La comunità italiana in Germania piange la scomparsa di Don Giuseppe Brollo, un sacerdote che ha dedicato oltre 50 anni della sua vita al servizio pastorale, in particolare a favore dei fedeli di lingua italiana in Germania
Nato a Tolmezzo il 20 febbraio 1936, don Giuseppe è stato ordinato sacerdote a Udine il 28 giugno 1964. Sin dall’inizio della sua vocazione, ha mostrato una profonda dedizione alla comunità, prima come vicario parrocchiale a Socchieve e poi a Comeglians, su nomina dell’arcivescovo mons. Zaffonato.
Nel 1973, la sua missione lo ha portato lontano dalla sua terra natale, a Paderborn, in Germania. Qui, dal 15 dicembre dello stesso anno, ha assunto l’incarico di reggente della Missione Cattolica Italiana di Attendorn, dove ha servito fino alla fine del 1987. Successivamente, nel gennaio 1988, don Brollo è stato inviato come missionario presso la Missione Cattolica Italiana di Wolfsburg, dove ha prestato servizio fino al 2014.
Per oltre 41 anni, don Giuseppe ha accompagnato pastoralmente i fedeli di lingua italiana, divenendo una figura centrale per la comunità emigrata. Grazie al suo impegno sacerdotale, ha creato ponti tra la vecchia e la nuova patria per gli italiani, offrendo loro un punto di riferimento spirituale e culturale in terra straniera. Allo stesso tempo, è stato un interlocutore prezioso per i madrelingua tedeschi, permettendo loro di avvicinarsi alla tradizione cattolica italiana.
Rientrato in Italia in età avanzata, don Brollo ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Tolmezzo, prima di ritirarsi presso la Fraternità sacerdotale. Domenica 28 luglio 2024, ha celebrato a Tolmezzo una solenne Santa Messa per il 60° anniversario della sua ordinazione presbiterale, avvenuta nel lontano 1964. Purtroppo, nella notte tra venerdì 2 e sabato 3 agosto, don Giuseppe Brollo è venuto a mancare all’età di 88 anni.
La redazione del Corriere d’Italia ricorda con affetto e gratitudine un sacerdote che ha saputo dedicare la propria vita alla costruzione di legami profondi e duraturi tra le persone, senza mai dimenticare le sue radici e la sua missione spirituale.