GERMANIA – Un bilancio della politica dei rifugiati dal 2015 alla guerra in Ucraina
Ruud Koopmans è un sociologo e ricercatore olandese sulle tematiche delle migrazioni. È nato a Rotterdam nel 1953 e ha studiato sociologia all’Università Erasmus di Rotterdam. Dal 2018 è professore di sociologia all’Università Humboldt di Berlino e direttore di un gruppo di ricerca presso il Centro di ricerca sociale delle scienze di Berlino.
Koopmans è noto per le sue ricerche nel campo della migrazione e dell’integrazione. Nel suo libro “Assimilazione o multiculturalismo” (2009) ha esaminato l’integrazione dei migranti in vari Paesi europei. Mentre nel suo nuovo libro “Die Asyl-Lotterie” (2023) che recentemente ha presentato, critica il sistema europeo di accoglienza per i rifugiati e propone soluzioni per ottenere una distribuzione più equa dei richiedenti asilo e dei rifugiati in Europa.
Nel libro Koopmans affronta il tema della politica di asilo ed esamina le decisioni delle autorità competenti in materia in diversi Paesi. L’autore sostiene che spesso le politiche di asilo riservano ai richiedenti asilo un trattamento diseguale, a seconda di fattori quali l’origine, il sesso o la religione del richiedente. Koopmans esamina anche le ragioni di questa disuguaglianza e sostiene che spesso si basa su pregiudizi e stereotipi. Chiede una politica di asilo più equa e obiettiva, basata sulle circostanze individuali di ciascun richiedente. Inoltre il libro offre una visione delle complesse sfide che i Paesi devono affrontare nella gestione dei flussi migratori e nelle decisioni sulle domande di asilo ed evidenzia le questioni etiche e morali che circondano la politica di asilo e invita il lettore a riflettere sulle possibili soluzioni.
In “Die Asyl-Lotterie”, l’autore presenta diverse soluzioni per ridurre le disuguaglianze e i pregiudizi nella politica di asilo e garantire un trattamento più equo dei richiedenti asilo.
Alcuni dei suoi suggerimenti sono:
1. Una valutazione più obiettiva delle domande di asilo: Koopmans sostiene che le domande di asilo dovrebbero essere valutate in modo più obiettivo, indipendentemente dall’origine, dalla religione o da altre caratteristiche personali del richiedente. A ciò potrebbero contribuire procedure standardizzate, formazione dei decisori e revisione indipendente delle decisioni.
2. Una distribuzione più equa dei richiedenti asilo: Koopmans chiede una distribuzione più equa dei richiedenti asilo tra i diversi Paesi dell’UE, al fine di condividere gli oneri e le sfide. Questo obiettivo potrebbe essere raggiunto attraverso sistemi di quote, una più stretta cooperazione tra i Paesi dell’UE e un migliore sostegno ai Paesi con un numero particolarmente elevato di richiedenti asilo.
3. Una maggiore integrazione dei richiedenti asilo: Koopmans sottolinea l’importanza di integrare bene i richiedenti asilo nella società, per promuovere la loro integrazione e il loro benessere e ridurre i conflitti. A ciò potrebbero contribuire misure come corsi di lingua, accesso al mercato del lavoro, sostegno psicologico e una migliore situazione abitativa.
4. Un miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi d’origine: Koopmans sottolinea anche l’importanza di affrontare le cause profonde della fuga e della migrazione. A questo potrebbero contribuire misure come gli aiuti allo sviluppo, la risoluzione dei conflitti, la promozione della democrazia e dei diritti umani e il sostegno in caso di disastri naturali.
Secondo l’autore queste proposte mirano a promuovere politiche di asilo più eque e umane e ad aiutare sia i richiedenti asilo che i Paesi ospitanti.
In più Koopmans sostiene che la legislazione europea in materia di asilo fa più vittime di quante ne salvi, perché porta a un sovraccarico delle capacità di accoglienza e a una distribuzione disuguale dei richiedenti asilo.
L’autore sostiene che l’elevato numero di richiedenti asilo e rifugiati in Europa negli ultimi anni ha portato alcuni Paesi, soprattutto nell’Europa meridionale, a un sovraccarico di lavoro, con conseguente sovraffollamento, cattive condizioni di vita e un aumento della violenza e della criminalità nei campi profughi. Allo stesso tempo, ci sono anche Paesi che accolgono pochi richiedenti asilo anche se sarebbero in grado di farlo. Questo porta a una distribuzione ineguale degli oneri e alla competizione per i richiedenti asilo “migliori”, che a sua volta porta a un trattamento iniquo dei richiedenti asilo.
La tesi di Koopmans è che ciò fa sì che il diritto d’asilo europeo fallisca i suoi obiettivi umanitari e contribuisca invece a causare la morte delle persone in fuga, ad esempio chiudendo le frontiere o aumentando i percorsi pericolosi e illegali. Il sociologo chiede quindi una distribuzione più equa e solidale dei richiedenti asilo e una riforma completa del sistema europeo di asilo per garantire che esso risponda alle esigenze dei richiedenti asilo e dei rifugiati e offra loro un futuro sicuro.
La lotta alla migrazione illegale è all’ordine del giorno non solo in Germania ma anche in molti altri Paesi europei come per esempio l’Italia, la Spagna ecc… Tuttavia, vi sono differenze nel modo in cui la migrazione illegale viene percepita e affrontata nei diversi Paesi, che possono essere basate su diversi fattori.
In Italia e nel Regno Unito, la questione dell’immigrazione clandestina potrebbe avere una priorità maggiore a causa di circostanze specifiche. Ad esempio, l’Italia ha registrato un elevato numero di arrivi di richiedenti asilo e migranti via mare a causa della sua posizione geografica sulla costa del Mediterraneo. Questo ha creato una grande tensione nel Paese e ha intensificato il dibattito pubblico sulla politica di asilo. Il Regno Unito, invece, dopo il voto sulla Brexit si è concentrato maggiormente sul controllo dell’immigrazione per mantenere il controllo sui propri confini.
Anche in Germania c’è un forte interesse a combattere l’immigrazione clandestina, soprattutto nel dibattito pubblico. Tuttavia, esiste anche una forte tradizione di diritto d’asilo e di protezione dei rifugiati, profondamente radicata nella società tedesca. Di conseguenza però, c’è anche una forte attenzione al trattamento umano dei richiedenti asilo e dei migranti.
È importante notare che le misure per combattere l’immigrazione clandestina possono variare in ogni Paese, in quanto dipendono dalle rispettive condizioni politiche e sociali. Tuttavia, è anche importante che le misure siano in linea con i diritti umani e gli obblighi internazionali e che garantiscano un trattamento equo e umano dei richiedenti asilo e dei migranti.
Nel suo libro “Die Asyl-Lotterie”, Koopmans critica l’idea che l’umanitarismo non abbia un limite massimo, ritenendo che ciò possa portare a un’immigrazione incontrollata, con effetti negativi a lungo termine sulla società.
Egli sostiene che è importante trovare un equilibrio tra l’aiuto umanitario ai richiedenti asilo e ai rifugiati e la protezione della società e dello Stato sociale. Koopmans sottolinea che gli aiuti umanitari non possono essere illimitati e che è necessario porre un limite per garantire una distribuzione sostenibile ed equa dei richiedenti asilo e dei rifugiati.
In questo senso, Koopmans sarebbe piuttosto critico nei confronti dell’espressione dei politici tedeschi “l’umanitarismo non conosce limiti massimi” e sostiene che un limite massimo è necessario per garantire una distribuzione controllata ed equa di richiedenti asilo e rifugiati e per assicurare che l’accoglienza di rifugiati e migranti sia sostenibile nel lungo periodo.
A tale scopo Koopmans propone diverse soluzioni per affrontare i problemi legati al sistema europeo di asilo e alla politica migratoria.
Alcune delle sue proposte sono:
1. Standard e procedure di asilo uniformi: Koopmans sostiene che è necessario creare standard e procedure di asilo uniformi in tutta l’UE per garantire una distribuzione equa dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Ciò contribuirebbe anche a garantire che i richiedenti asilo e i rifugiati ricevano lo stesso trattamento in tutta l’UE.
2. Quote di accoglienza limitate: Koopmans propone che gli Stati dell’UE stabiliscano quote di accoglienza limitate per i richiedenti asilo e i rifugiati, calcolate sulla base di fattori quali la dimensione della popolazione e la forza economica. Tali quote dovrebbero essere aggiornate annualmente per tenere conto dei cambiamenti della situazione nei Paesi di origine e dell’economia dei Paesi di accoglienza.
3. Controlli alle frontiere: Koopmans sottolinea la necessità di istituire controlli efficaci alle frontiere per prevenire l’immigrazione incontrollata. Suggerisce che gli Stati dell’UE investano maggiori risorse nei controlli alle frontiere per combattere l’immigrazione illegale.
4. Cooperazione con i Paesi di origine: Koopmans sottolinea la necessità di collaborare più strettamente con i Paesi d’origine di migranti e rifugiati per affrontare le cause profonde della migrazione e sostenere le persone nei loro Paesi d’origine. Ciò contribuirebbe a garantire che un numero minore di persone sia costretto a lasciare il proprio Paese d’origine.
Queste e altre proposte di Koopmans mirano a creare una distribuzione più equa e sostenibile dei richiedenti asilo e dei rifugiati in Europa, per ridurre l’onere sui singoli Paesi e garantire un trattamento umano dei richiedenti asilo e dei rifugiati.
Nota: Ruud Koopmans ha pubblicato numerosi articoli accademici e libri ed è considerato uno dei maggiori esperti nel campo della migrazione e dell’integrazione in Europa. È membro di vari organismi scientifici e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro.