Il prestigioso premio Elisabeth Norgall dell’International Women’s Club di Frankfurt attribuito quest’anno alla giovane imprenditrice italiana Anna Fiscale
Un ponte fra le culture: questa l’idea alla base del progetto visionario della tedesca Elisabeth Norgall, maturato nel 1946 a Francoforte, negli anni difficili del dopoguerra. Elisabeth Norgall, lavorando all’epoca come interprete per le forze armate statunitensi, si rende conto che, ai fine di una pacifica ricostruzione tedesca ed europea dopo gli orrori della guerra, è necessario un avvicinamento anche fra le donne tedesche e americane. Incoraggia così un percorso di reciproca conoscenza per abbattere infondati pregiudizi e discutere di problematiche comuni. Da questo club, inizialmente binazionale, sarebbe nato poi l’International Women’s Club di Francoforte, un’associazione femminile che conta attualmente più di 500 donne provenienti da 50 paesi. Sin dalle sue origini esso ha voluto essere un’associazione senza scopo di lucro all’interno della quale ogni donna, indipendentemente da religione, colore della pelle, nazionalità o professione abbia la possibilità d’impegnarsi attivamente per realizzare gli scopi dell’associazione, precisamente, favorire la conoscenza reciproca e l’amicizia tra le socie di tutte le nazionalità attraverso attività culturali, ricreative e d’impegno sociale con particolare attenzione al mondo femminile. Per tradizione l’associazione è molto presente in ambito sociale. Una delle sue attività principali qui sul territorio è l’opera di volontariato svolta nei centri per anziani di Kronthal e Hohenwald e anche della Mosaikschule di Francoforte, una scuola speciale per bambini diversamente abili. Il momento culminante della vita associativa è comunque rappresentato dal conferimento del Premio Elisabeth Norgall, istituito nel 1978 e così chiamato in onore della fondatrice. Il premio viene attribuito ogni anno, alternativamente, ad una donna tedesca o ad una straniera che si sia impegnata e contraddistinta nel promuovere e sostenere gli interessi della donna e per risolvere problematiche legate alla realtà femminile, attraverso la propria attività professionale e/o il proprio impegno sociale.
L’attuale vicepresidente è Laura Melara-Dürbeck, il cui compito è stato proprio quello di individuare una candidata straniera idonea sulla base di quanto contemplato dallo statuto dell’associazione. Si è imposta una candidata italiana, la giovane imprenditrice Anna Fiscale di Verona, fondatrice e presidente di Progetto QUID, un’impresa sociale che impiega principalmente manodopera femminile con fragilità di vario tipo (invalidità, vittime di tratta della prostituzione, ex detenute, migranti) e produce una nuova linea di abbigliamento, riutilizzando gli scarti dei tessuti delle imprese tessili italiane che altrimenti sarebbero destinati al macero. Oltre ad aver ricevuto molti riconoscimenti a livello europeo, Anna Fiscale ha ricevuto a dicembre 2020, da parte del Presidente Mattarella, quello dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. La filosofia del progetto: dare a tutti una seconda opportunità e fare della propria debolezza, il punto di forza per creare qualcosa di nuovo, di bello e di diverso. “Abbiamo una missione sociale, che è quella di fare inserire nel mondo del lavoro persone con fragilità, in particolare donne”. Il progetto Quid occupa dipendenti di 16 nazionalità diverse, di cui il 90% sono donne. “Il principio dell’azienda è quello di creare bellezza però con un valore aggiunto, (il cosiddetto QUID), quel qualcosa in più espresso dalla parola latina che sta ad indicare proprio il valore etico da un lato e il valore ambientale dall’altro”, insomma un nuovo brand di moda etica e sostenibile made in Italy!
Nel numero di aprile seguirà un’intervista con Anna Fiscale