Ancora una volta la bandiera italiana e quella tedesca sventolano insieme nella Missione Cattolica Italiana in Amburgo. Nonostante la storica rivalità calcistica e la supposta incompatibilità caratteriale, infatti, tra italiani e tedeschi non c’è tutta la differenza che lo ‘spread’ tra i titoli di Stato dei due Paesi sottolinea impietosamente ogni giorno, la giornata di solidarietà “Amicizia Italo-Tedesca” vede insieme due popoli per aiutare chi ha più necessità e per gustare le specialità italiane grazie ai maestri Chef della FIC (Federazione Italiana Cuochi) ed all’ascolto di buona musica italiana grazie al gruppo “Anonimo Siciliano”.
Per fugare ogni dubbio è stato sufficiente prestare ascolto alle voci dei partecipanti italiani e tedeschi, i quali si sono uniti simbolicamente in un evento che rappresenta al meglio l’atmosfera internazionale e la doppia identità culturale della zona. Le origini di un simile incastro risale a cinque anni fa quando il nuovo Missionario ha avuto l’intuizione di organizzare questo evento, ogni secondo sabato di Maggio, ed oggi più che mai vede sempre la presenza di oltre una settantina di ospiti e da quest’anno anche la collaborazione della “Deutsch-Italienische Gesellschaft – Società Dante Alighieri” di Amburgo e Lubecca, oltre all’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, il Consolato Generale d’Italia in Hannover ed il ComItEs di Hannover nella cui giurisdizione cade Amburgo.
L’evento giunto quest’anno alla quinta edizione ha portato miglioramenti continui nel programma. Dopo il tradizionale saluto di apertura da parte del padrone di casa don Pierluigi Vignola il quale ha voluto sottolineare la duplice ed importante presenza della FIC che si è avuta quest’anno, si sono avvicendati il Console Generale d’Italia in Hannover dott. Giorgio Taborri e il Presidente del ComItEs dott. Giuseppe Scigliano. La presenza quest’anno dell’Executive Chef Nino Russo, Presidente della Delegazione Germania della FIC il quale ha elogiato l’impegno della FIC Germania nel collaborare con la Missione Cattolica Italiana di Amburgo, grazie allo Chef Gabriele Gislon responsabile della Sezione Amburgo Nord Germania, e la consolidata presenza della Executive Chef Enza Barbaro, Presidente della Delegazione Fic di Romania e Moldavia, che originaria della Basilicata, terra di origine del Missionario, insieme al dott. Giovanni Baldantoni, “Main Sponsor” della manifestazione in quella che è anche la sede della Delegazione Germania di Palazzo Italia Bucarest, presentando i piatti tipici della Basilicata per la ricorrenza di “Matera 2019 Capitale Europea della Cultura”, hanno fatto sì che la grande famiglia della FIC non avesse alcun confine.
Il posto d’onore è stato poi riservato in modo particolare a Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Salvatore Ligorio Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo e Presidente della Conferenza Episcopale di Basilicata presente per l’occasione e per la celebrazione delle cresime il giorno dopo la manifestazione oltre al gruppo musicale “Anonimo Siciliano” che con le sue espressioni caratterizzanti dell’italianità e della meridionalità hanno coinvolto con il loro ritmo gli ospiti presenti. Le ‘canzoni dell’emigrante’, ballate tradizionali dense di nostalgia e amore per la propria terra, hanno fatto emozionare i più anziani, che ricordavano quando le cantavano tornando a casa, mentre i giovani si sono divertiti tra specialità nostrane e immancabili bevute internazionali. Questa Festa di amicizia e “Giornata di Solidarietà Italo-Tedesca” ha, pertanto, avuto anche il suo momento spiccatamente culturale, e chi capiva l’italiano ha ascoltato in religioso silenzio.
Il pubblico tedesco che capiva poco (anche perché si è parlato in dialetto siciliano stretto) ha comunque apprezzato toni e mimica del narratore, accompagnato da uno struggente sottofondo musicale. Il ricavato della serata devoluto in beneficenza, come ogni anno, ed in modo particolare quest’anno per aiutare i bimbi poveri del Brasile grazie alla “Comunità Nuovi Orizzonti”, Associazione no profit che si dedica ai “Meninos de Rua”. Da situazioni come queste siamo chiamati a comprendere il valore della fratellanza che travalica le frontiere nazionali: i nostri antenati, immigrati in Germania a grandi ondate nel dopoguerra, di certo non stavano simpatici a tutti. Alcuni popoli riescono a sconfiggere la xenofobia, mettere in minoranza i nazionalisti a oltranza e vedere lo straniero come una risorsa umana e professionale, non come un pericoloso concorrente per il proprio limitatissimo orticello.
Per imparare la lezione e rendere gli italiani simili ai tedeschi nell’accoglienza serviranno coraggio, umiltà e grande elasticità mentale: tra qualche anno, forse, saranno le sempre più numerose comunità straniere presenti sul nostro territorio nazionale a regalarci la loro ‘Giornata di Solidarietà – Festa dell’Amicizia Italiana”.