Canta per diletto, ma senza ambizioni. È però un pizzaiolo, ritenuto degno di lavorare all’Arena del Gusto di Sanremo a circa 700 metri dal Teatro Ariston, tempio della canzone italiana
Ai forni della pizza è stato voluto dai pluricampioni del mondo Carmelo Pistritto e da Enzo Piedimonte.
Il fortunato pizzaiolo è Francesco Salamone, proprietario del Trinacria Feinkost, trasferitosi nel 2019 dalla sua Sicilia a Pforzheim, città situata a 60km da Stoccarda, nota per i suoi laboratori di gioielleria ed oreficeria. Il 38enne pizzaiolo siciliano ci racconta così la sua avventura sanremese:
Arrivare a Sanremo è stata un’emozione indescrivibile, essendo fra l’altro un grande appassionato di musica italiana. Tant’è che fin da adolescente non mi sono perso mai una sola edizione in tivù. Quest’anno ho vissuto un sogno. Faccio ancora fatica a credere di aver potuto respirare aria sanremese, mentre nel Teatro Ariston ogni sera si succedevano cantanti di tutte le età e gusti musicali.
Qual è stata la pizza più gettonata?
L’impasto, che abbiamo utilizzato all’Arena del Gusto, era quello napoletano contemporaneo, ovvero la pizza con cornicione soffice e alto è la più richiesta al momento. Quella più gettonata da cantanti e ospiti è stata invece la Margherita, considerata la regina delle pizze. Per il condimento abbiamo utilizzato i migliori prodotti reperibili sul mercato: dal pomodoro San Marzano alla mozzarella fior di latte, di altissima qualità. La seconda, in ordine di richiesta, è stata la base bianca con pesto di pistacchio siciliano che ci ha fornito l’azienda siciliana Facciponte, con provola napoletana e pomodorini gialli.
Chi sono stati i maggiori avventori/frequentatori dell’Arena del Gusto?
L’Arena del Gusto ha ricevuto nella settimana del festival almeno 1.200 visite, tra cui cantanti, manager, amici e ospiti dei cantanti, personaggi televisivi, giornalisti della Rai, giornalisti di tutto il mondo, blogger, tik toker, influencer, produttori Rai, presentatori televisivi, soubrette, insomma il fior fior della community vip.
Date le regole ferree del distanziamento sociale, imposte dalla pandemia, hai potuto comunque incontrare dei big della canzone, dello spettacolo e del giornalismo?
Il Covid, ancora molto diffuso, ha creato una sorta di muro tra i cantanti e lo staff in generale del festival, poiché in caso di contagio i cantanti in gara sarebbero stati espulsi dal concorso. Perciò ognuno ha comprensibilmente ridotto al massimo i contatti. Abbiamo visto passare un po’ tutti dall’Arena del Gusto però a prendere qualcosa, mandavano i loro amici o collaboratori. Ho saputo di interviste fatte ai cantanti da parte di giornalisti in stanze separate e con un distanziamento fino a 5 metri, proprio per scongiurare qualsiasi rischio di contagio.
Come hai vissuto questa tua prima avventura sanremese?
L’ho vissuta come sono abituato a vivere le mie esperienze, ossia sempre a 100 all’ora. Per indole di carattere sono un ragazzo molto positivo. Per questo mi ritengo essere stato baciato dalla Fortuna portando sul banco di lavoro tutto l’entusiasmo che avevo dentro. E i risultati si sono visti. Alla fine della kermesse ho ricevuto molti complimenti dagli organizzatori per la professionalità dimostrata e per l’impegno profuso.
Quante ore al giorno hai passato ai forni?
I turni di lavoro prevedevano 3 ore di servizio; ma non vi nego che più di una volta sono arrivato a passare anche 7-8 ore all’interno dell’Arena del Gusto per dare una mano agli organizzatori e ai vari colleghi che operavano sui due forni.
Che cosa hai potuto imparare dai pluricampioni del mondo della pizza, Carmelo Pistritto ed Enzo Piedimonte?
Questa è una domanda a cui sono felice di rispondere . Quando si intraprende un mestiere con ambizione e si punta ad arrivare in alto, non si deve mai distogliere lo sguardo dal pavimento e ricordarsi che c’è sempre da imparare. E quindi, quale migliore occasione per apprendere nuovi trucchi e segreti dell’arte bianca, vedendo all’opera due “mostri sacri” della pizza italiana: Carmelo Pistritto, noto pizzaiolo faverese e fresco del titolo di Campione del mondo di Pizza Bianca, che è colui che ha fatto il mio nome ad Enzo Piedimonte, pluricampione di pizza di svariate categorie che non ha bisogno di presentazioni essendo da anni “Maestro pizzaiolo per eccellenza” in svariate trasmissioni televisive della Rai e non solo. Come dicevo, è stato lo stesso Piedimonte a volermi nello staff dell’Arena del Gusto. E non vi nascondo nego che lì ho avuto modo veramente di osservare entrambi i grandi maestri in ogni minimo movimento al fine di poter “rubare” loro, quanto più possibile, i loro metodi di lavorazione e di lavoro. Vorrei tuttavia però precisare che, oltre ad essere stato onorato di condividere l’esperienza con i due citati maestri, ho avuto altri colleghi di calibro mondiale al mio fianco nei vari turni, dove i titoli tra campionati italiani e mondiali fioccavano a go go. Ed anche con loro è stato molto bello potermi confrontare in modo molto sincero e senza alcuna competizione o gelosia.
Hai portato qualche ricordo particolare da Sanremo, visibile nel tuo negozio Trinacria e nella tua pizzeria da asporto?
Certo! Ho messo in bella vista il mio pass per l’ingresso a Sanremo. Una volta a settimana indosso la divisa ufficiale del festival, Ovviamente ho collezionato un po’ di fotografie con vari personaggi che ovviamente a breve verranno esposte nel mio negozio, oltre a due totem che verranno inseriti all’interno del mio locale con una delle pizze che ho realizzato a Sanremo.
Rifaresti quest’esperienza?
Ritornare a Sanremo sarebbe la riconferma di un sogno. Ed essendo uno po’ ambizioso, spero di poterlo rifare per tanti anni ancora. È stata un’esperienza veramente unica, che mi ha portato a crescere professionalmente, oltre che ovviamente ad aver registrato un exploit nei social dove, subito dopo Sanremo, ho collezionato oltre 500.000 visualizzazioni dei miei video nei miei canali social, soprattutto su TikTok dove, se volete, potrete seguirmi cercando La_ Trinacria.
Intendi affrontare qualche nuova sfida?
Dopo l’esperienza a Sanremo, l’entusiasmo va cavalcato. Sono pieno di motivazione per affrontare competizioni nazionali e internazionali nell’arco di quest’anno. In questi giorni mi sono già impegnato di partecipare al 2° campionato mondiale di pizzart design che mi vedrà in lizza nelle categorie Pizza Dessert e Pizza Gourmet. Spero di poter raggiungere un buon piazzamento. Comunque vada, ho già in mente di partecipare a tutti i prossimi eventi ufficiali del mondo della pizza. Spero che questo 2022 possa essere un anno importante a livello professionale. L’esperienza fatta a Sanremo costituisce per me la punta dell’iceberg. Se mi è consentito, vorrei cogliere l’occasione per ringraziare veramente il Corriere d’Italia per aver avuto interesse a farmi raccontare questa mia meravigliosa esperienza. Vivere una grande esperienza e non poterla raccontare, è come avere una Ferrari nel garage e non poterla guidare.