La prematura uscita della Deutsche Elf di Jöggi Löw dai Mondiali e il bel tempo hanno contribuito a rendere l’esperienza di Piazza Italia un appuntamento piacevole e apprezzato. La scelta della località è caduta su Weinstadt, una cittadina di 26.000 abitanti a 15 km di Stoccarda. La scelta è stata dettata dalla disponibilità dell’amministrazione comunale locale e dalla presenza di molti imprenditori nostrani operanti in quella zona.
Il programma ha contemplato un largo ventaglio di proposte: vini, prosecco, oli, dolciumi, automobili, marmo e offerte turistiche termali. Per una ventina di imprenditori italiani, associati alla VIU-FIDI (Federazione di piccoli e medi imprenditori d’origine italiana in Germania, quest’appuntamento è stato un tentativo di coesione sociale, produttiva e culturale.
È un esempio concreto di una “mini Italia” che produce, che dà lavoro e che attraverso le importazioni dall’Italia, favorisce il mantenimento e la creazione di posti di lavoro sia in patria che nella realtà tedesca.
Se negli anni 50’ e 60’ in Germania non era facile trovare pasta, pelati, olio d’oliva, vino e sale marino; oggi non vi è forse tavola su cui non vi sia la pizza e la pasta nelle forme più svariate.
Questa prima edizione all’aperto segue molte altre, tenute presso alcune aziende di imprenditori associati: i Fratelli Michele e Antonio Di Gennaro, Marmo Amodeo&Serra, Autohaus Braun/Dianella, Gelaterie Santin e diverse altre.
La VIU-FIDI (Verband italienischer Unternehmer/Federazione Imprenditori d’origine italiana) è giovanissima. Tenuta a battesimo nel 2012 dall’allora Console Generale a Stoccarda, Francesco Catania, nel corso dei primi anni di vita, ha vissuto alti e bassi.
Le visioni fra gli imprenditori di prima generazione sono un po’ diverse da quelle dei più giovani. Tuttavia le componenti non hanno mai tradito l’obiettivo di proporsi al mercato locale tedesco con prodotti interessanti e di qualità. Qualità, serietà, puntualità e bontà o bellezza costituiscono l’armonico arco della promozione e del successo del “made in Italy” in terra sveva.
Le aziende italiane in Germania sono oggi poco più di 40.000. Nel Baden-Württemberg ve ne sono oltre 10 mila. Sono tutte aziende di piccola e media dimensione. Esse vanno dalla piccola pizzeria, al barbiere, dal traduttore o massaggiatore ai liberi professionisti, fino alla media azienda con un mezzo migliaio di dipendenti.
Questo importante fattore economico si sa che esiste, ma non si è mai messo come unità in vetrina. Perciò per conquistare un proprio peso specifico si è costituito in Verband (federazione).
In questo modo ha conquistato considerazione da parte delle istituzioni locali tedesche e italiane. Purtroppo, della loro esistenza si parla solo quando la politica menziona le esportazioni italiane verso la Germania o quando le istituzioni hanno bisogno di sponsorizzazioni.
Un altro aspetto di non minore importanza è la complementarietà dei diversi segmenti economici. Infatti nella VIU-FIDI a regnare è lo scambio e non la concorrenza o peggio ancora l’invidia.
Nonostante la finalina e la finale dei Mondiali di Russia 2018, si è registrato una buona affluenza di pubblico italo-tedesco, soprattutto il sabato, giornata lunga e intensa di programma: gara di calcio delle Vecchie Glorie del VfB Stoccarda contro Maurizio Gaudino e i suoi amici, terminata 5-5, e tanti giovani artisti che si sono alternati sul palco.
La domenica è stata caratterizzata dalla sfilata di una trentina di FIAT 500 ed altrettante Vespe d’epoca. Gli imprenditori espositori hanno sottolineato l’importanza del Made in Italy in terra sveva, caratterizzato da tanta passione e attaccamento.
Per molti degli attori in campo Piazza Italia ha costituito una sorta di vetrina che ha richiesto investimento di denaro e molte energie per pervenire a risultati d’immagine collettiva accettabili.
In vetrina sono state messe anche un corposo elenco di bravi cantanti, complessi musicali molto noti in zona e il gruppo Folk Sicilia di Kaufbeuren (Baviera) con 7 musicisti che hanno espresso il massimo della sicilianità folklorica.
La conduzione è stata affidata a due stelle nascenti: Loredana Meduri e Alessandro Spanu. La manifestazione ha goduto del Patrocinio del Console Generale Massimo Darchini e della Presidente del Landtag Baden-Württemberg Muhterem Aras.
L’ing. Diego Pignataro, che con Mario Fustilla ha coordinato l’intera manifestazione, Michele Dianella con le sue FIAT ed Alfa Romeo, Giuseppe Principe col suo caffè, Carmine Solimine con la squisita porchetta, Michael Marion (Eiscafe Santin) col suo squisito gelato, Natale Amodeo col suo marmo di Carrara, Giuseppe Gammaro, Anton Marino (SuS Waiblingen), Eurofliesen, Pasticceria Messina, Remstalmarkt Mack (Rocco Capurso), Ecoline Wash (Luigi Sansone), Rio Pasquale (Pizzeria Bella Italia), Maler – und Bodenlegerbetrieb (Scontrino Vincenzo), Toni D’Errico e altri, tutti hanno contribuito a dare un’immagine della piccola e media impresa italiana in terra sveva.
La ciliegina è stata la presenza di operatori della Basilicata che hanno promosso il famoso e ricercato vino “aglianico” ed altre leccornie, promosse dell’associazione regionale, operante a Stoccarda e dintorni. È auspicio della VIU-FIDI che l’esperienza si riproporrà nel 2019.