Ottava Maratona di lettura della VDIG ad Amburgo
Il 3 marzo scorso nella biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo si è tenuto l’evento di lancio dell’ottava Maratona di Lettura dalla VDIG e.V., la federazione delle società italo tedesche attive in Germania.
Quella che a prima vista può non sembrare una notizia, di questi tempi lo è. Nel 2021, per esempio, la stessa iniziativa si è dovuta tenere esclusivamente online. Al contrario nel marzo 2022 si tiene in presenza, grazie allo sforzo delle società affiliate e con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana di Berlino, facendo tappa a Colonia, Stoccarda, Hannover e in un’altra decina di località tedesche.
Con una pandemia in corso e la drammatica situazione ai confini dell’Europa, diventa un atto di fiducia e di coraggio invitare persone a riunirsi e ascoltare la lettura di capolavori della letteratura italiana. Lo ha ricordato la presidente della VDIG, Rita Marcon-Grothausmann.
Quest’anno, la Maratona è dedicata a uno dei più affascinanti romanzi italiani del Secondo Dopoguerra: “L’Isola di Arturo” di Elsa Morante. Introdotti dalla Maike Albath, esperta e critica letteraria che ha presentato la figura della scrittrice e l’importanza della sua opera, alcuni dei brani più significativi del libro sono stati letti sia in italiano dalla stessa direttrice dell’Istituto di Amburgo, Nicoletta di Blasi, sia in tedesco dagli attori Annalena Schmidt e Sebastian Dunkelberg, grazie alla collaborazione con l’editore Wagenbach e con il ©Elsa Morante Estate.
Non poteva mancare il patrocinio del Comune di Procida, capitale italiana della cultura per il 2022 nonché palcoscenico della storia di crescita e maturazione di Arturo, il protagonista del romanzo. Un sostegno scaturito dall’incontro reale tra persone e dall’idea, rappresentata al termine della serata da un filmato arrivato da Procida, che “la cultura non isola”. Perché persino in un romanzo che si sviluppa in un’atmosfera sospesa, quasi incantata, con il protagonista che racconta “dell’epoca contemporanea, non sapevo nulla”; ebbene persino nella finzione letteraria gli eventi politici e bellici irrompono nella vita delle persone. E non si può né si deve, come ha sottolineato la presidente Marcon, restare in silenzio bensì dare un segno, grande o piccolo che sia, di dialogo e di umanità.