Nella foto: Andrea Gatti, presidente del Comites di Friburgo

I presidenti Gino Bucci di Stoccarda e Andrea Gatti di Friburgo tirano le prime somme

Già durante la campagna elettorale si era manifestata una forte disaffezione dell’elettorato verso l’istituzione Comites. Fu difficile trovare candidati e le liste si ridussero al lumicino. Questa incontrovertibile tendenza fu determinata fondamentalmente da due fattori: dalla dissoluzione delle entità associative dell’emigrazione organizzata e dalla scarsa incisività dei Comites nell’azione di miglioramento dei servizi consolari, causati principalmente dalla pandemia, dall’introduzione della carta d’identità elettronica (CIE) e dall’assottigliamento dell’organico del personale operante nei consolati.

Con questo pesante fardello sulle spalle, appesantito dall’uscita di scena di membri “esperti”, non è stato affatto semplice affrontare una legislatura con tantissimi nuovi membri, certamente volenterosi, ma privi di quella necessaria esperienza, volta a determinare sensibili miglioramenti o radicali cambiamenti.

Per comprendere meglio lo stato  delle cose abbiamo contattato i presidenti Gino Bucci che rappresenta 200mila connazionali facenti capo al Consolato Generale di Stoccarda e Andrea Gatti per i 50mila connazionali della Circoscrizione consolare di Friburgo. Come si ricorderà i Comites restano in carica 5 anni.

Questo il loro primo bilancio di metà legislatura:

Gatti: Abbiamo cercato di perseguire alcune linee: -servizi di informazione e assistenza alle procedure burocratiche alla comunità residente e di recente immigrazione. Assistenza alla compilazione online per chi non è in grado, orientamento verso gli uffici tedeschi, compilazione di moduli e formulari in lingua. Il tutto in coordinamento con il Consolato.

– “Salute in dialogo”: un ciclo di incontri sui temi della salute e dell’assistenza in Germania, un percorso dal concepimento alla terza età che viene realizzato negli anni di vigenza di questo Comites.

– Capitali italiane della cultura: un evento annuale attorno alla città candidata ogni anno.

– iniziative per la democrazia e l’impegno civico. Molto importanti e realizzate a titolo gratuito.

Nella foto: Gino Bucci, presidente Comites Stoccarda

Bucci: In questi 3 anni di mandato, abbiamo organizzato una serata sulle “Eccellenze”. Si tratta di alcuni connazionali che si sono distinti nella nostra circoscrizione per il loro operato di successo. Inoltre, con l’attivazione di 3 “Sportelli Comites” (a Mannheim, a Ludwigsburg e a Stoccarda) aiutiamo moltissimi connazionali nel risolvere diverse problematiche e soprattutto nel prendere appuntamenti per il rinnovo dei passaporti e della Carta d’Identità elettronica (CIE). Con la commissione “Servizi consolari” e grazie anche alla partecipazione di alcuni parlamentari eletti all’estero sia nella scorsa Legislatura che nell’attuale, sono state realizzate alcune serate informative su temi che hanno avuto come punto di discussione i nostri connazionali all’estero. Su iniziativa del Ministero degli Esteri e dell’Ambasciata abbiamo girato un Trailer sul lavoro dello “Sportello Comites”. Abbiamo partecipato a diverse serate, organizzate da varie associazioni incontrando e rispondendo domande dei nostri connazionali. Per ultimo, abbiamo contribuito ad aggiornare con tutti i Comites Germania la “Guida ai primi passi in Germania”, che sarà tra breve pronta in versione online.

Quante risorse finanziarie sono state erogate annualmente dal Ministero degli Esteri in favore dei vostri Comites?

Gatti: Dai 14.000€ del primo anno si è scesi a poco più di 12.000, raggiunti con una oculata politica verso i contenuti integrativi. Quest’anno dovremmo tornare, ma solo provvisoriamente alla cifra iniziale. A questi vanno aggiunti alcuni proventi locali, mediamente per 1500-2000€.

Bucci: Dal Ministero degli Esteri, abbiamo ricevuto nel 2022 ca. 26.000€, nel 2023 ca. 22.000€ e nel 2024 ca. 24.000€. Per questi anni abbiamo ricevuto la comunicazione che verranno erogati 32.700€. Va anche detto che questi finanziamenti arrivano con molto ritardo e quindi, per coprire la spese più importanti dei primi mesi, bisogna anticipare soldi di tasca propria.

Come sono stati spesi i contributi assegnati?

Gatti: Il contributo è stato speso per gli sportelli di assistenza, per gli eventi di “salute in dialogo” e per le iniziative sulle città capitali della cultura. Il Comites ha rinunciato ad una sede fisica che avrebbe assorbito tutto il finanziamento. Tutti i consiglieri hanno rinunciato a rimborsi per trasferte. Tutto il bilancio è impegnato sulle iniziative.

Bucci: I finanziamenti sono solo ed esclusivamente spesi per la gestione dell’ufficio, della segreteria che si occupa anche dello “Sportello Comites” e per il rimborso spese dei Consiglieri che giungono da fuori Stoccarda.

Concretamente che cosa siete riusciti a migliorare per la collettività residente nelle rispettive Circoscrizioni consolari di Stoccarda e di Friburgo?

Gatti: I miglioramenti sono stati fatti in collaborazione con il Consolato e con gli enti italiani attivi, come del resto previsto dalla legge sui Comites, ai quali spetta un ruolo di rappresentanza della comunità, coordinamento delle attività degli enti e promozione di iniziative. Concretamente i tempi di attesa per passaporti e carte d’identità sono azzerati, le manifestazioni culturali e le iniziative si sono estese sul territorio stimolando la rinascita dell’associazionismo italiano e gli sportelli forniscono assistenza, informazione ed orientamento ogni mese a molti connazionali.

Bucci: La nostra pagina Facebook è molto seguita. Inoltre, continuiamo quotidianamente ad aiutare moltissime persone che non riescono a mettersi in contatto con il Consolato dando loro informazioni su diverse tematiche. Soprattutto a coloro (over 70) che non hanno tanta dimestichezza con la tecnologia e che quindi hanno bisogno di indicazioni precise o di un aiuto per prendere gli appuntamenti sul sito del Consolato.

Il cambio del governo nazionale italiano ha determinato qualche miglioramento o peggioramento della situazione del vostro operato?

Gatti: Un netto peggioramento in termini di risorse e, in generale, dell’attenzione verso gli italiani all’estero. Nel 2025 ai pensionati italiani all’estero viene senza alcuna spiegazione bloccata la rivalutazione per tutte le pensioni pari o superiori al minimo, con un danno a vita. È chiara la volontà di punire chi è all’estero. Ugualmente le risorse per i disoccupati che rientrano per licenziamento o fine contratto sono state azzerate. Infine, gli Enti Gestori sono stati letteralmente strangolati con prassi di controllo amministrativo inutilmente vessatorie, ritardi nelle erogazioni, anticipi ridotti. Un sistema che sta portando diversi enti alla chiusura e che mina uno dei servizi principali per i connazionali emigrati.

Bucci: Per quanto riguarda la parte finanziaria registriamo solo peggioramenti. Questo non vale solo per i Comites, ma anche per il CGIE e per gli Enti Gestori dei corsi di italiano che sono sull’orlo del fallimento per i ritardi dei contributi. Anche i Consolati soffrono di carenza di personale che si ripercuote sui servizi al cittadino; e questo in un momento in cui gli arrivi di nostri connazionali in Germania aumentano. Nella nostra circoscrizione risiedono attualmente scarsi 200mila connazionali. L’ultima genialata l’abbiamo ricevuta tramite la Finanziaria 2025 dove hanno abolito l’adeguamento alle pensioni per i residenti all’estero. A nulla sono serviti i nostri appelli e le nostre proteste.

Qual è il clima sociale che si sta vivendo nelle vostre circoscrizioni dopo le elezioni politiche tedesche del 23 febbraio scorso?

Gatti: Un clima di “scampato pericolo” e, ci auguriamo, la voglia di impegnarsi nella società civile, fenomeno dove gli italiani sono in forte ritardo.

Bucci: Il clima non è dei migliori. Nonostante la Germania si appresti a governare con una stabile coalizione, almeno così si evince dalle ultime notizie, i risultati del partito AfD dovrebbero farci riflettere e non poco. Inoltre, non va per niente trascurata la crisi che attraversando colpendo l’industria automobilistica. Molti connazionali sono preoccupati per il futuro del loro lavoro, specialmente qui a Stoccarda dove si trovano grandi aziende metalmeccaniche e automobilistiche.

Quest’anno ricorre il 70esimo anniversario della firma dell’accordo italo-tedesco sul reclutamento della manodopera. Avete previsto qualche manifestazione di richiamo della nostra comunità? (quando, dove, come e con chi?)

Gatti: Faremo delle iniziative in collaborazione con gli enti locali, cercheremo di improntarli non solo al ricordo e alla documentazione del passato, ma arriveremo ai nostri giorni con la nuova mobilità. La nostra comunità in Germania è molto giovane, in costante aumento e guarda al futuro.

Bucci:  Abbiamo costituito una commissione a riguardo. Stiamo programmando una manifestazione per novembre e abbiamo già contattato diversi connazionali che si sono detti disponibili ad aiutarci e alcuni vorrebbero farebbero da sponsor. L’idea è quella di raccogliere delle testimonianze di persone che hanno vissuto quel periodo. È prevista anche una mostra fotografica che ricorda quel periodo storico. Sia le testimonianze che la mostra fotografica, le si potrebbero far girare in alcune città e comuni organizzando delle piccole manifestazioni nella circoscrizione. Dovremo naturalmente coinvolgere alcune autorità politiche tedesche ed italiane e fare un evento grande a Stoccarda insieme al Consolato, all’Istituto di Cultura, ai patronati, ai sindacati. La commissione si è insediata da poco e sta già lavorando.

Che rapporto siete riusciti ad instaurare con il mondo istituzionale, politico e culturale italiano e tedesco in questi trascorsi tre anni?

Gatti: Un rapporto basato su una azione molto puntuale e “goccia a goccia” con gli enti locali dove la nostra comunità è presente, dispersa su tutto il territorio. Collaboriamo con l’ente gestore che è anche ente promotore culturale per coordinare le iniziative. Con i politici italiani abbiamo pochi rapporti, solo con alcuni tra gli eletti all’estero.

Bucci: Purtroppo, con il mondo istituzionale tedesco non siamo riusciti finora ad instaurare nessun rapporto. Ora con la programmazione del 70° anniversario sulla manodopera, abbiamo preso dei contatti con il DGB e con dei politici tedeschi locali. Con l’Istituto di Cultura invece, siamo spesso in contatto. Nel nostro piccolo contribuiamo e partecipiamo a diversi eventi culturali di associazioni varie organizzati nella circoscrizione. Ultimo, l’evento Casting per cantanti con scopo benefico, organizzato dai cantanti italiani Nelly C e Antonio Straface dove l’ospite d’onore era il maestro Enzo Campagnoli, noto dal Festival di Sanremo.

Quali sono gli appuntamenti importanti in calendario per quest’anno sociale e per il resto della legislatura?

Gatti: Lavoriamo per “fil rouge” ed evitiamo iniziative singole ed estemporanee. Quest’anno dovremmo rinforzare gli sportelli con l’apertura di quello di Rheinfelden, anche qui in collaborazione con l’amministrazione della città.

Bucci: Per quest’anno abbiamo programmato serate informative sulle pensioni, sui servizi consolari, sulle carte d’Identità cartacee che dal 3 agosto 2026 non saranno più valide e  daremo informazioni riguardo al Referendum dell´8 e 9 giugno. Attualmente stiamo lavorando sul 70esimo anniversario dell’accordo Italia-Germania sulla manodopera e stiamo programmando anche un’assemblea Comites in una città della nostra circoscrizione in modo da poter ascoltare dai connazionali del posto problemi e necessità che loro hanno. Per il resto della legislatura, che dovrebbe essere per la fine del 2026, il nostro Comites organizzerà una riunione dell’Intercomites qui a Stoccarda.