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Un’agenda ambiziosa per i diritti politici degli italiani all’estero, con focus su legge elettorale e cittadinanza

Le criticità emerse durante la tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo e il tema sul riconoscimento della cittadinanza sono stati al centro dei lavori della Commissione continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, che si è riunita a Bruxelles il 16, 17 e 18 ottobre presso il Parlamento europeo e presso l’Istituto italiano di cultura.

Innanzitutto, si è auspicata l’armonizzazione di una legge elettorale unitaria o comune, nonché l’utilizzo di una piattaforma digitale europea centralizzata, volta all’incrocio dei dati anagrafici.

Si è poi registrata un’ampia convergenza sulla necessità di consentire il diritto di voto in loco per le elezioni al Parlamento europeo anche per i cittadini italiani residenti al di fuori dell’Eurozona. L’analisi della recente tornata elettorale ha inoltre evidenziato che i termini di scadenza per esprimere l’opzione di voto si sono rivelati eccessivamente anticipati rispetto alla data delle consultazioni, aspetto che ha inciso negativamente anche sulla partecipazione degli aventi diritto; la Commissione ha pertanto auspicato che le istituzioni comunitarie rendano omogenee tali scadenze tra gli Stati membri.

Sono inoltre stati affrontati i temi dei servizi consolari in Europa e Nordafrica, dell’integrazione della comunità italiana in Belgio e dell’avvio del percorso che porterà al terzo incontro de L’Europa in movimento, con l’obiettivo di dar vita a un’agenzia europea sui diritti dei cittadini UE residenti fuori dalla Nazione d’origine.

Molti gli ospiti intervenuti: il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, l’ambasciatore d’Italia in Belgio Federica Favi, gli europarlamentari Paolo Borchia (PfE), Salvatore De Meo (Ppe), Carlo Fidanza (Ecr), Alessandra Moretti (S&D), Roberto Vannacci (PfE), i Parlamentari nazionali Simone Billi (Lega), Federica Onori (Azione), il Direttore generale della DGIT, min. plen. Luigi Maria Vignali e il direttore esecutivo dell’European cybersecurity competence centre Luca Tagliaretti. Gli Europarlamentari hanno concordato sull’importanza di incontrarsi a Bruxelles per affrontare i temi di interesse degli italiani all’estero, mentre l’ambasciatore Favi, ha dato lettura del messaggio del ministro Tajani, nel quale il Vicepresidente del Consiglio ha posto l’accento sul suo legame con il CGIE, che presiede, e ha espresso l’intento di valorizzare la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo.

Con il vicepresidente della Commissione Affari esteri e difesa del Senato Roberto Menia è stata approfondita la questione della cittadinanza, rispetto alla quale i componenti del Consiglio Generale, nell’ottica di proporre soluzioni comuni, analizzati i pochi dati trasmessi dagli uffici competenti del Ministero dell’Interno, hanno deliberato di predisporre un rapporto oggettivo e super partes sugli aspetti della legislazione vigente negli Stati membri, da fornire alle istituzioni italiane come base per definire una legge equilibrata sulla cittadinanza, incaricandone le Commissioni tematiche competenti. In particolare, si è stabilito di approfondire gli aspetti relativi ai criteri di acquisizione della cittadinanza Paese per Paese, la valorizzazione del patrimonio costituito dagli italo-discendenti, l’analisi comparata delle legislazioni sulla cittadinanza degli altri Paesi UE.

La Commissione ha inoltre rimarcato la necessità di sollecitare il MAECI a sensibilizzare la rete diplomatico-consolare a un maggiore coinvolgimento dei Consiglieri sui territori e ha espresso l’intenzione di intraprendere, a partire dal prossimo anno, una serie di incontri in videoconferenza con gli attori interessati, territorio per territorio, su iniziativa dei Consiglieri d’area e dei Comites, con il fine di coinvolgere, ascoltare e promuovere le interrelazioni tra istituzioni e rappresentanze della collettività.

Tra le varie proposte, si è registrata la necessità di superare gli articoli 56 e 57 della Costituzione allo scopo di considerare la circoscrizione estero come la 21ª regione d’Italia ai fini del computo della rappresentanza. È stata poi espressa la volontà di abolire la norma che consente ai residenti in Italia di candidarsi nella circoscrizione estero per le elezioni politiche nazionali ed è stata rilevata per i residenti all’estero l’opportunità di definire un periodo di almeno due anni di iscrizione all’AIRE quale requisito per candidarsi.

La Commissione ha celebrato infine l’accordo di amicizia tra i Comites di Tunisia e Lussemburgo, con l’auspicio che questa buona pratica stimoli molti altri Comitati a fare altrettanto.

Nella giornata conclusiva, insieme al Console di Bruxelles, si sono incontrate le rappresentanze della collettività in Belgio e analizzata la scheda Paese predisposta dai Consiglieri locali Eleonora Medda e Massimo Romagnoli.