La campagna referendaria è già iniziata!

La legge Calderoli, con la sua autonomia differenziata, rappresenta solo l’ultimo insulto al modello sociale di Paese per cui i partigiani hanno lottato. Con questa riforma, il governo Meloni, stravolge l’ordinamento sociale del Paese.

Dietro una retorica di “modernizzazione” vediamo ancora una volta concretizzarsi l’attacco ai diritti dei cittadini e la distruzione del progetto costituzionale.

L’autonomia differenziata è una legge che mira a trasformare i meccanismi competitivi del mercato in rapporti istituzionali, in rapporti tra regioni. Istituzionalizza la “legge del più forte” e dà vita ad un modello di regionalismo competitivo che è stato il sogno della Lega Nord per tanti anni. Un modello di regionalismo in cui gli interventi per ridurre le disuguaglianze vengono considerati “assistenzialismo” e che implementa logiche egoistiche e brutali per l’appropriazione di poteri e competenze.

Questa legge è stata definita “spaccaitalia” o “secessione dei ricchi”, perché si tradurrà nella frammentazione geografica dei diritti e nella crescita esponenziale delle disuguaglianze nel Paese. Già oggi le differenze in termini di diritti sociali ed economici tra Nord, Centro, Sud e Isole sono abissali. Questa legge non farà altro che acuirle.

Le regioni più ricche potranno accordarsi con il governo per chiedere maggiore autonomia. Questo dividerà il Paese, metterà in discussione i contratti collettivi nazionali, comprometterà il Sistema Sanitario Nazionale, demolirà il Welfare universalistico, e frammenterà l’Italia su materie fondamentali come la tutela dell’ambiente e le politiche energetiche. La definizione dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni) non è certamente sufficiente a garantire i diritti fondamentali dei cittadini. Definire non vuol dire garantire. Inoltre la legge stessa specifica che i LEP verranno definiti a bilancio invariato, senza oneri finanziari aggiuntivi.

Ma senza variazioni di bilancio per implementare specifiche politiche sociali ed economiche, la definizione dei LEP è un puro esercizio intellettuale che serve a mistificare gli obiettivi di questa legge: colpire le regioni più povere e creare un’Italia frammentata, dove i cittadini che vivono nelle aree più ricche hanno più diritti.

Questo modello di società è in netto contrasto con lo spirito della nostra Costituzione che traccia il modello di un regionalismo di tipo fortemente solidale.

Il riconoscimento e la promozione delle autonomie locali e del decentramento amministrativo sanciti dall’articolo 5, sono infatti accompagnati da un impegno alla solidarietà e alla lotta alle disuguaglianze negli articoli 2 e 3.

Firmare è un atto di solidarietà collettiva. Fermiamo subito questa legge che mira ad aumentare le disuguaglianze territoriali. Per un’Italia unita, libera e giusta.

Per firmare abbiamo due sole possibilità

1) online:

– andare su https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500020 e accedere con lo SPID, la CIE o la CNS

oppure accedere tramite QR CODE

– cliccare su “Contro l’autonomia differenziata. Una firma per l’Italia unita, libera, giusta”

(il numero dell’iniziativa è 50002)

– premere su “sostieni iniziativa”, cliccare su “continua” e nuovamente su “sostieni iniziativa”

2) su moduli cartacei recandosi presso la

Cancelleria Consolare, Hildebrandstrasse, 1 – 10785 Berlin,

aperta nei seguenti giorni:

Lunedì, venerdì 08:30 – 12:30

Martedì 08:30 – 10:30

Mercoledì, giovedì 13:00 – 17:00;

o in occasione di iniziative pubbliche organizzate dal comitato.

Consolato Italiano di Francoforte (Danziger Platz 12)

tutti i MERCOLEDÌ DI SETTEMBRE, DALLE 15:00 ALLE 17:00 (senza appuntamento);

Monaco di Baviera:

Domenica 8 settembre dalle ore 16:00 alle 21:00

presso il ristorante Augustiner Bürgerheim, Bergermann Str. 33; 80339 München