Nella foto: Stele Castel Fiorentino Foto di ©Pasquale Episcopo

Monumenti alla memoria di una dinastia che segnò la storia d’Europa

Tra pochi giorni ricorrerà il 774° anniversario della morte di Federico II di Svevia. Avvenne il 13 dicembre 1250 in Capitanata (provincia di Foggia) in una cittadina chiamata Fiorentino dove Federico aveva fatto costruire una domus fortificata. In quella domus l’imperatore trovò rifugiò quando, durante una battuta di caccia, fu colpito da un attacco di dissenteria. Oggi Castel Fiorentino è un sito archeologico di rara bellezza e dal grande significato evocativo. 24 anni fa, il 13 dicembre del 2000, vi è stata collocata la prima “Stauferstele”. Fu oggetto di donazione da parte di Johann Heinrich von Stein, economista e professore emerito dell’Università di Stoccarda. Il monumento alla memoria dello Stupor Mundi creò in brevissimo tempo uno straordinario contagio culturale e da allora le Stauferstele sono diventate 39 in sei paesi europei.

Qui ne vogliamo raccontare la storia.

Sei anni fa abbiamo conosciuto il Prof. von Stein a Siracusa, in Sicilia. Non è stato un incontro fortuito. L’abbiamo a lungo voluto e alla fine ci siamo riusciti. L’occasione è stata l’inaugurazione della 37ª Stele, il 21 luglio 2018, a Ortigia. E’ stato proprio Johann Heinrich von Stein che ha pronunciato il discorso inaugurale. “Tutto è cominciato nel mese di dicembre del 1999, allorquando quattro amici (Manfred Hartmann, Gerhard Raff, Karl-Heinz Rueß e Walter Ziegler, ndr.) erano seduti ai piedi del monte Hohenstaufen in Svevia e riflettevano sulla grandezza di quella dinastia reale e imperiale e sulla sua influenza su gran parte dei paesi dell’Europa odierna. In quella occasione i quattro pensarono che sarebbe stato bello realizzare un monumento alla memoria di Federico II per il 750° anniversario della morte.” L’inaugurazione della Stele di Siracusa è stata fatta coincidere con la riapertura al pubblico del Castello Maniace dopo gli importanti interventi di restauro cui era stato sottoposto. Federico II ordinò di costruire il castello nel 1232, tre anni dopo il suo ritorno dalla Terra Santa. In quegli anni nell’Italia meridionale sorsero numerosi altri castelli federiciani, tra cui Castel del Monte, terminato nel 1240.

Le “Stauferstele” si chiamano così perché sono dedicate alla dinastia degli Hohenstaufen (o, semplicemente, Staufer), nobile famiglia tedesca originaria dell’antica Svevia (regione storica individuabile, oggi, in parte del Baden-Württemberg e della Baviera). La dinastia regnò in Europa per circa due secoli, dal 1079 al 1266, e diede alla storia tre imperatori del Sacro Romano Impero, il primo dei quali fu Federico Barbarossa, nonno di Federico II. Fisicamente una Stele consiste in una colonna di marmo travertino del peso di 4.5 tonnellate, alta 2,75 metri e larga 80 cm. Ha sezione ottagonale e una base quadrata di un metro di lato. Su quattro degli otto lati di ciascuna Stele sono scolpiti degli stemmi, legati ai luoghi e ai personaggi a cui è dedicata, nonché delle iscrizioni che descrivono le motivazioni storiche della sua realizzazione. Le iscrizioni sono in latino, in tedesco e nella lingua del luogo di collocazione. Sulla base, lateralmente, c’è il nome dello scultore, il sig. Markus Wolf di Stoccarda, su un’altro lato quello del donatore o dei donatori.

La geometria del monumento rimanda all’opera più famosa di Federico II, Castel del Monte e, soprattutto, alle caratteristiche dell’ottagono e al suo significato di compiutezza, integrità e perfezione divina. Concetti, questi, che nel Medioevo rappresentavano un segno distintivo della personalità dei re e degli imperatori. Castel del Monte con circa 250.000 visitatori l’anno è il luogo di cultura più frequentato della regione. Non è un caso che da molti sia considerato la “corona” della Puglia. Con i dovuti rapporti e proporzioni, ogni Stauferstele rappresenta esattamente ciascuna delle otto torri ottagonali del castello, considerata singolarmente. Probabilmente il successo delle Stauferstele è dovuto proprio al loro legame col castello federiciano più bello ed enigmatico, peraltro incluso, dal 1996, nella lista dei patrimoni universali dell’umanità dell’Unesco. Queste le motivazioni: “Castel del Monte è un capolavoro unico di architettura medievale, che riflette le idee umaniste del suo fondatore, Federico II Hohenstaufen. Il sito è di eccezionale valore universale nella sua perfezione formale e nella sua armoniosa fusione di elementi culturali dell’Europa settentrionale, del mondo musulmano e dell’antichità classica”.

Nella foto: Johann Heinrich von Stein e Pasquale Episcopo. Foto di ©Pasquale Episcopo

Con le loro iscrizioni le Stauferstele evocano eventi, personaggi e luoghi della storia europea tra l’XI e il XIII secolo, un’epoca caratterizzata dal conflitto tra i due poteri universali del Papato e dell’Impero. Un’epoca in cui in Europa il diritto, la religione cattolica e la lingua latina segnarono le vicende dei popoli. Un’epoca in cui nacquero i Comuni e gli Stati nazionali.

Ma dove sono le 39 Stauferstele?

Ebbene la Germania ne ha 33; l’Italia tre; Austria, Francia, Olanda e Repubblica Ceca ne hanno una. La 2ª Stele è stata collocata nel 2002 sull’Hohenstaufen, il monte che ha dato il nome alla dinastia degli Staufer, dove un tempo sorgeva un castello fatto costruire da un avo di Barbarossa. La Stele dell’Hohenstaufen, alla cui donazione ha partecipato anche il Prof. von Stein, è 25 cm più alta di tutte le altre, chiaro tributo all’importanza del luogo. A pochi km di distanza c’è Göppingen “Hohenstaufenstadt” (città degli svevi) dove nel 2012 è stata collocata la 17ª Stele della serie. La seconda Stele italiana è stata collocata a Bari, nel 2009, in prossimità del Castello svevo. Fare una descrizione completa di tutti i memoriali richiederebbe la descrizione delle motivazioni della loro presenza nei luoghi in cui si trovano, cosa incompatibile con lo spazio di questo articolo.

Ma torniamo alla Stele di Castel Fiorentino. Già dall’anno Mille Fiorentino faceva parte di una corona di piccole città fortificate fondate, per difendere il territorio dai Longobardi, da Basilio Bojannes, catapano bizantino. Da questo titolo, che designava un preciso ruolo amministrativo e giudiziario, derivò il nome di Capitanata. Federico visitò la Capitanata nel febbraio del 1221, soltanto tre mesi dopo l’incoronazione a Roma, il 22 novembre 1220, a sacro romano imperatore e se ne innamorò. Nel 1223 diede ordine di costruire, a Foggia, il Palazzo imperiale con l’intenzione di renderla REGALIS SEDES IMPERIALIS. Grazie ai numerosi privilegi e mandati emanati a Foggia sappiamo che Federico II ebbe soggiorni molto frequenti in città e vi trascorse un tempo di gran lunga superiore ad ogni altro luogo del regno e dell’impero. Foggia è dunque la città che più meriterebbe una Stauferstele, ma ancora non ce l’ha. Ciò vale tanto più in considerazione del fatto che il Palazzo imperiale è scomparso e che gli unici resti sopravvissuti sono l’Archivolto di ingresso al Palazzo imperiale e l’epigrafe fondativa.

Quando, nel luglio del 2018, a Siracusa abbiamo conosciuto von Stein, il professore aveva appena finito il suo discorso con le seguenti parole: “dobbiamo molto a Federico II, personaggio straordinario strettamente legato alla storia d’Italia e di Germania il cui pensiero, basato sulla ragione e sull’affermazione della verità, antesignano dei valori dell’illuminismo e privo di ideologie predeterminate, rappresenta ancora oggi un modello di riferimento”. Presentandoci come cittadini di Foggia gli abbiamo chiesto se fosse disposto a donare una Stele anche in quella città. Il professore rispose entusiasticamente di sì, a condizione che fosse collocata in prossimità dell’Archivolto. La proposta, presentata da chi scrive al Comune di Foggia nell’estate del 2019, ottenne nel novembre dello stesso anno l’approvazione formale della giunta comunale.

La Stele di Foggia avrebbe dovuto essere collocata nel 2021 in occasione dell’VIII centenario dell’arrivo di Federico II in città e del 50° anniversario del gemellaggio con Göppingen. Nella prospettiva di celebrare le due ricorrenze, il Prof. von Stein ha incaricato lo scultore Markus Wolf di eseguire l’opera. Nel mese di maggio lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose ha “congelato” l’inaugurazione del monumento col risultato che l’evento culturale più importante per la città è stato accantonato in attesa dell’insediamento della nuova amministrazione, insediamento avvenuto a fine 2023. Dalla primavera del 2021 la Stele aspetta imballata di essere trasportata a destinazione. Nel frattempo, nel febbraio 2022, la 39ª Stauferstele è stata collocata a Selm, in Germania, in memoria di Federico Barbarossa.

La Stele di Foggia sarà la 40ª della serie. Auspicabilmente verrà realizzata nel 2025. Contribuirà a creare nei cittadini consapevolezza della grandezza della propria storia, orgoglio e senso dell’identità.