Cessazione dell’attività da parte dell’associazione Vestfalia e.V.
L’associazione Vestfalia e.V., ente gestore di attività scolastiche, a partire dall’anno scolastico 2023-2024 smetterà di operare nella circoscrizione consolare di Dortmund.
La chiusura dell’associazione non si lega alla mancanza di motivazione o di progetti ma è dovuta ai ritardi nell’assegnazione dei contributi e alla complessa documentazione che viene richiesta da parte dello Stato italiano.
Abbiamo posto alcune domande al presidente dell’associazione Vestfalia e.V., Cosimo Bellanova.
Qual è la causa della chiusura dell’associazione e dei rispettivi corsi?
Molteplici sono i motivi che, dopo decenni di attività a favore della collettività nel settore scolastico, ci hanno indotto, dopo travagliate discussioni, alla decisione di non presentare alcun progetto e quindi a chiudere l’associazione alla fine dell’anno scolastico in corso. Premettendo che la gestione dell’Ente Vestfalia e. V. si è sempre basata esclusivamente sul volontariato, le nuove circolari ministeriali rasentano l’assurdo quando ci chiedono di contribuire economicamente con capitale che l’Ente per sua natura non può avere. Il MAECI, chiedendoci di attingere da donazioni o eredità, ci dimostra inequivocabilmente di non conoscere la realtà locale e di voler giocare una partita a scopa con le regole della briscola. Riteniamo inoltre che, in un periodo di crisi pandemica ed economica, chiedere ai genitori di partecipare al finanziamento delle attività con contributi sempre più alti, sia perlomeno irrispettoso nei loro confronti in quanto non hanno avuto nulla dallo stato italiano, tanto che per vivere sono dovuti emigrare in Germania. Ci teniamo a precisare che il nostro impegno, basato esclusivamente sul volontariato, che raramente ha trovato il giusto riconoscimento, in tutti questi anni ha sopperito a dei doveri che sono inequivocabilmente dello stato italiano. Un altro enorme problema è quello dei sempre più smisurati ritardi nell’assegnazione, da parte del MAECI, dei contributi ministeriali. Ciò comporta inevitabilmente la paralisi temporanea delle attività e l’impossibilità di poter pianificare a medio e a lungo termine, di rendere più efficaci gli interventi, di onorare puntualmente il lavoro degli insegnanti e di pagare regolarmente le fatture.
Da cosa dipende il ritardo dei pagamenti da parte dello Stato italiano?
Certamente dal freno burocratico di un sistema farraginoso che non tiene conto dei tempi reali. L’anno scolastico inizia il primo di agosto con tutte le attività, ma siamo a dicembre 2022 e ancora non è pervenuta l’erogazione della prima rata del contributo per l’anno scolastico 2022-2023. Come si fa a lavorare seriamente?
Di quanti corsi di sostegno si parla?
Siamo in una regione di forte emigrazione remota e di ultima generazione. I nostri interventi sono rivolti principalmente a favore di alunni che necessitano di corsi di sostegno e di recupero in varie materie scolastiche, per evitare retrocessioni, bocciature e trasferimenti in scuole speciali, ma anche e soprattutto per favorire una proficua integrazione attraverso il successo scolastico. Inoltre, per primi in Germania, abbiamo dato vita al “Progetto Pinocchio” rivolto ai bambini in età prescolare (dai tre ai sei anni) che frequentano già la scuola materna tedesca. A loro offriamo corsi di lingua italiana affinché le loro competenze linguistiche italiane e tedesche si sviluppino parallelamente e non si vengano a creare scompensi intellettivi. Sempre a tale scopo, per i bambini dai sei mesi ai sei anni, l’Ente Vestfalia contribuisce notevolmente all’implementazione del “Progetto Nati per Leggere/Zum Lesen geboren” nella Vestfalia. Per la promozione e la diffusione della lingua italiana come lingua straniera nelle scuole tedesche, l’Ente Vestfalia offre diversi corsi di italiano. Un progetto di cui L’Ente Vestfalia è particolarmente fiero è l’offerta, in collaborazione con l’Università di Siena, di corsi di preparazione per il conseguimento della certificazione CILS per i livelli da A1 a C1 e i rispettivi esami in loco. In particolare le certificazioni B2 e C1 aprono le porte delle università tedesche e italiane ai nostri alunni che hanno conseguito la maturità in Germania. Essi sono i potenziali insegnanti che a loro volta saranno i migliori promotori e divulgatori della lingua italiana all’estero, come auspicato dallo stesso MAECI, che paradossalmente taglia radicalmente i fondi al progetto. A questo punto non resta che chiedersi dove abita di casa il buonsenso.
Quanti alunni non avranno più la possibilità di seguire i corsi di sostegno e che cosa ne sarà di loro?
Nell’anno scolastico 2021 – 2022 abbiamo assistito circa 300 alunni, per le suddette attività. Per l’anno in corso, visto che per mancanza dei fondi ministeriali non abbiamo potuto ancora iniziare, non saprei cosa dirLe. Gli alunni torneranno forse ad essere il fanalino di coda della lunga fila degli alunni stranieri in Germania.
Da quando saranno sospese le lezioni?
Dall’inizio dell’anno scolastico 2023-2024.
La causa di tutto ciò è stata l’entrata in vigore del decreto legislativo 64/2017, che con le nuove disposizioni amministrative ha rinviato il trattamento urgente della documentazione di bilancio determinando cosi il blocco delle risorse previste per legge, causando l’indebitamento di molti enti gestori con le banche. E ancora una volta, a pagarne le conseguenze sono gli italiani all’estero.