Venerdì 23 aprile alle ore 18,00, su invito del Coordinatore Tommaso Conte, si è riunito l’Intercomites Germania sulla piattaforma Zoom perché attualmente in Germania sono vietati gli assembramenti. Questo organismo è composto dai Presidenti Comites e dai Membri del Cgie.
Ad inizio della riunione si è tenuto un minuto di silenzio per ricordare il compianto Presidente del Comites di Friburgo Cav. Michele Di Leo.
Tra i temi discussi, in primo luogo è stato trattato quello dei servizi consolari ed è emerso che ancora una volta la grave difficoltà e l’enorme affanno della rete consolare in Germania, specie per i grandi Consolati, nel soddisfare la richiesta di “Servizi” da parte dei nostri connazionali. Ci sono Consolati dove per fare richiesta della Carta di Identità Elettronica, occorre oggi aspettare ben 8 mesi. È vero che il personale è insufficiente, riteniamo però che ci siano Consolati, dove il personale non sia gestito al meglio. Sottolineiamo anche con grande soddisfazione, che c’è una nota estremamente positiva; per la fine di giugno, verrà presentata la “Guida ai Servizi Consolari in Germania”. Questa è una nostra grande conquista di cui siamo molto orgogliosi, perchè finalmente in Germania, per un medesimo servizio consolare, la prassi sarà la stessa indipendentemente dal Consolato cui ci si rivolge. Grande preoccupazione hanno espresso poi i presenti, per le prossime elezioni Comites annunciate per il 3 dicembre. In primis, perché ancora si aspetta la riforma tanto auspicata in materia e poi anche per il fatto che in piena pandemia, con poche risorse e con le modalità di voto delle ultime elezioni, si rischierebbe la stessa sopravvivenza di questi organismi. Vene ricordato che le proposte presentate dal Cgie giacciono da tempo presso le autorità competenti, ma nessuno ha sentito il bisogno, fino ad oggi, di prenderle in considerazione. Lo stesso Segretario Generale Michele Schiavone, presente nella parte finale ai lavori, ha condiviso le preoccupazioni dell’Intercomites. Le perplessità dei presenti sono avallate dal fatto che da più di un anno tutto è chiuso, ovunque si raccomanda di diminuire i rapporti interpersonali, per evitare i contagi da Covid-19, le sedi delle associazioni sono chiuse, i riti religiosi sono possibili solo con molta cautela e non si prevede assolutamente un cambiamento di rotta nel futuro prossimo. Mobilitare gli italiani in tutto il mondo per eleggere i Comites in queste condizioni, con regole e con compiti che dovrebbero essere modificati, così come richiesto dal CGIE, sembra essere più un atto d’ufficio che non una programmazione seria per eleggere i rappresentanti degli italiani all’estero.
Si è parlato poi dell’Intervento scolastico all’estero e facendo presente che a differenza di altri Paesi i nostri Enti promotori, hanno presentato i loro “Progetti”, e si auspica che ricevano i contributi nei tempi dovuti.
È stato sottolineato infine, che la nuova Circolare 3, che regola l’intervento scolastico-culturale all’estero, ha ignorato il parere obbligatorio che deve essere dato dai Comites. Qualcuno al Maeci con una Circolare, ha deciso di abolire una Legge, quella dei Comites; d’altronde anche il parere obbligatorio che doveva essere richiesto al CGIE (sempre per Legge), prima di emanare questa Circolare, molto confusa, approssimativa, imprecisa, incompleta, pasticciona e calata dall’alto, non è stato richiesto.