Tutti i giornali hanno riportato la terribile tragedia avvenuta a Esslingen, vicino Stoccarda, dove un incidente stradale ha spezzato la vita di Antonella, una donna e mamma della comunità italiana, e dei suoi due figli piccoli. La mamma di Antonella, la signora Ribisi, ha condiviso il suo dolore e alcuni ricordi preziosi della figlia e dei nipoti, raccontando chi erano e cosa rappresentavano per lei e per chi li conosceva.
Mercoledì 22 ottobre, intorno alle ore 17, un drammatico incidente ha sconvolto la comunità di Esslingen, nei pressi di Stoccarda.
Un SUV Audi è improvvisamente uscito di strada lungo la Weilstraße, travolgendo una madre di 39 anni e i suoi due figli, di tre e sei anni, che stavano camminando sul marciapiede. Purtroppo, tutti e tre hanno perso la vita sul luogo dell’incidente a causa delle gravissime ferite riportate.
Secondo le autorità, il conducente del veicolo, un uomo di 54 anni, viaggiava in direzione del ponte Hans-Martin-Schleyer quando, per ragioni ancora sconosciute, ha perso il controllo del mezzo. Dopo aver superato il cordolo del marciapiede, il SUV ha colpito violentemente la donna e i due bambini.
La tragedia ha lasciato un vuoto immenso nella comunità di Esslingen. Tra chi piange le vittime c’è la madre di Antonella, la donna rimasta uccisa insieme ai suoi due figli, Alessio e Gabriel.
“Antonella… Da dove cominciare? Sin da quando è nata non mi ha mai dato problemi. Da bambina e da ragazzina è sempre stata serena, mai una ribellione, mai una preoccupazione. Io, però, avevo sempre paura di perderla e per questo ero come un carabiniere, sempre pronta a proteggerla e a consigliarla. Nonostante le mie paure, lei è sempre stata al suo posto”.
“Era una donna incredibile, lavorava tanto e si è sempre guadagnata tutto da sola. Quando sono arrivati i bambini, è stata ancora più straordinaria. Ricordo quando ha avuto il secondo figlio e le chiedevo come facesse a gestire tutto: mi rispondeva “Lo metto a dormire e continuo a lavorare al computer”. Li amava tantissimo, erano tutto per lei. Tutti sapevamo quanto ci teneva, ai suoi bambini e a noi. Era una donna e una mamma speciale”.
La mamma di Antonella racconta di un dolore insopportabile: “Forse riesco a gestire l’ora, il momento, ma è davvero difficile. Mi sento sopraffatta. I miei familiari mi stanno vicino, mio figlio e i miei nipoti mi aiutano, ma è un momento troppo doloroso. È come se mi avessero strappato un pezzo di cuore. Tante persone mi stanno sostenendo. Amici, conoscenti e anche chi non conoscevo è venuto a casa mia per darmi conforto. C’è chi mi chiama, chi passa a trovarmi… È incredibile quanta solidarietà ho ricevuto. Durante la fiaccolata, c’era così tanta gente che non conoscevo e mi sono chiesta ma da dove spuntano tutte queste persone? Questo mi fa capire quanto mia figlia e i miei nipoti fossero amati”.
La signora Ribisi esprime profonda gratitudine a chi le è stato vicino: “Vorrei ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini, incluso don Gregorio, Delegato delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania. Non mi aspettavo che mi chiamasse, ma lo ha fatto. Durante la funzione ha tenuto un’omelia che ci ha lasciati senza parole, così toccante. Don Gregorio conosceva Antonella sin da ragazzina e l’ha anche sposata. Voglio ringraziare anche le amiche di Antonella e i compagni di scuola di Alessio e Gabriel, che hanno portato peluche e bigliettini al cimitero. Non mi aspettavo nulla di tutto questo, ma è stato un gesto bellissimo”.
Questo tragico evento ha scosso profondamente la città di Esslingen, ma ha anche mostrato quanto il dolore possa unire le persone. La solidarietà che ha ricevuto la famiglia delle vittime è un segno di speranza, anche in un momento così buio.
Le indagini sull’incidente continuano, ma una cosa è certa: Antonella, Alessio e Gabriel resteranno per sempre nei cuori di chi li ha conosciuti e amati.