Ad un anno dalla consegna dell’onoreficenza di ufficiale della Stella d’Italia, il Comites di Norimberga propone al Corriere l’articolo apparso sul Coburger Tageblatt tradotto in italiano dal sig. Vero Venturi
Dal quotidiano „Coburger Tageblatt“, edizione del 30 giugno 2016.
A volte vengono conferiti dei titoli onorifici per i quali i non addetti ai lavori si pongono la domanda per quali meriti sia stata attribuita l’onorificenza. Nettamente diversa si è invece presentata la situazione lo scorso martedì (28 giugno 2016) a Neustadt. Enzo Albanese è stato insignito di un ordine della Repubblica Italiana, a riconoscimento del suo impegno, estremamente alto e perdurante da decenni, a favore dei suoi connazionali italiani. In maniera solenne gli è stato conferito il titolo di “Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia” da parte del Console Generale d’Italia in Monaco di Baviera, Renato Cianfarani. Il commento, calzante, del Consigliere comunale Heinrich Luthardt (SPD) è stato: “Enzo se l’è davvero meritato”.
L’onorificenza, istituita il 31 marzo 1951 ad opera dell’allora Presidente della Repubblica italiana Luigi Einaudi, prevede cinque ranghi di benemerenza e viene assegnata a persone che abbiano acquisito particolari meriti nell’interesse della nazione italiana. Enzo Albanese era stato, in effetti, preavvisato che gli avrebbero conferito un’alta onorificenza, ma per la verità si attendeva di venir insignito del titolo di “Cavaliere”. Che invece gli fosse stata riconosciuta l’onorificenza di grado superiore (quella di Ufficiale), ha davvero sorpreso il nostro concittadino di Neustadt con le radici italiane. Per il Console Generale Cianfarani è stato un grande onore poter conferire l’alto riconoscimento a qualcuno che, come Enzo Albanese, aveva già avuto opportunità di conoscere da vicino per le sue qualità positive ed il suo fortissimo impegno sociale già nel tempo in cui egli era stato Console a Norimberga.
Per il Borgomastro della municipalità di Neustadt, Frank Rebhan (SPD), è stato motivo di forte onore poter ospitare la cerimonia di attribuzione di un’onorificenza che esula davvero dal quotidiano. Particolare motivo di orgoglio è stato per lui che Enzo Albanese, quando il Console Generale d’Italia gli chiese dove fosse suo desiderio ricevere l’onorificenza, abbia espresso immediatamente che avrebbe gradito che il conferimento avvenisse a Neustadt, sua città adottiva. Proprio grazie a tale scelta il Console Generale ha potuto cogliere la piacevole opportunità di venire per la prima volta a far visita alla “città delle bambole”. “E così un po’ di onore ricade anche su Neustadt” come ha rilevato, di buon grado, il Borgomastro.
Anche lui ha sottolineato che Enzo Albanese s’impegna da decenni, in maniera eccellente ed ammirevole, in difesa degl’interessi del suo prossimo. Il Municipio, come ha ricordato Rebhan, ha riconosciuto i suoi meriti già nel 2011, anno in cui ad Enzo Albanese venne assegnata la medaglia d’oro della città di Neustadt. Il neo insignito dell’onorificenza, che aveva premesso di non essere persona di particolare eloquenza, ha rivolto parole di ringraziamento risultate tanto più cordiali, sincere e dense di commozione. Una cosa ci ha tenuto a sottoli-nearla chiaramente: “Non sarei riuscito a poter fare tanto se al mio fianco non avessi avuto mia moglie”. Dello stesso parere è stato anche Frank Rebhan, che ha ringraziato Gisela Albanese del valido supporto, porgendole un mazzo di fiori, fra gli applausi dei presenti