ha influenzato la sua personalità.

Inoltre, in determinate famiglie o contesti sociali, viene considerato positivo essere astuti nel manipolare le regole e gli altri allo scopo di ottenere ciò che si desidera e spesso viene valorizzato il cinismo, utile per il successo e il prestigio individuale, a discapito dei legami affettivi genuini.

Una tale mancanza dei valori come la sincerità e la spontaneità potrebbe spingere una persona a comportarsi in maniera non autentica e ad assumere il ruolo di “falso amico”.

Tipologia di false amicizie

Possiamo distinguere diversi tipi di false amicizie. Ecco le principali:

• Amicizie opportunistiche: si basano sull’interesse personale di uno dei due individui. Un esempio è quando una persona si avvicina ad un’altra per ottenere un favore o per accrescere il suo status sociale, senza alcun interesse per il benessere dell’altro.

• Amicizie tossiche: in queste relazioni, il falso amico esercita un’influenza negativa sull’altro, o entrambi lo fanno reciprocamente, utilizzando comportamenti manipolativi, facendo critiche costanti, abusi emotivi o scenate di gelosia, che possono minare l’autostima e il benessere personale dei coinvolti.

• Amicizie competitive: sono caratterizzate da una costante competizione tra i due, aperta o camuffata, dall’assenza di supporto reciproco e dall’invidia, soprattutto negli aspetti riguardanti il raggiungimento di obiettivi e successi personali.

• Amicizie superficiali: si caratterizzano per la mancanza di profondità emotiva e condivisione sincera, per esempio quando non vengono dette delle informazioni rilevanti al contesto o quando non c’è disponibilità per offrire supporto emotivo.

• Amicizie temporanee: si formano su basi circostanziali o superficiali, come ad esempio essere compagni di scuola o colleghi di lavoro. Non si tratta di relazioni necessariamente dannose, ma sicuramente non di vere amicizie, dato che una volta che la situazione che ha dato origine all’amicizia cambia o finisce, il rapporto si dissolve, mostrando un’assenza di connessione tra le persone coinvolte.

Campanelli d’allarme che ci fanno capire di essere di fronte ad un’amicizia falsa

Esistono diversi campanelli d’allarme che possono segnalare dei comportamenti falsi, permettendoci di capire che la persona che ci troviamo di fronte non è totalmente sincera.

Se pensi di potere avere a che fare con un falso amico, ecco gli elementi da ricercare per confermarlo:

• Non si preoccupa di te e quando hai bisogno cerca delle scuse per non esserci. È una persona opportunista e concentrata solo su sé stessa e, sebbene possa essere presente quando lui/lei stesso/a ha bisogno, tende a sparire quando mostri delle debolezze o chiedi aiuto. Infatti, non si fa mai sentire, a meno che non necessiti qualcosa che tu puoi dargli.

• È egocentrico/a. Pensa che tutto il mondo ruoti attorno a lui/lei. Non riesce ad ascoltare né a creare una connessione empatica. Inoltre, ama farsi desiderare, ricercando costantemente attenzioni per soddisfare il proprio ego.

• Ti mette in imbarazzo. Usa l’ironia e gli scherzi in modo pesante, sia in modo sottile, per esempio facendo complimenti ambigui, sia umiliandoti apertamente, mettendoti in ridicolo o deridendoti davanti agli altri, senza mai chiedere scusa anche se vede che ti ha ferito.

• È invidioso e critica sempre. Cerca di nascondere la sua invidia, ma non ti aiuta a conquistare i tuoi traguardi e cerca persino di boicottare la tua felicità, sentendosi in costante competizione con te. Mette in dubbio ogni tuo comportamento, idea o scelta e ti critica per tutto, con un atteggiamento sempre giudicante e mai costruttivo, e non si mostra mai felice per te, cercando di sminuire la tua autostima.

• Non mantiene i segreti e ti mette gli altri contro. Rivela le tue confidenze agli altri e le divulga senza scrupoli, per spettegolare o creare litigi di proposito.

• Mostra aggressività. Può essere aggressivo/a in modo esplicito o assumere un atteggiamento passivo-aggressivo, facendoti sentire male in tutti i modi ma senza dire chiaramente cosa è che lo infastidisce.

• Ti risucchia tutte le energie e ti contagia con la sua energia. Prende per sé tutto lo spazio e il tempo, senza preoccuparsi della tua capacità di ascolto e delle tue necessità. Se è di mal umore, lo trasmette anche a te. Inoltre, esercita pressioni per ogni cosa (per esempio, convincendoti in tutti i modi a fare, dire o pensare qualcosa) al punto di lasciarti sfinito/a ogni volta che passate del tempo insieme.

• Fa il/la melodrammatico/a. È come una spirale negativa che risucchia tutto e tutti. Trasforma ogni cosa in un dramma, come se volesse sempre vivere in una bolla di negatività e portarvici dentro chiunque gli sia intorno.

• Sorride e fa il/la sarcastico/a. Con il suo sorriso forzato e disonesto stampato in faccia, cerca di compiacere gli altri usando l’espressione non verbale come una strategia adattativa. Usa il sarcasmo e il cinismo con ironia, ma mai verso sé stesso/a e sempre per sminuire gli altri.

• Non è coerente. Non ha dei valori reali a cui attenersi e manca di coerenza, passando velocemente da un contesto all’altro e da un’opinione all’altra, cercando di mostrarsi capace in tutto e sempre presente, ma senza mai dedicarsi pienamente ad alcuna causa o progetto.

• È superficiale, materialista e non impara dai suoi errori. Si preoccupa solo di collezionare oggetti, successi o conoscenze, per mostrare agli altri il suo valore. Bada solo all’apparenza e non gli interessa migliorarsi come persona. Spesso, prova rancore e si concentra sulla vendetta o sul senso di orgoglio superiorità, per dimostrare che gli altri sono inferiori e falliti mentre lui/lei è perfetto/a. Mancando di umiltà, non impara mai dai suoi errori, che sono sempre attribuiti alla “colpa di qualcuno”.

Tutti questi campanelli di allarme rivelano una persona con delle insicurezze profonde, che preferisce non avere a che fare con le proprie debolezze. Si tratta di comportamenti tipici di persone con tratti di personalità narcisistici o con disturbo di personalità narcisistico.

È sicuramente meglio stare alla larga da una persona con queste caratteristiche, visto che, con moltissime tecniche, come il ricatto emotivo o la critica costante, tratterà sempre di raggirarti per ottenere dei vantaggi personali.

Come scoprire se chi ci è vicino è davvero nostro amico e consigli

Riconoscere e allontanarsi da false amicizie può essere difficile ma è davvero importante per il proprio benessere emotivo. Infatti, saper identificare la tossicità di un’amicizia è la migliore arma di difesa contro i tentativi di manipolazione e i potenziali danni psicologici.

Un amico autentico è spontaneo, genuino e sincero. Una persona falsa cerca sempre di ottenere qualcosa, è bugiarda, egocentrica e non offre un supporto sincero. Alcuni possono essere bravi a fingere, adottando la maschera del buon amico e usando strategie manipolative subdole.

Se hai dei dubbi sul fatto che una persona che ti sta vicino sia davvero un amico, ricerca in lui/lei i campanelli d’allarme elencati nel paragrafo precedente. Ti ha dimostrato un sostegno sincero nei momenti di bisogno? Ha mai agito in maniera non rispettosa? Capita che ti faccia sentire male o giudicato per i tuoi comportamenti o scelte? Qualcosa ti dice che ha dei secondi fini personali? Ascolta il tuo istinto e abbi fiducia in te stesso/a.

Gestire una persona falsa non è facile. Se credi di avere a che fare con una persona di questo tipo, cerca di rimanere lucido e distaccato. Non fidarti e non cadere nella sua rete di bugie. Ascolta te stesso/a e metti al primo posto i tuoi bisogni. A poco a poco, cerca delle nuove attività da fare senza quella persona e lascia indietro quell’amicizia. Abbandonare le amicizie false è sempre la strategia migliore per la propria salute mentale.

Se ti senti intrappolato in una situazione con un falso amico da cui non riesci a uscire, o non riesci a capire se una persona che ti sta accanto ti sta manipolando o no, non esitare a cercare un supporto professionale con uno psicologo, che potrà aiutarti a fare chiarezza sulla situazione, a mettere in primo piano i tuoi bisogni più profondi e, se il caso, ad affrontare al meglio la fine di questa “amicizia”.