Un pizzaiolo italiano in Germania selezionato a partecipare a Casa Sanremo
A Casa Sanremo , anche quest’anno si è dimenato ai forni il pizzaiolo agrigentino Francesco Salamone residente da alcuni anni a Pforzheim nei pressi di Stoccarda che ci racconta così la sua rinnovata straordinaria esperienza a Sanremo.
Com’è andata quest’anno a Sanremo, ovviamente sul piano professionale?
Fortissime emozioni come lo scorso anno. Grazie all’assenza di restrizioni covid, abbiamo avuto la fortuna di poter stare molto di più a contatto con i cantanti in gara.
Che cosa ti ha incuriosito di più?
Sinceramente sono rimasto abbastanza impressionato dalla folla di fan che i cantanti avevano attorno. Avevano bisogno di almeno 4 body guard per poter fare 2 passi anche all’interno di Casa Sanremo che comunque è una struttura, chiusa al pubblico. Anche noi stessi addetti ai lavori, non volevamo perdere l’occasione di immortalare i propri cantanti preferiti.
Qual è stata la richiesta più sovente, o meglio la pizza più gettonata?
La più gettonata rimane la nostra “regina” Margherita. Quest’anno è andata molto anche la pizza con pesto di pistacchio, fior di latte e mortadella a crudo
Chi sono stati i tuoi clienti big?
Quest’anno sono passati praticamente tutti i big dalla nostra area food. Ha mangiato la nostra pizza LDA figlio d’arte di Gigi D’Alessio, Rosa Chemical protagonista del siparietto con Fedez sul palco dell’Ariston, a cui ho fatto personalmente una Pizza Bufalina, che non è altro che una classica Margherita con la Mozzarella di bufala campana. Abbiamo avuto anche Elodie, Ultimo, la nuova promessa Shari Noioso, ma anche I Cugini di Campagna su cui le Iene hanno realizzato un video andato in onda sulle reti Mediaset, poi Will, cantante proveniente dalla scuola di X-factor all’interno della nostra area food, dove abbiamo appositamente allestito un’area riservata al cantante e al suo staff, dato che ha voluto pranzare vedendoci all’opera quindi a pochi passi dai nostri forni.
Che orari di lavoro hai avuto?
A differenza della passata Edizione, quest’anno avevamo 2 turni anziché 3. Uno era dalle 10 alle 15, ed il secondo dalle 17 alle 22 circa, salvo eventi privati di artisti all’interno di Casa Sanremo che in più occasioni ci hanno tenuto impegnati ai forni anche fino a mezzanotte.
In quanti eravate ai forni a turno?
Quest’anno avevamo 3 forni ossia uno in più dello scorso anno, vista la grande mole di lavoro. Siamo arrivati a sfornare anche 1000 pizze al giorno. Eravamo suddivisi a squadre da 3 pizzaioli a forno, più altri 5/6 pizzaioli che si occupavano degli impasti.
C’è stata competizione fra voi pizzaioli?
Un pizzico di competizione si crea più nella realizzazione degli impasti; ma avevamo un unico grande obiettivo comune: vivere l’esperienza al massimo delle nostre potenzialità come gruppo.
Eri l’unico italiano proveniente dalla Germania o da altri paesi?
Ero effettivamente l’unico proveniente dall’estero. Tutti gli altri provenivano dalla Sicilia e da Napoli; ma ho conosciuto anche ciociari, friulani, e gente che proveniva un po’ da tutta l’Italia, tutti accomunati dalla grande passione per la pizza.
Che cosa ha fruttato soprattutto sul piano dell’immagine, dell’esperienza lavorativa ed umana?
Beh, inutile negare che un’esperienza del genere è il massimo livello d’immagine per uno che fa questo mestiere. È come arrivare alle Olimpiadi per un atleta o al cinema per un attore, e a proposito di cinema, grazie anche alla popolarità che mi ha dato il festival, quest’anno il regista napoletano Maurizio Del Greco, già protagonista in Baumafia e in Cacciatori di plichi, mi ha scelto per realizzare una pizza dedicata al suo nuovo film “Incontro 3”, proiettato al cinema di Colonia il 5 Marzo.
C’è qualche aneddoto che ricordi volentieri?
Il primo è stato sicuramente la realizzazione di un video per TikTok in collaborazione con il grande pizzaiolo Errico Porzio cui mi sono sempre ispirato, e che ha voluto pubblicare sui suoi canali social proprio il video che mi vede protagonista al suo fianco. Il secondo aneddoto, invece, riguarda un cantante. Essendo io un gran fan di Ultimo non appena l’ho visto passare proprio difronte a me, per attirare la sua attenzione ho urlato: Ultimo facciamoci una foto ti seguo fin da quand’eri il primo. Ovviamente la frase ha scatenato l’ilarità di tutti i giornalisti presenti che poi hanno pubblicato questa simpatica frase un po’ su tutte le pagine e durante tutta la durata del festival, c’era gente che mi fermava dentro Casa Sanremo per dirmi “weee tu sei quello che segue Ultimo da quand’era il primo?”
Sono nate nuove idee di pizza da proporre ai tuoi clienti i in Germania?
Assolutamente sì, perché durante la settimana abbiamo avuto modo di provare tantissimi ingredienti nuovi. La prima pizza nuova che ho fatto è la Siciliana 2.0 che prevede oltre i soliti filetti di alici, olio, all’aglio, origano, olive, pomodorini selezionati e cotti al forno che danno un tocco di novità ad una delle pizze più datate nei menù delle pizzerie di tutto il mondo.
Chi ha il potere decisionale sulla scelta della squadra della Casa Sanremo?
Da 3 anni gli organizzatori sono Carmelo Pistritto e Enzo Piedimonte, grandi volti del mondo della pizza in tv e pluricampioni del mondo.
Certamente ti reputi un fortunato. Rifaresti quest’esperienza senza alcuna condizione?
Personalmente non credo molto nella fortuna delle attività gastronomiche e a sua volta dei suoi protagonisti. La fortuna può aiutarti solo sul breve periodo; ma per arrivare a certi livelli dobbiamo cancellare questo termine e studiare, invece, molto bene la parola sacrificio; essere devoti e innamorati di questo mestiere. Se lo rifarei è una domanda a cui si risponde semplicemente, con un grandissimo SI.
Quali qualità sono richieste per poter entrare in squadra?
Beh, intanto è indispensabile avere esperienza con gli impasti più moderni: dalla classica napoletana alla poco più complessa pizza contemporanea. Inoltre, bisogna avere una discreta popolarità nel settore, che a me è arrivata attraverso i social tra cui TikTok che mi ha dato sempre un grande aiuto (a proposito chi volesse seguire LaTrinacria è il mio profilo), e inoltre bisogna essere persone ponderate e di una certa serietà affinché si possa godere di fiducia soprattutto stando a contatto con gente così famosa e popolare.
Nella “rosa” si accede per selezione o per conoscenze?
Per conoscenze personali, dovute a condivisione di eventi quali i campionati mondiali, manifestazioni ed eventi. Poi ogni anno arrivano agli organizzatori oltre 1000 richieste da parte di potenziali pizzaioli, le quali vengono vagliate e, attraverso una selezione, si arriva a formare così la squadra.
Si stipula un contratto?
Assolutamente sì. Ognuno di noi stipula un contratto direttamente con Gruppo Eventi che è l’ente gestore di Casa Sanremo.
Cosa hai dovuto mettere in campo oltre alle capacità professionali?
Durante quella settimana si mette tutto in campo: dalle tecniche lavorative, alla pazienza per lavorare in un team di gente con cui non sei abituato a lavorare. Ci vuole quindi assolutamente molto elasticità mentale, affinché si possa realizzare un servizio di tutto rispetto. Ovviamente la professionalità deve essere sempre l’elemento cardine per far ricordare a colleghi e organizzatori, la tua esperienza, come un’esperienza positiva e che sia da ripetere. Lasciare un’immagine positiva della tua dedizione.