Natalia Moskal è una cantante di origine polacca, ma anche autrice, traduttrice e proprietaria di una casa editrice. Dal 2017 ad oggi ha pubblicato tre album: “Songs Of Myself” (2017), “Bunt Młodości” (2018) e “There Is a Star” (2020). La sua musica spazia dal genere pop, al soul, R&B ed elettronico. A novembre 2019, Natalia pubblica il suo primo singolo in italiano “Imperfetta” che segna il suo esordio sul mercato musicale italiano. Il video del brano “Tu vuò fa l’Americano”, estratto dal suo ultimo album, è stato nominato come Best Cover ai Berlin Music Video Awards 2021. Lo scorso anno l’artista ha realizzato lo spettacolo teatrale “Ieri, oggi, domani” ispirato alla vita di Sophia Loren.
L’abbiamo incontrata per voi.
Nonostante il brano parli di distacco, nel brano si percepisce un filo di speranza onnipresente. Come ti rapporti al distacco?
Qualche mese fa ho subito una perdita alla quale faccio fatica a far fronte e che ho descritto in “Sole ad est”. Scrivere musica a volte è autoterapeutico ma è sempre difficile elaborare sentimenti così pesanti. Sono ancora ferita da quella perdita, ma durante la registrazione di questa canzone e durante la realizzazione del video musicale avevo bisogno anche di un po’ di speranza, per questo nel video musicale abbiamo creato un luogo, un pianeta, dove forse un giorno ci incontreremo tutti dopo aver lasciato la Terra. Spero che accada davvero. Altrimenti la vita non avrebbe senso, no?
Come mai hai deciso di cantare questo brano proprio in italiano?
Ho sempre amato le lingue straniere, all’università ho studiato filologia inglese e sono venuta in Italia per l’ultimo anno di magistrale. Dopo aver finito gli studi, ho deciso di restare in Italia ma non volevo smettere di fare musica, così ho deciso di provare a cantare in italiano. Ho iniziato a studiare l’italiano solo 5 anni fa e ora vivo a Milano, so che a volte il mio accento strano si percepisce, ma amo davvero cantare in lingue diverse.
È un ritorno alla musica a due anni da “There Is a Star”. Cosa è successo musicalmente in questi anni?
Mi sono davvero interessata alla vita e al lavoro di Sophia Loren quando ho letto la sua autobiografia. Oltre ad essere una donna straordinaria, bella e di talento, è veramente instancabile. È una leggenda vivente. Ho voluto realizzare un progetto musicale dedicato a lei e in omaggio alla cultura italiana. È così che è nato “There is a star”.
Oltre alla musica c’è per te anche il mondo del teatro. Sei stata in scena con uno spettacolo dedicato alla Loren. Ci puoi raccontare qualcosa di più su questo spettacolo e su cosa rappresenta, secondo te, Sofia Loren, per il mondo femminile?
Esatto, abbiamo anche portato in teatro “Ieri, oggi, domani” uno spettacolo dove balliamo e raccontiamo la storia di Sophia. Abbiamo fatto sold out! Il giorno della prima le persone sono venute sul posto per chiedere dei biglietti, ma non avevamo più posti. Spero di poter portare presto questo spettacolo in Italia. Sophia è un esempio perfetto per le donne giovani, viene da una famiglia molto povera, è cresciuta senza un padre, ha vissuto la fame e la guerra ma era determinata a voler raggiungere un successo internazionale.
Sei anche editrice. Quando e perché hai deciso di fondare una casa editrice e quale linea editoriale adotti?
Ero molto giovane quando ho pubblicato il mio primo libro con Fame Art, avevo 22 anni. Ho studiato letteratura, quindi mi è sembrato abbastanza naturale lanciarmi in questa avventura, ma è una grande sfida essere così giovane e aprire una propria azienda. Tuttavia, sono felice di averlo fatto. Ci concentriamo sulla pubblicazione di libri scritti da e sulle donne, principalmente letteratura femminista. Siamo anche specializzati in libri di autori ebrei, soprattutto la famiglia Singer che conta scrittori molto importanti tra i quali Isaac Bashevis Singer, vincitore di un premio Nobel.