Le pizzerie son tantissime ma trovare una pizza che soddisfi i gusti e le esigenze di ciascuno non è così facile. La pizza è uno dei cibi italiani più conosciuti e amati del mondo ma a seconda di dove la si mangia, si trovano tante versioni. Può essere nuova l’insegna, può essere moderno ed elegante l’arredo, ma, fortunatamente, non è cambiata l’idea di cucina e non sono cambiati i piatti proposti, la cui scelta esplicita per la qualità che ha portato questa nuova Pizzeria a divenire uno dei tre locali della città di Amburgo dove mangiare la vera pizza napoletana. Parliamo della Pizzeria Spaccaforno, che ha aperto i battenti da solo due mesi e che unitamente alla Pizzeria Jill e alla Pizzeria Tazzi Pizza, anche quest’ultima aperta da soli tre mesi e mezzo, vogliono far assaporare quel gusto autentico della pizza napoletana che è diventata Patrimonio dell’Unesco, patrimonio dell’umanità; proprio perché fare il pizzaiolo è un’arte e ora questo antico mestiere è riconosciuto appunto come patrimonio dell’umanità.

Infatti bisogna ricordare a tutti che la pizza è nata a Napoli, ed è giusto rivendicarne la vera origine. Anche perché dalla rivendicazione può nascere un vantaggio anche economico: e chi vorrà imparare come si fa la pizza a regola d’arte dovrà farlo a Napoli. Ecco allora che tra i tanti che vendono la pizza in Amburgo, a detta di tutti gli avventori italiani e tedeschi, solo in questi tre luoghi si mangia e si gusta la vera pizza napoletana. Ma ritornando all’ultima nata, la Pizzeria Spaccaforno, già è invitante il locale post-moderno con una cinquantina di posti all’interno e altrettanti all’esterno quando le giornate sono belle, dove ci sta quella luce calda e una cucina aperta con un buon forno per la pizza che ti accolgono. È confortevole ed elegante, ed accanto si può ammirare il locale adibito a panificio dove viene anche cotto dell’ottimo pane tutto italiano e, quindi, non solo pizza, ma anche pane di casa nostra ed ovviamente anche bevande, Aperol Spritz, Martini, Prosecco ecc…. tutto il necessario per un breve viaggio in Italia! Vorremmo pertanto invitarvi a seguire una regola: provate sempre la Margherita. Perché se la pizza base ha un buon sapore, il resto non può che essere delizioso.

Per avventurarsi in aree inesplorate, abbiamo provato anche la pizza alla diavola. Entrambe le pizze ci hanno convinto: hanno la consistenza morbida e le bruciature scure che devono essere in stile napoletano, la salsa di pomodoro è fruttata, i pomodori freschi, la mozzarella scorre senza essere gommosa. Si può dire che per Spaccaforno l’attenzione è rivolta ai dettagli. L’olio d’oliva viene spremuto a freddo, il vino selezionato, le olive non sono prodotte in serie. E i piatti, gente gente….., che spettacolo. Ogni piatto è unico e rende ancora più piacevole battere la pizza.

Spaccaforno ci ha convinto, e non solo con la pizza napoletana, ma anche con l’attenzione dovuta da uno dei titolari alla clientela, anche nello spiegare l’uso delle farine, che in tante situazioni ha portato a quella che era stata definita la “guerra delle farine” che comprende coloro che non si attengono al disciplinare e utilizzano farina integrale o semi-integrale. Qui invece vengono lavorate materie prime eccellenti, per proporre una cucina gustosa e originale, pensata per essere condivisa, gustando con un approccio differente la vera pizza napoletana che riunisce tutti: grandi e piccini. Una tradizione che viene ritrovata grazie alla curiosità e al piacere di ricongiungersi con una cultura che non sempre è a tutti nota, ma che Spaccaforno intriga al punto di poter sfogliare avidamente libri, documenti e testi, siano questi inerenti alla storia del territorio, siano essi riconducibili a uno dei massimi rappresentanti del Regno di Napoli. È così che da Spaccaforno si vive la cultura del territorio che oggi significa anche rilancio dei produttori locali e attenzione alla vera cucina italiana.

Infatti sempre più, anche grazie alla FIC (Federazione Italiana Cuochi) Delegazione Germania nella veste del suo Presidente l’Executive Chef Nino Russo ed al suo delegato in Amburgo e per il Nord Germania Chef Gabriele Gislon, che in collaborazione e con l’aiuto della Missione Cattolica Italiana di Amburgo hanno dato il via a quell’informazione e formazione per mezzo di manifestazioni avvenute presso la stessa Missione, di quella che è la vera cucina italiana ed in particolar modo della cucina mediterranea. Ed è per questo che Pizzerie come Spaccaforno, Jill o Tazzi Pizza, non si limitano a una estenuante ricerca dell’impasto, ma si arricchiscono di ingredienti provenienti da piccole o grandi realtà dell’Italia, quelle che antepongono etica e qualità ai ritmi imposti sempre più spesso dalla società di massa attuale. Pertanto sono sempre più una storia e una tradizione che però si evolvono, in proposte della carta in continua trasformazione in base a stagionalità e inventiva dello Chef. Un’inventiva che merita di essere innanzitutto svelata attraverso le proposte dell’aperitivo e che prosegue attraverso la leggerezza degli impasti che permettono che si mangi la vera pizza napoletana e che certamente da Spaccaforno assicurano un inizio all’insegna di gusto e fragranza.

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