MONACO – Le Corone del Consolato Generale d’Italia e dell’Istituto del Nastro Azzurro
Lo scorso 4 novembre, nel 1° centenario della fine della grande guerra, è stata celebrata la Festa dell’Unità Nazionale e la giornata delle Forze Armate nel Cimitero Militare Italiano d’Onore, nel Waldfriedhof di Monaco di Baviera. Numerose le delegazioni intervenute, a cominciare da quelle delle Forze Armate di stanza in Baviera, delle associazioni d’arma italiane e dell’Istituto del Nastro Azzurro, che hanno aderito all’invito del Console Generale d’Italia in Baviera, Dr. Renato Cianfarani. Gli intervenuti si sono disposti a cerchio all’entrata della Aussegnungshalle per ascoltare il discorso del Console Generale Cianfarani e del Presidente del Comites Norimberga, signor L. Albanese.
Nel suo significativo intervento il diplomatico, dopo aver salutato e ringraziato le autorità, i delegati delle Forze Armate, gli enti, le associazioni per il lavoro da loro svolto per il bene della collettività, nonché i connazionali intervenuti, ha ricordato lo storico ruolo delle Forze Armate a difesa della libertà e dell’unità nazionale e il loro attuale impegno per il mantenimento della pace in diversi scenari nel mondo, così come i militari caduti in guerra, specie in una giornata in cui si celebra anche la fine della 1° guerra mondiale. Il presidente del Comites, Albanese ha ricordato l’importanza di questo centenario della vittoria, ma anche il sacrificio di tutti i caduti ed il forte legame del popolo italiano con le sue Forze Armate. Subito dopo le varie delegazioni, e tutti i convenuti, si sono avviati verso il Cippo, eretto nel settore del Cimitero Militare Italiano d’Onore a ricordo dei nostri caduti, per deporvi le corone del Consolato Generale d’Italia in Baviera e dell’Istituto del Nastro Azzurro.
Quindi c’è stato il momento della suggestiva esecuzione del silenzio, seguita sull’attenti dai militari presenti. Infine gli intervenuti hanno ripreso la strada verso casa anche in località piuttosto distanti, con l’augurio e la ferma volontà di ritrovarsi in questo luogo della memoria vivi e vegeti anche l’anno venturo.