Foto di ©Tony Màzzaro

L’Italia rimane fra le mete preferite

Alla crisi che attanaglia la Germania si contrappone una crescente voglia di viaggiare.

È questa in sintesi la considerazione degli oltre 1.600 espositori del variegato mercato della vacanza. Esso comprende ovviamente i diversi segmenti del turismo che vanno da quello individuale del campeggio a quelli dello sport, del mare, alla montagna, al lago, della natura, delle terme e delle città d’arte. Le calamità naturali, le guerre e l’instabilità sociale e politica di molti paesi, spingono sempre più il turista tedesco o comunque stabilmente residente in Germania a scegliere mete alquanto sicure. Fra i paesi prescelti si riconfermano la Spagna, l’Italia, la Turchia, la Grecia, la Slovenia, la Croazia e la stessa Germania sempre più gettonata a livello nazionale e internazionale sia per le bellezze naturali che paesaggistiche e culturali.

Infatti, anche quest’anno si è registrata in fiera una forte presenza di Länder quali la Baviera con i suoi laghi, il Baden-Württemberg con la sua Foresta Nera ed il Lago di Costanza, “La strada del vino” le città di Magonza, Kassel e Treviri della Renania Palatinato, e poi le città anseatiche Amburgo, Brema e Lubecca, il Mar del Nord e dell’Est e la gettonatissima Berlino per la sua plurivariegata offerta culturale, paesaggistica e del divertimento.

In forte ascesa è l’interesse per il turismo sulle due ruote e con il camper e per le città d’arte, mentre in calo è il segmento termale. Ciononostante L’Italia resta una meta preferita dei tedeschi anche per il segmento termale ci dice Pino Gammaro di Heidenheim (Baden-Württemberg) che da oltre tre decenni promuove in diverse fiere alcuni hotel di Abano e Montegrotto:

“Il nostro settore termale alla CMT per noi operatori ha avuto un ottimo riscontro. Molti visitatori hanno addirittura prenotato un proprio soggiorno direttamente qui in fiera.

Poi, per quanto riguarda la crisi lavorativa che la Germania sta attraversando, dalle molte interlocuzioni con diversi potenziali clienti si evince una forte voglia di evasione dalla quotidianità almeno per qualche settimana.  Non bisogna poi dimenticare che il nostro settore termale è rivolto principalmente ad “over 50” e a pensionati.”

Foto di ©Tony Màzzaro

In Italia e non solo una sempre maggiore attenzione è riservata agli over 70 e soprattutto ai disabili o diversamente abili. Sono infatti sempre più le strutture ricettive che hanno adeguato gli accessi  agli ascensori e ad aree di intrattenimento per bambini. In calo è la richiesta per alberghi con campi da tennis. Nonostante “la febbre Sinner” Djokovic, Musetti, Berrettini, Zvererv, Alcaraz ed altri, la richiesta stenta a riconquistare l’entusiasmo dei giovani registrato in passato con Boris Becker e Steffi Graf. Oggi gli sportivi sono fortemente interessati e attratti dal parapendio, dal surf, scalate, motocross, trekking, mountain-bike e down Hill ovvero risalite su impianti e discese mozzafiato.

Soddisfazione è stata registrata invece nel mondo della Caravan, dei Camper e crocieristico soprattutto per i Paesi Scandinavi, del Mediterraneo, dell’Egeo e dell’Atlantico.

Il Prof. Martin Lehmann, esperto del mercato turistico tedesco, è convinto che né la crisi dell’automobile tedesca con tutto l’indotto e né le elezioni politiche anticipate influenzeranno negativamente il mercato o meglio l’innata voglia di viaggiare dei tedeschi.

“Ciò vale – sostiene il Prof. Lehmann – anche per il turismo culturale in cui l’Italia detiene da sempre il primato. Basti ricordare Venezia, Firenze, Roma che giornalmente ed in tutte le stagioni dell’anno registrano un flusso continuo di visitatori stranieri e , fra questi, decine di migliaia di tedeschi”.

Nella foto: Il prof. Martin Lehmann, esperto di movimenti turistici dalla e per la Germania. Foto di ©Tony Màzzaro

Non meno importante è il richiamo operistico del Teatro alla Scala di Milano nel periodo dicembre – giugno e dell’Arena di Verona nel periodo estivo “metà giugno – inizio settembre” collegato a vacanze sul Lago di Garda o  cure Termali ad Abano/Montegrotto.

Come per la Turchia, Grecia, ex Jugoslavia, Polonia, Bulgaria e Romania così per l’Italia un segmento importante di flusso turistico è costituito da oltre mezzo secolo dagli emigrati che puntualmente ogni estate, compatibilmente con il lavoro e/o con la scuola fanno ritorno nei luoghi di origine. Anche costoro spostano milioni di euro dalla Germania e non solo.

L’Italia politica – come noto – da qualche anno sta riservando una particolare attenzione al Turismo delle Radici o di Ritorno con l’obiettivo di contribuire a bloccare o per lo meno a ridurre o contenere l’emorragia dell’esodo dei pochi giovani e famiglie rimaste nei piccoli borghi. Col calo demografico, come noto, spariscono anche entità lavorative e dei servizi: banche, ambulatori, scuole, assistenza per anziani, officine, operai per piccole aziende artigianali e agricole.

Fortunatamente una boccata d’ossigeno alle microeconomie del mercato turistico è data oggi dal cosiddetto Turismo delle Radici ovvero dagli emigrati che fanno ritorno in estate nelle località d’origine.

Alla dinamicità dei piccoli borghi si associa la rivitalizzazione delle microeconomie che per l’intero Paese Italia, secondo la Confcommercio ha significato nel 2024 un tesoro potenziale da oltre 8 miliardi di euro. Secondo poi la The European House– Ambrosetti il turismo delle radici può generare in Italia fino a 141 miliardi di euro. Ovviamente tutti sappiamo che l’industria vacanziera è anche strettamente collegata o meglio subordinata alle attività produttive di tutti i comparti dell’economie ed in particolare delle grandi aziende, fucina di benessere di un intero territorio. Le fiere sono un ottimo indicatore, subordinato ad altri settori e avvenimenti imprevedibili. I 1.600 espositori della Caravan Motor Touristik forti dei 260.000 visitatori in 9 giorni di fiera esprimono fortunatamente ottimismo.