L’appena conclusa Luminale, il festival di Arte e Luce in concomitanza con la Fiera Light +Building, ospitato dalla città di Francoforte dal 18 al 23 Marzo, ha visto una partecipazione importante di artisti italiani.
La facciata della Alte Oper è divenuta teatro del video mapping “Changing Times” del gruppo di video designers milanesi “Karmachina” composto da Rino Stefano Tagliafierro, Paolo Ranieri e Vinicio Bordin.
I video maker hanno illustrato la storia della “Alte Oper” uno degli edifici simbolo di Francoforte, dall’apertura nel 1880, agli anni d’oro, dalla distruzione, alla ricostruzione postbellica per mano dei cittadini e la riapertura nel 1981. Immagini, colori, movimento, suoni ricostruiscono lo scorrere del tempo e di atmosfera magistralmente. Il video è stato realizzato con il supporto tecnico del museo Städel che ha fornito immagini di quadri impressionisti e espressionisti di quegli anni, usati dagli artisti per raccontare gli anni d’oro della Alte Oper, fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Pubblico incantato…
Un altro intervento significativo di creatività italiana all’interno della Luminale è stato quello di Eleonora Esse, che ha presentato “Building Bridges” alla Frankfurt School of Finance. Tre insegne retroilluminate con luce led con messaggi cristiani “Charity is our duty”, “We all need Mercy”, “The way to joy is sanctity” e in connessione con le altre religioni e culture, per costruire ponti, non muri con il nostro prossimo. Carità, misericordia e santità come cammino verso la gioia sono concetti presenti nella nostra religione, come in quella musulmana ed ebraica e nelle filosofie spirituali orientali.
Pur se ragazzo, ho vissuto con consapevolezza gli anni del VII e ricordo bene che preti e fedeli certo non modernisti erano convinti che un aggiornamento della religione cattolica sarebbe stato necessario per contrastare la crisi che già si manifestava con la diminuzione della pratica religiosa. Forse il rimedio fu peggiore del male, ma certo non servì. Tutte le disquisizioni contenute in questi commenti sono però ancora più inutili. L“azione del demonio non si contrasta con le chiacchiere, ma con preghiere e vite sante, che oggi davvero non si vedono. Vite basate non sui dibattiti verbali, ma su una consacrazione a Dio e su una comunione con lui. Chi vuole salvare la Chiesa sulla terra, deve cercare la santificazione, non la vittoria in dispute morali o teologiche. Tutto ciò che ci serve della dottrina c“è l“abbiamo già, ma se non lo applichiamo con fede, speranza e carità non serve a niente ribadirlo verbalmente.