È andato al regista Luca Lucchesi il Premio Mannozzi 2024, prestigioso riconoscimento che ogni anno viene assegnato a un personaggio che con le sue attività promuove le relazioni tra Italia e Germania in campo culturale, politico o economico. La cerimonia di premiazione ha avuto luogo lo scorso 15 dicembre 2024 nei locali del ristorante Bocca di Bacco, gestito da Alessandro Mannozzi, figlio di Massimo, e affermato tempio della gastronomia italica nella capitale tedesca.
Siciliano d’origine (è nato a Palermo nel 1983) e residente dal 2009 a Berlino, Lucchesi ha fatto le sue prime esperienze di regista come collaboratore di Wim Wenders, per affermarsi successivamente con opere che trattano prevalentemente tematiche sociali e identitarie. Il documentario Black Jesus del 2021 è la sua pellicola più importante, con la quale ha conseguito nel 2022 il Deutsche Menschenrechts-Filmpreis: vi racconta la storia di un gruppo di rifugiati approdati nel paese di Siculiana, in provincia di Agrigento, dove da secoli si venera un Cristo nero e dove è allestito un centro di accoglienza per richiedenti asilo che ha suscitato aspre polemiche e proteste tra la popolazione. Il legame con Wenders è continuato anche negli anni seguenti, tant’è che Lucchesi ha collaborato all’ultimo lavoro del maestro tedesco, ovvero il film Anselm, dedicato all’artista tedesco Anselm Kiefer.
Nel corso della cerimonia, alla quale hanno preso parte circa ottanta personalità del mondo artistico e imprenditoriale berlinese legate all’Italia, Massimo Mannozzi, celebre gastronomo italo-berlinese e instancabile animatore della scena culturale nella capitale tedesca, ha consegnato a Lucchesi la statuetta creata dall’artista Fulvio Pinna. Il successo della serata di gala è stato garantito, oltre che dal consueto menu raffinato del locale, anche dall’esibizione musicale della violinista Cecilia Ferron, che ha eseguito una selezione di brani del compositore Giacomo Puccini omaggiandone il centenario della morte.