Nella foto: Pasquale Marino. Foto di ©WDR

Il direttore della Saarländische Rundfunk, Intendant Martin Grasmück: “Sono fiero dell’amicizia con Pasquale Marino”

È dal 1984 al microfono della “Mezz’Ora Italiana” il programma radiofonico settimanale della Saarländische Rundfunk. Quarant’anni di attività radiofonica che lo hanno portato allo status di “Kult-Moderator”.

Pasquale Marino, ma tu non lavoravi al Consolato d’Italia prima a Saarbrücken poi a Francoforte e poi di nuovo a Saarbrücken?

Sì. Sono stato in servizio per trentanove anni ed ho condotto il programma radiofonico su incarico del consolato sin dai tempi in cui la “Mezz’Ora Italiana” era concepita come una “radio di servizio” per la diffusione di temi consolari e per una comunità ancora definita di “Gastarbeiter”, di lavoratori immigrati.

E ora? Tu non sei più in servizio consolare ma la radio continua?

Effettivamente, dopo il mio pensionamento, la Saarländische Rundfunk mi ha offerto di continuare a collaborare alle loro dipendenze. Ovviamente il mio legame con il Consolato, per cui ho lavorato per decenni, resta molto forte e ogni volta che devo diramare notizie “consolari” lo faccio molto volentieri, ricordandomi con gratitudine della grande opportunità che svariati consoli hanno rinnovato nel passato, riponendo in me fiducia e riconoscimento.

Vogliamo ricostruire le tappe di questo storico programma che è la trasmissione più longeva dell’intero palinsesto ARD (il Primo Canale nazionale tedesco) ad eccezione della cronaca sportiva?

La “Mezz’Ora Italiana” nasce nel 1961 in virtù di un accordo tra Consolato e Saarländischer Rundfunk ed è la prima trasmissione radiofonica in lingua italiana mandata in onda in Germania. Eravamo in piena era di emigrazione di massa e lo scopo era quello di diramare notizie in lingua madre per una migliore integrazione nel tessuto sociale e per la migliore offerta dei servizi consolari. Non mancavano gli annunci delle manifestazioni e, qualcuno lo ricorda ancora, la “Rubrica degli Auguri”. Una formula vincente per circa due decenni ma quando il programma mi fu affidato nel 1984 dal Console Giancarlo Valentini, eravamo tutti d’accordo che era necessaria una buona spolverata. E così cominciai ad uscire con il registratore, ad invitare in studio gli artisti italiani di passaggio e poi, come d’incanto, un crescente interesse da parte tedesca quando i nostri connazionali diventarono anche elettori con il diritto di voto attivo e passivo alle elezioni amministrative locali. Poi il boom fine anni Ottanta fino agli anni Novanta. L’Italia diventa ambita in Germania e non solo come meta di vacanze estive. Lo stile italiano conquista la Germania nella moda, nella musica, nella letteratura. La “Mezz’Ora italiana” diventa un apprezzato canale per diffondere questo stile amato dai tedeschi. I corsi di italiano sono affollati dai tedeschi che vedono la nostra lingua come la lingua madre della cultura europea. Questo filone è durato per gli ultimi decenni ma la “museruola” del consolato si faceva sempre sentire. Mai un accenno all’attualità politica, maniacale equidistanza tra i partiti politici anche in epoca di elezioni all’estero, nessuno sguardo alla cronaca e alla criminalità organizzata. Quando assassinavano Falcone e Borsellino alla radio del Consolato si parlava della fiera del libro a Francoforte.

E ora?

E ora basta. Ho ringraziato il Consolato con una sincera stretta di mano ma anche felice di essermi liberato da un abbraccio soffocante. Ora ho la massima libertà redazionale e in un anno di attività abbiamo mandato in onda una serie di servizi e interviste anche critici. I protagonisti del nostro programma sono tutti quelli che dell’italianità hanno fatto una bandiera, quelli che verso l’Italia hanno uno sguardo critico ma costruttivo insieme con gli amici tedeschi in una trasmissione totalmente bilingue.

Ospiti?

Molti artisti, musicisti, attori, autori, ma non solo. Sono passati in questi ultimi mesi ai nostri microfoni diversi operatori culturali italiani importanti, tra cui il Prof. Claudio Cicotti dell’università del Lussemburgo, il Prof. Elton Prifti che è il Direttore del LEI – Lessico Etimologico Italiano-, Alessandro Bellardita autore e profondo conoscitore della Germania da un’angolatura italiana, il Console Generale Massimo Darchini e prossimamente, almeno spero, Licia Linardi che ringrazio per l’attenzione e per la diffusione che offre al nostro Programma sulle pagine del Corriere d’Italia, dove sono sempre ben accolto con qualche mio articolo.

Proponiamo in calce il link del telegiornale regionale “Aktueller Bericht” con un servizio dal 25mo minuto sulle attività di Pasquale Marino: https://www.ardmediathek.de/video/aktueller-bericht/aktueller-bericht-21-10-2024/sr/