Riapre Pinocchio, asilo italo-tedesco a Francoforte, in una nuova struttura
Non tutti gli italiani arrivati da poco sanno che una città importante come Francoforte non ha un proprio vescovo, ma appartiene alla diocesi di Limburg an der Lahn, una graziosa cittadina di provincia ad una settantina di chilometri di distanza. Proprio a questa diocesi tocca dunque amministrare la Chiesa ed il clero francofortese, nonché tutte le iniziative ecclesiatiche che quivi si svolgono.
E tra queste si segnala adesso una magnifica iniziativa che è costata un grande impegno organizzativo ed economico: la messa a punto di un intero edificio nel centro della metropoli destinato ai bambini ed agli studenti universitari, ed a cui è stato dato il nome dei cattolici-modello antinazisti Bernhard und Ludwig Becker. Tra le innumerevoli vittime del nazismo, i due fratelli Bernhard e Ludwig Becker non sono fra le più conosciute, ma il loro destino non è meno tragico di quello della loro concittadina Anna Frank.
I due gemelli francofortesi nacquero nel 1914 e frequentarono assieme una scuola di pittura decorativa proprio nel periodo in cui Hitler saliva al potere. Essi frequentavano assieme pure la parrocchia cattolica di Sankt Bernhard a cui si sentivano molto legati, e che si segnalava per il suo non-allineamento alla nascente dittatura, sottraendosi alla famigerata Gleichschaltung. Il 9 novembre 1935, quando in occasione del trasferimento solenne della salme dei caduti nel tentato putsch della birreria del 1923, il governo nazista ordinò di imbandierare di croci uncinate tutte le chiese, il suo parroco Alois Eckert si rifiutò e venne subito denunciato e tenuto in prigione fino al 1937. Anche Bernhard Becker, diventato responsabile della gioventù parrocchiana, fece la fronda contro il regime e si operò a dissuadere i suoi protetti ad entrare nella Hitlerjugend. Nel novembre 1937 fu arrestato dalla Gestapo assieme ad alcuni parrocchiani suoi stretti collaboratori sotto la falsa accusa di essere comunista, e sottoposto a brutali interrogatori ed a violenze fisiche. Il 14 dicembre 1937 Bernhard Becker, di anni 23, venne trovato impiccato nella propria cella, e non si saprà mai se per mano propria o altrui. Alle esequie, che si svolsero una settimana dopo, partecipò un migliaio di persone. Il suo gemello Ludwig invece sopravvisse, ma non si riebbe mai dallo shock.
Nel dopoguerra esercitò la sua professione artistica fino a che, perseguitato da forti depressioni, nel 1971 si suicidò: „Mio fratello mi tira a sé“ si era udito spesso dire. Alla loro memoria adesso è intitolata la nuova struttura inaugurata ufficialmente il 6 settembre scorso dopo lunghi lavori di ristrutturazione d’uno stabile contiguo al centro storico ancorché scarsamente visibile dalla cintura di giardini, e quindi in un angoletto particolarmente tranquillo e silenzioso. Questo nuovo gioiello dell’infrastruttura sociale della città è costato in tutto 13 milioni di euro ed è stato cofinanziato dalla Diocesi di Limburg, dal Land dell’Assia e dal Comune di Francoforte. L’edificio, un parallelepipedo che si innalza su sette piani, appartiene alla Chiesa Cattolica. Il piano terra ed il primo piano sono interamente occupati dall’asilo nido, o KiTa bilingue, intitolato all’universale burrattino Pinocchio. Esso dispone di vari spazi capienti per 100 bambini suddivisi in sei gruppi: „pesci“ e „api“ (da 1 a 3 anni di età) e „grilli“, „gatti“, „volpi“ e „civette“ (da 3 a 6 anni). Ogni posto comprende il pranzo ed il servizio dura fino alle 14:30, ma è prolungabile fino alle 17:00. Anche i bambini hanno a loro disposizione un cucinino fatto a loro misura contiguo a quello in cui degli adulti cucinano per loro, orientandosi alle ricette italiane, e c’è una finestra di intercomunicazione.
C’è pure una biblioteca ed una stanza di riposo e diversi atelier dove i bambini sono invitati dal personale a dar libero sfogo alla propria creatività. C’è una specie di giardino pensile che lo collega con gli ambienti più ristretti, ma ancora in funzione, del vecchio impianto, compresa una palestra. Il personale insegnante è bilingue, italiano e tedesco, ed è guidato dall’esperta signora Marina Demaria. Un punto di riferimento importante per il loro impegno pedagogico è la scuola di Reggio Emilia, con cui mantengono continui contatti. La didattica parte dalle competenze che i bambini già posseggono e consiste nel rafforzarle e guidarle, ciascuno in un proprio percorso individuale. Per i bambini dell’ultimo anno si svolgono attività di preparazione all’imminente ingresso alla scuola elementare. I piani superiori dell’edificio contengono invece 56 nuovissime stanze ammobiliate da affittare agli studenti della Goethe-Universität, tutte con bagno proprio ed alcune anche con balcone, ed inoltre ogni piano è fornito di una propria cucina in comune con saletta da pranzo per gli incontri e la vita sociale. Affitto complessivo: 350 € al mese; circa un terzo di quello che costa oggi un alloggio corrispondente sul libero mercato.
Che la Diocesi di Limburg si sia orientata su criteri ben diversi da quelli affaristici oggi onnipresenti in questo investimento, bensí su criteri spiccatamente cristiano-sociali, è stato sottolineato dal discorso di apertura da Guido Schell, amministratore capo del Gesamtverband der Katholischen Kirchengemeinden in Frankfurt am Main. La signora Dr. Beate Gilles, che riveste il ruolo di funzionaria addetta per i bambini, la gioventù e la famiglia della diocesi di Limburg ha consegnato il nuovo impianto ai bambini ed alle loro famiglie. Dopodiché il decano e Domkapitular del duomo di Limburg, Johannes zu Eltz, ha impartito la benedizione cospargendo l’edificio ed i bambini volenterosi di acqua santa.